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Attrici bellissime diventate brutte per il cinema

Baffi, nasi finti, chili in più: tutto per amore dell’arte

di carla
pubblicato 16 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 15:49

A volte una bella (e brava) attrice sente la necessità di imbruttirsi per esaltare ancora di più la sua bravura e sceglie delle parti apposite. Oggi vi racconto quattro esempi ma aiutatemi a trovarne altre.

Charlize Theron – Monster: era il 2003 e la bellissima attrice e modella sudafricana sfida se stessa decidendo di interpretare la serial killer Aileen Wuornos nel film Monster diretto da Patty Jenkins. Charlize per il ruolo è ingrassata di 15 chili ed è stata truccata in modo ad assomigliare alla vera Aileen. Per la sua interpretazione ha vinto il premio Oscar, il Golden Globe, il National Board of Review Award, l’Orso d’argento al Festival di Berlino, il Broadcast Film Critics Association Award, Central Ohio Film Critics Association Award, il Chicago Film Critics Association Award, il Las Vegas Film Critics Society Award, l’Independent Spirit Award, il Satellite Award e il Screen Actors Guild Award. E sicuramente per qualcuno, da quel momento, Charlize è diventata un’attrice, e non solo il bel culetto della Martini.

Nicole Kidman – The Hours: Nicole Kidman si butta e decide di interpretare la scrittrice Virginia Woolf per il film The Hours diretto da Stephen Daldry e tratto dal romanzo di Michael Cunningham. La trasformazione di Nicole per il film è sorprendente: abiti sciatti, una parrucca marrone scura con capelli poco curati, un make-up particolare e un naso posticcio. Nicole Kidman amava in modo particolare il suo naso finto e lo portava anche in privato, in quel periodo. Stava divorziando da Tom Cruise e lo metteva per uscire: i paparazzi non la riconoscevano. L’attrice vinse l’Oscar come Miglior attrice protagonista nel 2003. Vinse anche il Golden Globe, il Premio BAFTA, il Las Vegas Film Critics Society Award, e l’Orso d’Argento a Nicole Kidman, Meryl Streep e Julianne Moore al Festival di Berlino.

Hilary Swank – Boys don’t cry: Hilary non solo si trasforma fisicamente, ma anche… sessualmente. E’ infatti la protagonista del film di Kimberly Peirce e racconta la storia di Brandon Teena, un’adolescente che preferiva vivere la sua identità maschile, nascondendo la verità biologica femminile (Teena Renae Brandon). Per prepararsi al ruolo Hilary Swank viveva “come un uomo” ed i suoi vicini credevano che il giovane che andava e veniva dalla casa dell’attrice fosse suo fratello in visita. La Swank vinse l’Oscar nel 2000 e anche il Golden Globe, il Boston Society of Film Critics Award, il Broadcast Film Critics Association Award, il Chicago Film Critics Association Award, il National Board of Review Award, l’Independent Spirit Award, il Las Vegas Film Critics Society Award, il Los Angeles Film Critics Association Award, il New York Film Critics Circle Award e il Satellite Award.

Salma Hayek – Frida: Quando Salma Hayek ha deciso di interpretare la pittrice messicana Frida Kahlo si è dovuta arrendere all’evidenza: diventare veramente Frida e “sacrificare” la sua bellezza con una peluria sulle labbra e un monosopracciglio. Perché insomma, bisogna ammetterlo, Frida era una grande donna ma non era una gran bellezza (anche se ha fatto girare la testa a parecchi uomini). Ma Frida è Frida e la sfida era veramente allettante. L’Oscar andò al make-up (di John E. Jackson e Beatrice De Alba) mentre Salma si prese solo la nomination (quell’anno vinse Nicole Kidman per The Hours, guarda caso!).

Foto: © 2003 Newmarket Films (Charlize Theron in Monster)