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Stasera in tv su Canale 5: Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata

Canale 5 stasera propone “Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata”, thriller del 2011 diretto da Carlo Vanzina e interpretato da Francesco Montanari, Vanessa Hessler e Richard E. Grant.

pubblicato 15 Luglio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 15:39

Cast e personaggi

Francesco Montanari: Ispettore Vincenzo Malerba
Vanessa Hessler: Britt
Richard E. Grant: Federico Marinoni
Alexandra Burman: Alexandra
Giselda Volodi: Daria Marinoni
Virginie Marsan: Cris
Paolo Seganti: Beppe Luini
Claudine Wilde: Heidi
Ernesto Mahieux: Giorgio Viganotti
Mario Cordova: Max Liverani
Alexander Doetsch: Bruce
Elena Cotta: Pina
Vincenzo Zampa: Mancuso
Francesco Barilli: Commissario
Stefano Molinari: Tanino Andò

La trama

A Milano è la stagione della moda. Alla sfilata del famoso stilista Federico Marinoni (Richard E. Grant), il pubblico va in visibilio per Alexandra (Alexandra Burman), la splendida top model legata da anni alla griffe del couturier. Per lei quella sfilata è una consacrazione e un trionfo. Ma per lei quella sarà anche l?ultima sfilata. Poche ore dopo, infatti, mentre sta andando a festeggiare a casa di amici, Alexandra viene travolta da un pirata della strada che scappa via senza soccorrerla, dileguandosi nella notte.

A indagare sul caso è l?ispettore Vincenzo Malerba (Francesco Montanari). A lui la tesi dell?incidente non convince. Pensa che dietro alla morte di Alexandra ci sia una mano assassina. Ma non ne ha le prove, anche se ha scoperto che solo due anni prima era morta un?altra modella, legata a Marinoni, gettandosi dalla finestra del suo residence. Anche allora il caso era stato archiviato come “tragico incidente”. Intanto Marinoni piange la scomparsa della sua icona Alxandra. Deve sostituirla e manda Heidi (Claudine Wilde), la sua assistente, a cercarla in giro per il mondo.

La ricerca è difficile e complicata perchè Alexandra era di una bellezza fuori dal comune. Ma, per caso, a Stoccolma Heidi s?imbatte in una giovane ragazza che vende fiori in una piazza. Si chiama Britt (Vanessa Hessler). Heidi la porta con sè a Milano. Quando Marinoni la vede ne rimane immediatamente stregato. Sarà lei la nuova Alexandra…

il nostro commento

C’era davvero bisogno di un ulteriore film? Come se non fossero già abbastanza l’originale, per cui i Vanzina scomodarono come fonte d’ispirazione nientemeno che Brian De Palma e un sequel non ufficiale su cui preferiamo stendere un velo pietoso.

I fratelli Vanzina tornano alla carica cavalcando l’onda anomala dei rifacimenti made in Italy che lo stesso anno figlierà un’altra operazione che definire discutibile è un eufemismo, ci riferiamo al prequel Amici miei – Come tutto ebbe inizio.

Tra ammiccamenti alla fiction nostrana, il film dei Vanzina oltre a sfoggiare un compiaciuto look patinato alla “Beautiful” si dipana sonnolento tra sequenze che sfiorano la comicità involontaria (il volo a mo’ di bambola della modella investita nell’incipit del film) e un Francesco Montanari (memorabile “Libanese” nel Romanzo criminale televisivo) che si aggira per il film in cerca di indizi senza troppa convinzione.

Se volete approfondire è anche disponibile una recensione completa del film.

Curiosità

– Alla sceneggiatura ha collaborato anche Franco Ferrini, co-autore dell’originale nonché del capolavoro C’era una volta in America e di alcuni film di Dario Argento tra cui ricordiamo Phenomena e Opera.

– Il film è il sequel ufficiale di Sotto il vestito niente, pellicola del 1985 sempre dei fratelli Vanzina, da non confondersi con l’altro sequel dal titolo Sotto il vestito niente 2 prodotto senza l’apporto dei Vanzina e diretto nel 1988 da Dario Piana.

– Il film oltre ad essere girato in Italia (tra Cernobbio, Milano, Bassano del Grappa e Roma) ha fruito di svariate location internazionali site in Svezia (Stoccolma e Fjallbacka) e in Svizzera (Davos).

Omaggi e citazioni nel film svelate da Carlo Vanzina

1. La modella che muore all?inizio del film si chiama Alexandra Larsson, lo stesso cognome del noto scrittore svedese Stieg Larsson, autore della serie “Millenium” (“Uomini che odiano le donne”, “La regina dei castelli di carta”, “La ragazza che giocava con il fuoco”).

2. La canzone che accompagna i titoli di testa è la versione cantata e riarrangiata della musica dello spogliarello di Melanie Griffith in “Body Double” di Brian De Palma.  L?autore è sempre Pino Donaggio, autore, fra l?altro, anche del primo “Sotto il vestito niente”.

3. La casa milanese di Marinoni è Villa Necchi a Milano. La famiglia Necchi è quella delle famose macchine da cucire. Anche loro legati dal filo da cucire al mondo della Moda.

4. La villa sul lago di Como è Villa Visconti. E la grande quercia dove giocano a nascondino la Hessler e il bambino è la stessa dove Luchino Visconti da bambino agganciava un?altalena per dondolarsi.

5. La scena sulla panchina a Cernobbio è ispirata alla scena tra Cary Grant e Ingrid Bergman nel film “Notorius, l?amante perduta” di Alfred Hitchcock. Anche lì i due protagonisti s?incontrano su una panchina per commentare lo svolgersi misteriosom della vicenda.

6. La cittadina di Fjallbäcka, sulla costa occidentale della Svezia, dov?è ambientato il finale del film, è stata scelta e voluta da me dopo aver letto due romanzi gialli della scrittrice svedese Camilla Läckberg, nata proprio a Fjallbäcka. Tutti e due i suoi romanzi sono ambientati proprio lì.

7. Sul lungomare dove è girata l?ultima inquadratura del film c?è una statua di Ingrid Bergman, che possedeva una sua isoletta privata proprio davanti a Fjallbäcka.

8. La clinica di Davos è ispirata a quella di “Io ti salverò” (“Spellbound”) di Alfred Hitchcock. Anche lì c?era un primario della clinica reticente e che nascondeva un segreto.

9. La modella Cristiana Landolfi ha lo stesso cognome della modella del primo “Sotto il vestito niente”, che moriva durante una macabra roulette russa.

10. Il giornalista di moda impersonato da Ernesto Mahieux aveva una scena, poi tagliata al montaggio, nella quale scriveva il necrologio di Alexandra su un computer appoggiato a un?asse di legno sulla vasca da bagno. La scena era ispirata a quella del film “Vertigine” (“Laura”) di Otto Preminger, dove Clifton Webb batteva sulla sua macchina da scrivere mentre faceva il bagno nella vasca.

11. Per gli stilisti Grimaldi e Giardina, che hanno fornito i loro abiti di alta moda per il mio film, la scena della sfilata all?Ara Pacis è stata la loro “ultima sfilata”. Da allora infatti si sono separati. Per loro un titolo più che profetico!

La colonna sonora

– Le musiche del film sono di Pino Donaggio che ha curato anche la colonna sonora dell’originale nonchè quella di Omicidio a luci rosse di Brian De Palma, classico a cui Carlo Vanzina afferma di essersi ispirato per il film del 1985.

Clip e video