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Stonewall per Roland Emmerich

Non solo alieni e catastrofi. Roland Emmerich cambia registro annunciando di voler girare un film ‘low budget’ sui moti di Stonewall

pubblicato 21 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 15:31

In attesa di mettere a ferro e fuoco la Casa Bianca con White House Down, e di tornare tra gli alieni con i due sequel di Independence Day, il tedesco Roland Emmerich sposa un nuovo progetto apparentemente lontano dalle sue corde ‘action’ e catastrofiche, ovvero un titolo che si interessi ai celebri moti di Stonewall a New York.

Dichiaratamente gay da anni, Emmerich vuole così dar vita ad una pagina storica nel mondo dei diritti glbtq, come annunciato sulle pagine di Empire. Budget ridotto da 12-14 milioni di dollari e John Robin Bates alla sceneggiatura, con l’obiettivo di seguire passo passo la ‘genesi’ dei moti, attraverso le vite di un gruppo di ragazzi della Grande Mela che partecipò alla ‘ribellione’ omosessuale sulle strade di New York.

Tutto ebbe inizio il 28 giugno del 1969. L’ennesimo raid della polizia in un locale gay della città, lo “Stonewall Inn” per l’appunto, scatenò la protesta dei presenti, dando così vita a quello che passò alla storia come il primo vero atto ‘rivoluzionario’ nell’Universo dei diritti dei gay. Gus Van Sant, in Milk, propose quegli attimi nei titoli di testa della pellicola, attraverso una ricostruzione fotografica della vicenda, mentre Nigel Finch se ne occupò con ‘Stonewall’, nel 1995.

In attesa di poter tornare tra gli amati alieni in Independence Day, in conclusione, Emmerich torna a spaziare come già fatto due anni fa con il sottovalutato Anonymous.