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Genova – Recensione in anteprima

Genova (id. – Drammatico – Gran Bretagna 2008) Regia di Michael Winterbottom, con Colin Firth, Willa Holland, Perla Haney-Jardine, Catherine Keener, Hope Davis, Margherita Romeo, Alessandro Giuggioli, Dante Ciari, Gherardo Crucitti, Monica Bennati.In seguito ad un tragico incidente che provoca la morte della madre Marianne, la sedicenne Kelly e la sorella minore Mary lasciano Chicago

di simona
pubblicato 14 Ottobre 2009 aggiornato 2 Agosto 2020 10:27

Genova (id. – Drammatico – Gran Bretagna 2008) Regia di Michael Winterbottom, con Colin Firth, Willa Holland, Perla Haney-Jardine, Catherine Keener, Hope Davis, Margherita Romeo, Alessandro Giuggioli, Dante Ciari, Gherardo Crucitti, Monica Bennati.

In seguito ad un tragico incidente che provoca la morte della madre Marianne, la sedicenne Kelly e la sorella minore Mary lasciano Chicago con il padre Joe per trasferirsi a Genova, dove da anni vive un’amica di Joe, Barbara. Ognuno cerca a suo modo di elaborare il lutto, superare il dolore provocato dalla scomparsa di Marianne e di ritrovare una normalità nel nuovo ambiente, che rappresenta per la famiglia la possibilità di ricominciare a vivere. Mentre il padre tiene corsi estivi all’università, le due ragazze prendono lezioni di piano a casa di Mauro che vive nella parte più antica della città, un groviglio di stretti viottoli in cui le ragazze faticano ad orientarsi. Kelly, giovane, bella e ribelle, esplora il ventre oscuro di questo nuovo mondo e inizia a vivere i primi amori; Mary si sente responsabile della morte della madre e avverte la sua presenza nei meandri della città.

Colin Firth, la cui performance in A Single Man è stata premiata a Venezia con la Coppa Volpi, si trova di nuovo nei panni di un personaggio che deve fare i conti con il dolore causato dalla morte della persona amata. In questo caso però, a differenza del professore omosessuale del film di Tom Ford, il personaggio di Joe non si lascia travolgere dalla tristezza e dalla solitudine, non ha tempo per piangere la morte della moglie. Ha due figlie a cui pensare, la vita deve andare avanti.


Genova

Il film di Winterbottom non parla solo, e non tanto, dell’elaborazione di un lutto; quanto dell’amore che lega un padre alle sue due figlie e del processo di ritorno alla vita ed alla normale quotidianità di una famiglia. Una quotidianità fatta di piccoli gesti e resa inizialmente difficile dal dover ricominciare da zero, dal senso di inadeguadezza dovuto al trovarsi in una città straniera, diversa per lingua (ci chiediamo come verrà sottolineata questa differenza nella versione doppiata del film) e cultura dalla propria, lontana dagli amici e dagli affetti.

Girato quasi interamente fra i caruggi di Genova, fra i vecchi e suggestivi palazzi della città, ma senza diventare una spudorata cartolina per la promozione turistica, il nuovo lavoro di Winterbottom è un film molto personale, intimista e sicuramente ben lontano dal sensazionalismo di Hollywood. L’occhio della telecamera sempre in movimento, spesso a mano, segue i protagonisti senza essere invasivo, con stile quasi documentaristico in un continuo contrasto di luci ed ombre. E’ un film fatto di sguardi, di piccoli particolari, di sentimenti inespressi, che di certo non è fatto per conquistare il grande pubblico. (Forse è anche per questo che c’è voluto più di un anno prima che la pellicola trovasse una distribuzione).

Il punto debole della pellicola è probabilmente il fatto che, dopo l’incipit drammatico che ci mostra l’incidente in cui perde la vita Marianne, tutto procede forse troppo lentamente. Si avverte costantemente un senso di pericolo imminente, che però non si concretizza mai e resta sospeso. Il punto di forza sono invece le performance dei protagonisti. Su tutti quella della piccola Perla Haney-Jardine, Mary la figlia minore tormentata dagli incubi e dai sensi di colpa, che avverte la presenza della madre accanto a sè, la vede e la segue nei vicoli del capoluogo ligure. Colin Firth è perfetto nel ruolo del padre, ma alla sua bravura siamo ormai abituati, tanto che non c’è quasi nemmeno bisogno di sottolinearla. Willa Holland convince nel ruolo della sedicenne ribelle e rancorosa Kelly, che non accetta e non affronta la nuova situazione, rifugiandosi nell’alcol e negli eccessi. Peccato che non le sia stato affidata una parte più corposa.

Qui il trailer italiano e la fotogallery.

Nei cinema da venerdì 16 ottobre.

Voto Simona: 6,5