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Venezia 2010: L’amore buio – Il trailer del film di Antonio Capuano

L’amore buio (Dark Love) sarà presente a Venezia 2010 nella sezione Giornate degli Autori. La regia è di Antonio Capuano e nel cast ci sono Irene De Angelis, Valeria Golino, Gabriele Agrio, Luisa Ranieri, Corso Salani, Fabrizio Gifuni, Alfio Alessi, Anna Ammirati.Trama: quattro ragazzini approfittano della giovane Irene (Irene de Angelis). Ciro (Gabriele Agrio) però

di carla
pubblicato 23 Agosto 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 21:17

L’amore buio (Dark Love) sarà presente a Venezia 2010 nella sezione Giornate degli Autori. La regia è di Antonio Capuano e nel cast ci sono Irene De Angelis, Valeria Golino, Gabriele Agrio, Luisa Ranieri, Corso Salani, Fabrizio Gifuni, Alfio Alessi, Anna Ammirati.

Trama: quattro ragazzini approfittano della giovane Irene (Irene de Angelis). Ciro (Gabriele Agrio) però la mattina dopo va a denunciare tutto alla polizia e il gruppo viene condannato a due anni di reclusione. Irene e Ciro cominciano però a riavvicinarsi nonostante lui sia in carcere.

Qui sopra il trailer, ecco cosa ha dichiarato il regista:

Quando ti appresti a realizzare un film, dopo averne tu stesso scritto, soggetto e sceneggiatura, sai (ti illudi?) come metterci mano. Lo hai ascoltato, ne conosci la voce. lo hai guardato. Spiato. Pesato. Dei personaggi riconosceresti in giro le facce, gli sguardi, gli occhi!. (Gli occhi!). Sai come trattarlo, da quali angoli guarda la vita, che luce vuole. Ecco, la luce. In questo progetto dovrebbe, per tutto il film, avere diciamo così, due facce. Quando racconta Ciro e il suo mondo: colorata, accesa, febbrile, quasi bruciata. Estrema. Quando invece c’è Irene e il suo mondo: pallida, pulita, fredda, quasi elegante. Sai che è agevole realizzare ciò, perché sul set Ciro e Irene si incontreranno, quanto forse i loro mondi. Mai. Questo è stato il preciso codice per tutti noi. Individuare, ognuno nel proprio campo, i segni dei due mondi, o meglio, le due facce. Quella proletaria, picaresca, di strada. E quella borghese, chiusa, privata, incomunicabile. Gli ambienti e gli abiti innanzitutto e, l’attenzione a quando i segni di queste due realtà, sgretolassero o magari tendessero verso l’altra. Anche per scegliere i protagonisti ho seguito i due canali. Ciro, l’ho cercato e trovato nelle scuole di periferia. Istituti professionali, dove i ragazzi dovrebbero imparare a diventare fotografi, cuochi, elettricisti. Irene nei licei della città. Specie in quelli classici. Ne ho visti e sentiti migliaia. La ricerca è durata un anno. Irene l’ho individuata abbastanza subito. Ciro no. Ho passato molte notti a pensare, guardare e riguardare gli ultimi provini. A tre giorni dall’inizio ho deciso. Una sola volta si sono incontrati sul set. Si sono ignorati. Lo sai ormai, che misurarsi con i giovanissimi alla prima prova è una specie di salto nel vuoto. Lo fai ancora una volta. Ma hai sempre tenuto stretta Irene con la sinistra, mentre con l’altra stringevi Ciro. E viceversa. Attraverso di me, io lo so, l’ho visto, si sono toccati e tenuti insieme. Così vorrei fosse il film.

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