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Fast & Furious 5: Recensione in Anteprima

Fast & Furious 5 (Fast Five, Usa, 2011) di Justin Lin; con Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Matt Schulze, Sung Kang, Gal Gadot, Don Omar, Tego Calderon, Elsa Pataky, Joaquim de Almeida, Michael Irby, Alimi Ballard, Geoff Meed, TJ Hassan, Yorgo Constantine, F. Valentino Morales, Fernando Chien, Troy Brenna,

pubblicato 27 Aprile 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 12:35

Fast & Furious 5 (Fast Five, Usa, 2011) di Justin Lin; con Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Matt Schulze, Sung Kang, Gal Gadot, Don Omar, Tego Calderon, Elsa Pataky, Joaquim de Almeida, Michael Irby, Alimi Ballard, Geoff Meed, TJ Hassan, Yorgo Constantine, F. Valentino Morales, Fernando Chien, Troy Brenna, Joseph Melendez, Henry Louis Adams Jr, Lincoln de Oliveira, Pedro García, Luis Gonzaga, Kelso Harvin, Roger Herrera, L. Stephanie Ray, Little Sebastien, Brian Tester

Due anni dopo il clamoroso e inatteso boom del quarto capitolo, riuscito nell’impresa di incassare 353 milioni di dollari in tutto il mondo, Fast and Furious torna in sala con lo scontato capitolo 5. Rilanciato il franchise, in casa Universal hanno deciso di fare le cose in grande, aggiungendo testosterone al già ricco campione presentato ‘nelle puntate precedenti’, ingaggiando Dwayne ‘The Rock’ Johnson. Messi muscoli nel cast, a dargli peso ci ha pensato un imbolsito Vin Diesel, ormai co-protagonista rispetto al suo doppio mento, affiancato dall’inossidabile compagno di avventure, ovvero Paul Walker.

Confermato Justin Lin in cabina di regia, Fast & Furious 5 prende una strada nuova rispetto ai titoli passati, trasformandosi in un crime-action movie. Neanche fosse Soderbergh, Lin si è inventato il suo Toretto’s Nine, mettendo in scena la rapina del secolo, da sferrare a suon di corse in automobile e secchiate di azione per le strade brasiliane, tanto assurde quando spettacolari, facendo centro.

Dom Toretto deve andare in carcere. Oltre 20 anni al gabbio per lui. Se non ci fosse l’ex poliziotto Brian O’Conner, ormai suo complice, a salvargli le chiapp insieme a Mia, sua sorella. Rintanati in un angolo di Rio de Janeiro, Dom e Brian devono realizzare un ultimo lavoro per ottenere la loro libertà. 100 milioni di dollari da rubare all’uomo più potente e pericoloso della città. Per riuscirci c’è bisogno di una squadra, e di macchine velocissime. Peccato che sulle tracce dei due ci sia anche il roccioso agente federale Luke Hobbs (Johnson), che solitamente non perde mai una preda. Deve trovarli, per portarli in galera. Loro devono riuscire nel colpo impossibile per ricominciare una nuova vita, da correre a 200 all’ora…

Come dar ulteriore linfa ad una saga che sembra non voler mai finire, rigenerandosi di continuo. Perché se Fast Five deve ancora uscire negli States, alla Universal stanno già pensando al sesto capitolo, praticamente certo e pronto all’ennesima trasformazione. Da ‘tette, culi, macchine e corse all’impazzata‘, il franchise è cresciuto, maturato, diventando altro. Con questo 5° capitolo Justin Lin comincia infatti a darcene dimostrazione. Se l’inizio è travolgente, con un assalto al treno in perfetto stile Bond per quanto maestosamente esagerato ed eccessivo, con il passare dei minuti Fast Five prende un’inattesa svolta. Continuando a dare peso ad auto, cosce, culi e corse, Lin strizza l’occhio alle ‘rapine’ da cinema, costruendone una tanto folle da risultare perfetta. Perché di ormoni sul set ce ne sono anche troppi. Non solo quelli ‘grassi’ di Vin Diesel, la cui espressività negli anni è andata pericolosamente riducendosi, ma anche, se non soprattutto, quelli da wrestler di un Dwayne Johnson a tratti sublime nell’essere così fastidiosamente mono espressivo, irruento e straordinariamente violento. Un Mercenario mancato. E i due se ne danno tante che è un piacere per gli occhi.

Tralasciando le svolte narrative, che lasciano il tempo che trovano per quanto rapide, irreali e volutamente forzate, Fast & Furious 5 funziona che è una meraviglia. O meglio, funziona per i tanti che hanno amato i 4 capitoli precedenti. Per tutti gli altri, rivolgere altrove la propria attenzione. Perché i produttori, aprendo le corde della borsa, hanno permesso a Lin di sfogarsi, sfasciando mezza Rio, attraverso inseguimenti mozzafiato che rasentano l’apocalittico automobilistico e secchiate di cazzate certificate da applausi. Porsche, Volkswagen, BMW, Ford Maverick, Chevrolet Impala, Dodge Charger, una De Tomaso Pantera del 1972, una Corvette GS Roadster del 2007 ed una Ford GT40. Per gli amanti delle auto Fast Five non si lascia pregare, dando meno peso alle corse e maggior forza all’azione ‘criminale’ del gruppo, portando così la saga ad uno step successivo.

Perché se il finale apertissimo permette di pensare ad un ritorno immediato dell’intero cast principale, Fast & Furious è davvero a un passo dal trasformarsi in un ancor più grassa gallina dalle uova d’oro, da sfruttare ancora per parecchi anni. Caciarone, tamarro, divertente e folle. Praticamente imperdibile.

Uscita in Sala: 4 maggio
Qui il Trailer italiano
Voto Federico: 6,5
Voto Carla: 6/7