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Zack & Miri: Amore a primo sesso – di Kevin Smith: recensione in anteprima

Leggi la recensione di Zack e Miri Amore a primo sesso, il nuovo film di Kevin Smith

pubblicato 1 Giugno 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 12:29

Zack & Miri: Amore a primo sesso (Zack and Miri Make a Porno, USA, 2008) di Kevin Smith; con Elizabeth Banks, Seth Rogen, Craig Robinson, Jason Mewes, Jeff Anderson, Traci Lords, Katie Morgan, Tisha Campbell-Martin, Ricky Mabe, Brandon Routh, Gerry Bednob, Edward Janda, Justin Long, Jennifer Schwalbach Smith, Kenny Hotz, Anne Wade, Tom Savini.

Zack e Miri, amici sin dai tempi della scuola, condividono un appartamento. Economicamente i tempi sono duri per entrambi e si trovano sepolti da una montagna di debiti. Quando si trovano perfino senza luce ed acqua gli si accende l’idea di realizzare un film porno artigianale. Con grande entusiasmo iniziano le varie fasi di preparazione del film. I due giurano che fare sesso insieme non rovinerà la loro amicizia, ma…

Che Kevin Smith non sia uno qualunque, non c’è bisogno di ribadirlo. Il suo Clerks è stato tra gli esordi più fortunati e geniali del cinema indipendente americano degli ultimi vent’anni, e col tempo il regista si è creato un più che nutrito gruppo di aficionados che attendono i suoi film con brama.

È un regista che è riuscito a crearsi un immaginario decisamente personale, un vero e proprio mondo, il View Askewniverse, dove ambientare le sue pellicole, con personaggi che tornano e a cui i fan si sono affezionati sin da subito: Silent Bob (lo stesso Smith) e Jay su tutti, che hanno avuto anche altrove cammei sorprendenti, come in Scream 3.

Con Zack & Miri Make a Porno (il titolo italiano vorrebbe essere “scorretto” ma, rispetto a quello originale, perde la sua forza) il regista del New Jersey – tra l’altro “sede” del suo Askewniverse – cambia rotta nel proprio immaginario e consegna ai fan una pellicola a suo modo atipica. Ma che è comunque a tutti gli effetti un film scritto e diretto dal suo autore.

Siamo per la prima volta a Pittsburgh, in Pennsylvania, e Smith lascia il suo mondo per approdare a quello del mondo di tutti i giorni: quello della crisi e della difficoltà, soprattutto per i giovani, di arrivare a fine mese. Zack e Miri, lui e lei, vivono assieme, con tutte le difficoltà quotidiane del caso: ma che fare quando si è già in ritardo con le bollette e ti tagliano luce, acqua e gas? Ecco l’idea geniale: girare un porno home-made.

Da questo scaturiscono i fulcri centrali del film: da una parte il discorso metacinematografico (e deliziosamente cinefilo), dall’altro quello più romantico. Perché Zack e Miri, che non sono una coppia, ma amici di vecchia data, dovranno fare sesso per la prima volta. E davanti alle telecamere…

C’è sicuramente tutto il bagaglio culturale del suo autore in Zack & Miri Make a Porno. C’è addirittura Star Wars, centro della porno-parodia che la squadra messa su dai protagonisti vuole girare. E attenzione al centro commerciale di Monroeville Mall, dove compare Tom Savini (non a caso Romero ci girò Zombi).

C’è la voglia di giocare con la macchina-cinema, di indagare in modo ludico le difficoltà di girare un film: il film stesso ha avuto molti problemi, ad iniziare con la censura. E fanno davvero ridere i cammei di Brandon Routh e Justin Long, inedita coppia gay, i provini allucinanti, tutta la scelta dei titoli prima di iniziare a girare effettivamente il porno (ma come li tradurranno col doppiaggio?).

Smith, da una situazione di crisi e a suo modo anche attuale, riesce a distillare fuori tutto il romanticismo, aiutato dalle performance di Seth Rogen e Elizabeth Banks, decisamente in parte come tutto il cast. Ma sarà per questo che il film a metà inizia ad arrancare? Gli appassionati del regista avranno di certo da ridire: la poetica dell’autore, in questo, è assolutamente salvaguardata.

Eppure, in mezzo a dialoghi scoppiettanti, sboccati e spesso scritti con arguzia, qualcosa viene meno. Forse viene meno la freschezza iniziale, forse la storia tra Zack e Miri è quella che ci si poteva immaginare sin da subito e il risultato si assesta su binari troppo collaudati. È il cinema di Kevin Smith: autore mai scontato, originale, ma anche discontinuo.

Voto Gabriele: 6
Voto Carla: 7,5
Voto Simona: 6,5

Qui il trailer italiano.
Dal 03 giugno al cinema.