Home Curiosità Ti ricordi di me? Ambra Angiolini protagonista della nuova commedia di Rolando Ravello

Ti ricordi di me? Ambra Angiolini protagonista della nuova commedia di Rolando Ravello

Lei narcolettica, lui cleptomane: una storia d’amore surreale, già messa in scena con grande successo a teatro.

pubblicato 28 Luglio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 11:29

Nonostante la calura insopportabile che Caronte ha portato sulla Capitale, Ambra Angiolini, infagottata in un cappotto invernale per esigenze di scena, ha iniziato le riprese di Ti ricordi di me?, seconda prova alla regia di Rolando Ravello dopo Tutti contro tutti. Sette settimane di shooting, prevalentemente a Roma, dove si volgono gli eventi che vedono due giovani “disadattati” innamorarsi l’uno dell’altra: protagonisti la già citata Ambra e l’amico di lunga data Edoardo Leo col quale ha già recitato in Viva l’Italia e nella piece di Massimiliano Bruno cui è ispirato il film.

La storia narra di Bea, una giovane maestra elementare che soffre di narcolessia e perdita di memoria; un giorno incontra nella sala d’attesa del suo analista Roby, uno scrittore di favole per ragazzi affetto da cleptomiania. Il ragazzo si innamora di lei e inizia a corteggiarla in maniera tenera e surreale. Due personaggi imperfetti, simbolo delle nevrosi della nostra società: Ti ricordi di me? vuole essere una commedia fresca, leggera e romantica, che dia al pubblico qualche spunto di riflessione sulle diversità.

Dopo due anni di tour teatrale Ambra sente perfettamente suo il personaggio di Bea, ma teatro e cinema hanno modalità espressive diverse e il regista ha chiesto agli attori di spogliarsi di alcune sicurezze:

“Fin dall’inizio io e Edoardo ci siamo detti che questa era una storia che poteva diventare un film e ora ci siamo riusciti. Il passaggio dal palcoscenico al set, però, non è stato così indolore. Abbiamo dovuto fare i conti con personaggi e situazioni reali e con Ravello che ci ha chiesto di ripulirci dei vizi e delle comodità che ormai avevamo fatto nostri. C’e una Bea teatrale e una Bea cinematografica, una donna che ha fatto tilt e ora usa le fobie come cuscinetti di salvataggio per vivere nel mondo reale. La magia del film e dello spettacolo teatrale è che parla di difettati: ma chi no lo è? Non è un caso che mi chiamino a interpretare personaggi complessati. Bea e Roby, pur imperfetti si innamorano e chissà quanti di noi aspirano ad avere un amore come il loro. Il film tira fuori le manie e le debolezze di tutti, comprese le mie.”

Il regista e attore Rolando Ravello ha commentato, a proposito di questa sua seconda opera la cui sceneggiatura è frutto della collaborazione con Paolo Genovese, Edoardo Falcone e lo stesso Edoardo Leo:

“E’ un viaggio nei sentimenti e nelle emozioni del cuore. I personaggi sono molto naif e nell’incontro riusciranno a completarsi e a guarirsi anche se ci sarà un momento in cui si perderanno. Massimiliano Bruno scrive già in modo cinematografico quindi non è stato difficile. Diciamo che la differenza maggiore tra cinema e teatro è che il cinema è fatto prevalentemente di sguardi. Nello scrivere la sceneggiatura siamo riusciti a coordinarci bene tutti e quattro nonostante ci siano state molte discussioni ma sempre prolifiche Il film è girato quasi tutto a Roma, anche se avrei preferito girare fuori Roma, poiché la Roma che raccontiamo la sentiamo poco”.