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Diario di una schiappa: la recensione

Dall’omonimo romanzo di Jeff Kinney, ecco la recensione del film Diario di una schiappa

pubblicato 10 Agosto 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 09:29

Greg è un ragazzino come tutti gli altri. Ha 11 anni e insegue la scalata sociale all’interno della scuola media che si appresta a cominciare. Il suo obiettivo è quello di apparire nell’ambito annuario scolastico… non importa come! Attraverso questa sua sgangherata corsa al successo abbiamo modo di conoscere il fratello maggiore Rodrick, che reputa Greg un inetto, l’amico di sempre, Rowley, ed altri personaggi più o meno importanti nella vita del nostro protagonista.

Per chi non lo sapesse, Diario di una schiappa è tratto dall’omonimo romanzo di Jeff Kinney, che in poco tempo si è imposto nelle classifiche come fenomeno consolidato. Lo stesso scrittore, peraltro, è il produttore esecutivo della trasposizione cinematografica. E chissà che questo non sia stato determinante ai fini di una pellicola che conserva un humor quasi mai banale ed accessibile pressoché a chiunque.

Diario di una schiappa, in tal senso, è un film davvero per tutti. Tocca le corde giuste, sia in relazione ai più piccolini che ai più adulti, regalando un’ora e mezza di sane risate e trovate stravaganti, spesso sopra le righe. Mai volgare, il massimo che si concede in tal senso è un “bel sedere” che la dice lunga sui presupposti dell’opera. L’idea è quella di mostrare la scuola media come una giungla, magari servendosi di certi luoghi comuni tanto in voga, senza però scivolare troppo nella banalità.

E che non sia la solita commedia all’americana per ragazzini, lo si capisce già dalle prime battute, per via di alcune uscite piuttosto felici. Tanto per cominciare, felice è la scelta, a nostro parere, di far interagire Greg con lo spettatore. Misura la cui resa non sempre incide in positivo, ma che in questo caso rende piuttosto bene – e noi, forse, da amanti di Alfie, siamo un po’ di parte in tal senso, bisogna ammetterlo.

E’ così, per esempio, che scopriamo subito i motivi alla base di questa sua decisione. In realtà il piccolo protagonista non intendeva scrivere un diario, bensì uno schematico e riassuntivo resoconto dell’iter che un giorno lo porterà ad essere “il più figo di tutti“. Se sopra quel quaderno ricco di episodi e di vignette c’è scritto diario, è solo perché sua madre (la bella Rachael Harris) ha bellamente ignorato le indicazioni del figlio: “le avevo chiesto di comprarmi un quaderno semplice, senza nessuna scritta sopra, perché non m’interessava un diario. Ma lei, puntualmente, fregandosene delle mie richieste, ha fatto l’esatto contrario“, dirà non testualmente Greg.

E’ così comincia la sua avventura, perché in questo consiste il suo primo anno delle medie. Tra improbabili bulletti, come la sua arcinemica dai tempi dell’asilo, Patty Farrell, e ragazzini cui è dato rappresentare tutto ciò che un undicenne non vorrebbe e non dovrebbe essere, come Fregley, la sua sfrenata corsa al primo posto sarà piena di sorprese. Avete ragione; a questo punto vi starete domandando a quale “primo posto” aspiri Greg.

Beh, non si può negare che il piccoletto, nonostante l’età, dimostri una certa propensione a discipline come l’antropologia, da cui l’elaborazione di una teoria davvero interessante, che manifesterà già nelle prime battute del film. La sua generazione si divide in fasce, sparse all’interno di una scala che va dal duecentesimo posto (gradino più basso) al primo (il più alto). Questo è il criterio in base a cui riesce a regolarsi, ossia catalogando i vari coetanei in relazione alla rispettiva coolness.

Il fratellone, suo malgrado, darà delle indicazioni a Greg, più per scoraggiarlo che altro però. L’unico, in sordina, che sembra credere nelle potenzialità del figlio è il padre (Steve Zahn), che nelle sue poche battute spende quasi sempre parole lusinghiere nei confronti figlio. Anche il fratellino più piccolo, Manny, adora Greg, ma dato che quest’ultimo parla a stento, il diretto interessato fatica a tenerlo in considerazione.

Reale protagonista, però, è per certi versi la scuola. E’ questo il luogo attorno al quale tutto ruota: sogni, speranze, aspirazioni, incidenti, episodi al limite del grottesco e quant’altro. Un posto reso surreale perché visto con gli occhi di un undicenne, che pur avendo maturato le medie come una tappa obbligata, spesso vede questo passaggio come uno scoglio insormontabile. Ecco allora leggende come quelle del formaggio (causa della “formaggite“) nel campetto di basket, video improponibili come quello sull’autostima (grazie al quale, personalmente, sono riuscito a non smettere di ridere per circa cinque minuti… capirete da voi il perché), la squadra di vigilanti ed un professore di educazione fisica a cui viene dato un risalto che a nessun altro è concesso tra il corpo docenti.

Ovviamente non manca nemmeno il giornalino della scuola, diretto da Angie (Chloë Moretz, la fenomenale Hit-Girl di Kick-Ass), l’unica che sembra aver preso coscienza della stupidità di certe dinamiche acquisite. E per finire, ciliegina sulla torta, la morale, immancabile in certe pellicole – non avremmo mai anche solo osato sperare che chi di dovere ne avesse potuto fare a meno.

Tirando le somme, dunque, ci troviamo dinanzi ad un buon film. Il contesto ricreato su pellicola è davvero particolare, e forse anche per questo riuscito. Alcune scelte registiche hanno non poco contribuito nel dare vita ad uno scenario grottesco ma, come abbiamo già ampiamente espresso, praticamente mai banale. Diario di una schiappa è un film spensierato, proprio quello di cui talvolta c’è bisogno. In nessun caso volgare, dimostra pure come sia assolutamente possibile suscitare sincere risate mediante il ricorso a situazioni strampalate. Un breve romanzo di formazione in movimento, per tutti, senza eccessive pretese e senza mai prendersi troppo sul serio. Vale davvero la pena farci un giro!

Diario di una schiappa (Diary of a Wimpy Kid, USA, 2010). Di Thor Freudenthal, con Zachary Gordon, Robert Capron, Rachael Harris, Steve Zahn, Devon Bostick, Chloe Moretz, Grayson Russell, Ryan Grantham, Samuel Patrick Chu, Jake D. Smith, Aaron Sanders, Brett Dier, Cole Heppell, Karan Brar, Laine MacNeil, Ava Hughes, Savannah Lathem, Owen Best, Joshua Rush, Jillian Henry, Bryce Hurless, Jennifer Clement, Samantha Page, Harrison Houde, Talon Dunbar, Adom Osei, Donnie MacNeil, Cameron Sanders, Andrew McNee, Rylee Stiles, Alex Ferris, Rob LaBelle e Cainan Wiebe.

Diario di una schiappa è attualmente in programmazione nelle nostre sale. Qui trovate il trailer ufficiale in italiano.

Voto Antonio: 8