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I Tre Moschettieri 3D: la recensione in anteprima

Leggi la recensione de I Tre Moschettieri 3D, su Cineblog!

pubblicato 14 Ottobre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 07:47

C’è ancora bisogno di ricordare la trama del celeberrimo romanzo di Alexandre Dumas? Pubblicato nel 1844, I Tre Moschettieri sono stati fonte di circa una ventina di riduzioni cinematografiche e televisive. Dieci anni dopo la versione firmata da Peter Hyams con Catherine Deneuve, Stephen Rea e Tim Roth, tornano le avventure di cappa e spada secondo il punti di vista del regista più videoludico del circo hollywoodiano. Paul W. S. Anderson ci porta infatti nella Francia del ‘600 dove i tre famosi spadaccini si trovano prima a duellare con un arrogante ragazzetto di Guascogna, per poi trovarsi al suo fianco in una missione il cui esito potrebbe scongiurare una sanguinosa guerra contro l’Inghilterra. Oggetto del contendere è una splendida collana di diamanti, di proprietà della regina che, sottratta dalla spia doppiogiochista Milady, potrebbe diventare prova del tradimento organizzato dall’ambizioso Cardinale Richelieu.

Il successo della trasposizione di alcuni classici del romanzo ottocentesco in una chiave cinematografica postmoderna (si pensi allo Sherlock Holmes di Guy Ritchie) deve aver convinto Anderson che il romanzo di Alexandre Dumas fosse perfetto per una versione tridimensionale che come modello di riferimento, piuttosto che il classico con Charlton Heston ha le avvenuture digitali di Assassin’s Creed. Il pretesto narrativo è quello pensato da Dumas, ma gli stravolgimenti sono pesanti, finanche dagli stessi protagonisti che rappresentano una smussatura in chiave attuale dei caratteri che erano stati descritti a tutto tondo nel romanzo.


I tre moschettieri

Paul W. S. Anderson sceglie consapevolmente di mandare in vacca (mi si passi il tecnicismo) ogni elemento nobile del testo di riferimento. Il punto di partenza è quello di realizzare un film di puro intrattenimento, senza alcuna pretesa di aderire al romanzo di Dumas in modo filologico. L’introduzione di macchine da guerra volanti, realizzate da un progetto di Leonardo Da Vinci, conferisce una vena steampunk che trasforma il progetto in una grande baracconata in costume, fiera della sua totale mancanza di serietà. Il cast, tra cui numerose star come Orlando Bloom, Christoph Waltz e il giovane Logan Lerman sembrano divertirsi molto in questa allegra sarabanda di nani e giganti da circo.

Il metro di valutazione per capire quanto questo film sia estremamente volatile e leggero sono le espressioni di Milla Jovovic (da premio il broncio quando la sua carrozza “prende il volo” n.d.r.), dimostrazione che non serve altro che dimenticare tutto e spegnere il cervello per godersi il ritmo frenetico di questa giostra da luna park in costume.

Gli elementi di maggior pregio del film infatti sono nascosti nella confezione. La fotografia leccata e ammiccante di Glen MacPherson è perfetta per sottolineare la natura da videogame di un film che non punta certo alla storia del cinema, i costumi e le scenografie sono l’apoteosi kitsch dell’immaginario collettivo sul diciannovesimo secolo. Ammesso di riuscire a staccare la spina della razionalità, il film potrebbe anche divertire. Ma il compito non è semplice.

Voto Carlo: 5
Voto Simona: n.c. (ma ecco la mia visione)
Voto Carla: 7 (se si accetta il gioco il film è divertente ma se siete per i moschettieri tradizionali vi arrabbierete; Milla è sempre uno splendore di donna, Orlando Bloom invece ricorda troppo Jack Sparrow).

I tre Moschettieri (The Three Musketeers, avventura, 102′) Regia di Paul W.S. Anderson. Con Logan Lerman, Milla Jovovich, Luke Evans, Ray Stevenson, Matthew MacFadyen, Orlando Bloom, Christoph Waltz, Gabriella Wilde, James Corden, Freddie Fox, Til Schweiger, Mads Mikkelsen, Juno Temple. Uscita nei cinema italiani venerdì 14 ottobre 2011. Qui potete vedere il trailer italiano.