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Universitari – Molto più che Amici di Federico Moccia – Recensione in Anteprima

Basta liceali dal cuore tenero, ben vengano gli universitari dai mille problemi da risolvere tra un esame e l’altro. Torna Moccia con Universitari

pubblicato 24 Settembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 09:19

Figlio d’arte del grande Giuseppe Moccia, meglio conosciuto come Pipolo, Federico Moccia è stato per decenni ‘solo’ sceneggiatore ed autore televisivo, avendo floppato nel 1996 alla regia di Classe mista 3ª A. Fino all’uscita cinematografica di 3 metri sopra il Cielo, film di Luca Lucini tratto da un suo scritto inizialmente passato inosservato in sala per poi esplodere in home-video. Da allora, per Moccia, si sono aperte impensabili e inspiegabilmente fortunate strade cinematografiche. Con Ho Voglia di Te, Scusa ma ti chiamo amore e Scusa ma ti voglio sposare, film che qualitativamente potremmo definire facilmente ‘cestinabili’, il Moccia ‘regista’ ha incassato oltre 30 milioni di euro.

Numeri impressionanti andati incontro ad un brusco stop nel 2009, con il disastroso Amore 14, fino al ritorno di questo 2013 targato Universitari – Molto più che Amici. Dopo aver sviscerato ovvietà targate Roma Nord su 20enni e poco più che adolescenti dal cuore palpitante, Moccia ha infatti tentato un ulteriore salto generazionale, andando ad incrociare quell’Universo tutt’altro che stereotipato ma in realtà assai variegato degli universitari italiani, spesso e volentieri fuori sede costretti ad abitare in case fatiscenti a prezzi folli. Una ‘realtà’ che il Moccia sceneggiatore nonché regista ha solo in parte pennellato, per poi dar vita ad una pellicola senza capo ne’ coda che si può serenamente definire sbagliata nella sua totalità. Ciò che sembrava difficile, ovvero far peggio di quanto già fatto in precedenza, è clamorosamente riuscito al suo creatore, mai così amatoriale nella costruzione di un’opera. Che fa acqua da tutte le parti.

Tralasciando lo script che vede 3 ragazzi e 3 ragazze ritrovarsi in una villa in disuso alle porte di Roma, tra immancabili incomprensioni, amori che sbocciano, gelosie più o meno marcate, inevitabili drammi, amicizie in fiore, esami da dare ed inesistenti risate (se non involontarie), ciò che imbarazza in Universitari è l’aspetto tecnico. Perché non c’è nulla che funzioni. Dalle onnipresenti, snervanti e sparate a tutto volume 30 canzoni (trenta) che a ritmo incessante si alternano tra una scena e l’altra, alla recitazione difficilmente digeribile dei 6 protagonisti (dispiace veramente vedere il sottovalutato Maurizio Mattioli impelagato in titoli simili), passando per uno script condito da cliché, secchiate di retorica, incomprensibili sbalzi d’umore, comiche ed improvvise drammatizzazioni e battute perennemente in bilico tra il Bacio Perugina e uno sketch di Colorado (con perla di saggezza legata ad Alessandra Amoroso), fino alla regia dal fastidioso taglio televisivo persino azzoppata da un montaggio audio-video a tratti suicida.

Avallata l’idea di raccontare un mondo evidentemente e palesemente poco conosciuto, se non attraverso lenti deformanti lontane anni luce dalla ‘nostra’ realtà’ effettiva, Federico Moccia ha così finito per dar vita ad un prodotto che avrebbe sincere difficoltà a rendersi credibile persino in televisione, come banale film-tv di inizio o fine estate. Il fatto che un titolo come Universitari, così lontano da qualsiasi idea logica di Settima Arte, possa sbarcare in sala dovrebbe far suonare qualche campanello d’allarme in ambito produttivo, con oltre 200 copie pronte ad invadere la Penisola il prossimo 26 settembre, con distribuzione Medusa. Scimmiottato lo studente cinefilo del Centro Sperimentale di Cinematografia dal cuore enorme, sogni da Oscar, sorella irrecuperabile, genitori divorziati e amici visti come inedita ‘famiglia’, tra pseudo citazioni ‘alte’ e rimandi visivi a quell’Attila flagello di Dio che lo vide sbarcare sul set del padre come aiuto regista, Moccia ha innegabilmente toccato il fondo di una carriera, quella dietro la macchina da presa, che si credeva fosse finita nel 2009.

Se non fosse che il tentativo di resurrezione ci abbia riportato con i piedi per terra, dimostrando ancora una volta che al peggio, flop permettendo dietro l’angolo, non c’è davvero mai fine.

Voto di Federico: 2

Universitari (Ita, 2013, commedia) di Federico Moccia; con Simone Riccioni, Brice Martinet, Primo Reggiani, Maria Chiara Centorami, Nadir Caselli, Sara Cardinaletti, Paola Minaccioni, Enrico Silvestrin, Luis Molteni, Maurizio Mattioli, Barbara De Rossi, Amanda Sandrelli – uscita giovedì 26 settembre 2013qui il trailer