Home Recensioni Warrior – Recensione in anteprima

Warrior – Recensione in anteprima

Warrior: recensione del film sulle arti marziali miste, con gli astri nascenti Tom Hardy e Joel Edgerton

pubblicato 4 Novembre 2011 aggiornato 28 Agosto 2020 15:46

I guerrieri sulla locandina del film sono Tommy e Brendan Conlons, due fratelli che non si parlano da una vita, iscritti alla stessa competizione di arti marziali miste (MMA) per tentare di vincere i cinque milioni di dollari messi in palio. Brendan (Joel Edgerton) è un professore di liceo sommerso dai debiti che riprende a combattere per disperazione, mentre Tommy (Tom Hardy) è un marine in congedo, ex-prodigio della lotta, che pur di non sprecare questa seconda occasione torna a farsi allenare da quel burbero padre (interpretato da un immenso Nick Nolte) che per primo portò la violenza in famiglia, mandandola in frantumi.

La formula magica del primissimo Rocky, fatta di poveracci in cerca di rivalsa e di tenacia agonistica applicata anche fuori dal ring, funziona sempre sugli appassionati del genere. Gavin O’Connor lo sa bene ed è piuttosto bravo nel mettere in scena quello che ci si aspetta da questa tipologia di film, a farti entrare davvero nella gabbia dell’UFC e nei casini personali dei personaggi. Del resto il regista americano aveva già girato un film a tema sportivo (Miracle) dall’impostazione altrettanto “classica” e un dramma (Pride and Glory) incentrato sulle scelte morali di una famiglia di sbirri.

Quello che non bisogna aspettarsi da Warrior è proprio l’innovazione. La pellicola di O’Connor prende in prestito il paradenti per raccontare più storie e coinvolgere un pubblico più vasto, ma strizza inevitabilmente l’occhio a tanti altri sports-drama in cui si picchia duro. Di paragoni se ne potrebbero quindi fare a bizzeffe, già dal trailer. Diciamo subito che, per chi scrive, Warrior non rappresenta il miglior esponente della categoria pur risultando un update da manuale, anche più “potente” dell’idolatrato The Fighter.

Visto che il film non è tratto da una storia vera forse si poteva osare qualcosa in più ma, come già detto in apertura, gli stereotipi e le leggerezze sono un falso problema in questo genere di pellicole: se si toccano le corde dei valori giusti, le coreografie reggono, il climax viene gestito bene e il cast ci mette il cuore. Fortunatamente per noi, Il vulcanico Tom “Bronson” Hardy si conferma un nuovo punto di riferimento per il cinema muscolare e anche mister Edgerton convince nel ruolo del gladiatore più cerebrale. I due attori iniziano a condividere l’inquadratura solo ad un certo punto ma mentre si osservano i loro tormentati punti di vista paralleli bisogna riuscire a decidere per chi tifare. Nessuno dei due pretendenti al titolo è “il cattivo”, ed è forse questa la trovata più fresca del plot.

Un’altra ventata d’aria fresca arriva poi dalla disciplina marziale mostrata, ancora poco sfruttata da Hollywood. La regia utilizza tanta, traballante, camera a mano ma gli incontri di Warrior risultano generalmente ben ripresi e molto molto “intensi”. Le sequenze action variano quanto basta, pescando tutte le tecniche più spettacolari del repertorio MMA (calci, prese, lotta a terra…). Si tratta comunque di uno sport da combattimento senza fronzoli, dove raramente si azzardano piroette alla Van Damme. Chi si aspetta coreografie atleticamente esagerate rischia di rimanere deluso perché O’Connor ha puntato sul realismo. In ogni caso, non è neppure necessario conoscere le sfumature delle regole per apprezzare il film.

L’adrenalina abbonda, il secondo tempo è praticamente tutto una rissa, ma occorre sottolineare di nuovo che nei 140 minuti di Warrior non ci sono soltanto match e allenamenti, perché si scava in profondità dedicando ampio spazio anche alla vita privata dei personaggi principali, inquadrata in modo decisamente più lento e malinconico. Nel preparare il terreno, la regia preferisce quindi concentrasi sui demoni interiori dei Conlons piuttosto che incedere troppo sui vari avversari del torneo (Kurt Angle è uno di loro). I discorsi motivanti, i silenzi carichi di emotività e i momenti dal sapore agrodolce sono comunque altri ingredienti tipici della collaudata salsa Rocky, capace di farti venire sia gli occhi della tigre che gli occhi umidi.

Voto Roberto: 8
Voto Gabriele: 7

Warrior (Warrior, USA, 2011 – drammatico/sportivo – 139?) di Gavin O’Connor, con Tom Hardy, Nick Nolte, Joel Edgerton, Jennifer Morrison, Frank Grillo, Kurt Angle.

Warrior esce nelle sale italiane oggi, venerdì 4 novembre. Ecco il trailer italiano