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Immortals: la recensione in anteprima

Leggi la recensione in anteprima di Immortals, il nuovo film di Tarsem Singh

pubblicato 9 Novembre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 06:58

La presunzione di un uomo che definisce un suo film come un incontro tra Caravaggio che incontra Fight Club può essere considerata una caratteristica anche divina; non a caso gli dei della Grecia antica erano capaci di concentrare nel loro essere tanto le doti positive quanto quelle negative, trasformandosi in iperboliche raffigurazioni dell’animo umano.

Non sembra quindi possibile che altro regista al di fuori del visionario Tarsem Singh potesse riportare in vita miti sepolti da secoli nella memoria collettiva per attualizzarli in un film d’azione girato con le tecniche più attuali, compreso la vituperata terza dimensione. I guerrieri ellenici si iniettano una dose di steroidi sotto il peplum e tornano a brandire le lance dopo il gaio machismo di 300 e la sbandierata ignoranza di Scontro tra Titani.

Re Iperione, violento e sanguinario, semina morte e distruzione in tutta la Grecia con le armi del suo esercito, dove i suoi uomini passano restano solo macerie e sofferenza. La distruzione della cultura ellenica non è il solo obiettivo del malvagio sovrano, Iperione brama così tanto potere da poter sconfiggere anche gli dei dell’Olimpo. Per arrivare a tanto c’è un oggetto che deve essere ritrovato, l’arco di Epiro: una formidabile arma in grado di uccidere gli esseri divini e liberare dalla loro prigione i terribili Titani. Niente sembra essere in gradi di fermare il progetto di Iperione ma c’è un piccolo uomo, nato senza padre, a cui Zeus padre degli dei, guarda con fiducia: Teseo, che spinto dal giuramento di vendicare la morte della madre e aiutato da Fedra l’Oracolo della Sibilla, sarà l’ultima speranza per il genere umano.

Immortals

Attingendo a piene mani dalla materia narrativa fornita dai miti greci, la sceneggiatura di Charley e Vlas Parlapanides permette al visionario regista Tarsem Singh di rielaborare secondo la sua singolare prospettiva e(ste)tica. Mentre Zack Snyder era riuscito a trasformare la battaglia delle Termopili in quel fumettone ipercinetico di 300 che, tralasciando letture sociopolitiche è risultato un muscoloso divertissement, Immortals invece trasuda design estremamente ricercati e leccati, sia nei costumi che nelle location, che ne trasformano l’atmosfera in quella di un quadro che, più che Caravaggio, ricorda alcuni panorami kitsch dal sapore new age, tra cieli plumbei e scogliere a picco sui mari in perenne burrasca.

Il carrozzone di Tarsem Singh non si limita a non convincere dal punto di vista narrativo. Stupisce proprio l’estrema artificiosità di ogni elemento che compone i quadri di cui è composto il film, rendendo il risultato complessivo estremamente pesante e difficile da digerire. La natura è praticamente assente dall’immaginario di Immortals, ogni cosa è fatta di pietra, aria, acqua, fuoco o di carne umana. Ogni elemento però appare però come una stilizzazione eccessiva, frutto di un rendering, come una digitalizzazione del sogno collettivo che nasce dalla mitologia. Mancano però i guizzi, le invenzioni che da un visionario come Singh sarebbe lecito aspettarsi. Scenari virtuali attraversati a volo d’aquila, eserciti sterminati creati con un moltiplicatore di masse, ogni cosa (opportunamente virata sui toni dell’oro e dell’argento, non più sul verde e sul marrone) riporta alla mente l’immaginario che è nato con la saga de Il Signore degli anelli, fino alla battaglia colossale che rievoca (o plagia) quella del Fosso di Helm. Involontariamente umoristici gli Dei che di divino mostrano ben poco, avvolti in armature d’oro che li rendono ridicoli piuttosto che sovrannaturali.

Nei panni del perfido Re Iperione c’è Mickey Rourke, nuovamente sfregiato in volto, che pur di partecipare a questo progetto ha stracciato il contratto per il ruolo del padre di Conan il Barbaro. Come per gli spartani di 300 anche Henry Cavill e il resto del cast hanno dovuto lavorare di più sulla “scultura” del propri fisico piuttosto che sulle loro capacità attoriali, pur di acquistare chili in pettorali, addominali e muscoli da lottatore professionista (Kellan Lutz, per il ruolo di Poseidone, è arrivato a pesare oltre 110 chilogrammi).

Ancora una volta la proiezione stereoscopica in 3D non sembra essere funzionale alla storia, non contribuendo ad aggiungere elementi che possano giustificarne l’utilizzo.

Immortals (Immortals, azione, 110 min., Usa 2011) Regia di Tarsem Singh. Con Henry Cavill, Stephen Dorff, Luke Evans, Mickey Rourke, Freida Pinto, John Hurt, Kellan Lutz, Isabel Lucas, Robert Maillet, Alan Van Sprang, Joseph Morgan, Corey Sevier, Steve Byers, Romano Orzari, James A. Woods, Daniel Sharman, Robert Naylor, Mercedes Leggett, Gage Munroe, Carlo Mestroni, Aron Tomori, Neil Napier

Voto Carlo 5
Voto Federico 5

Immortals 3D sarà distribuito da 01 Distribution a partire da venerdì 11 novembre 2011. Qui potete vedere il trailer italiano.