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Science+Fiction 2011: si chiude con la vittoria di Monsters il festival di fantascienza di Trieste – Tutti i premi, voti e considerazioni

Si chiude con la vittoria di Monsters il Science+Fiction 2011: ecco tutti i premi e il resoconto finale di Cineblog

pubblicato 14 Novembre 2011 aggiornato 28 Agosto 2020 15:38

Si conclude con una presenza di pubblico record di 15000 presenze l’undicesima edizione di Science+Fiction, il Festival Internazionale della Fantascienza di Trieste. Un record importante che ribadisce una cosa che è bene sottolineare sempre: i festival sono importanti perché la visione collettiva dei film in sala è ancora fondamentale.

Oltre ad essere un dato interessante a livello pratico: le file eterne ed impressionanti per accaparrarsi un posto per la consegna del premio alla carriera a George A. Romero (qui la nostra intervista e qui la round table con la stampa) o per assistere alla cerimonia di chiusura seguita dall’anteprima de La Cosa sono sintomo di un interesse di pubblico sbalorditivo e sempre più in crescita. Ma le sale erano sempre piene anche durante tutte le altre proiezioni. E gli tagliano pure i fondi, ai festival di questo tipo…

La cornice è quella che è, ovvero un centro commerciale (Torri d’Europa), e ormai non riesce più ad accontentare in maniera esaustiva la richiesta di pubblico. Durante la cerimonia di premiazione il sindaco Roberto Cosolini ha promesso di cercare una sistemazione migliore, per un evento che evidentemente fa bene anche alla città: speriamo mantenga la promessa.

Come ha mantenuto le sue promesse il Science+Fiction stesso: che ha offerto al suo pubblico un bel programma, e tante belle opportunità non da poco (Romero in primis, ma anche tutti i Q&A con i registi, o gli incontri con Gipi e i Manetti Bros.). In questi giorni vi abbiamo proposto interviste e recensioni, ma è arrivato il momento di occuparci ora soprattutto delle pellicole che abbiamo visionato e di cui non abbiamo parlato, e di menzionare i vincitori.

Dopo il salto troverete quindi i premi ufficiali, e un commento per ogni film visto.

Premi ufficiali:

Premio Asteroide al Miglior Lungometraggio di Fantascienza in Concorso: Monsters di Gareth Edwards

Premio del pubblico: Stake Land di Jim Mickle

Méliès d’Argento al Miglior Lungometraggio Fantastico Europeo: L’arrivo di Wang dei Manetti Bros.

Méliès d’Argento al Miglior Cortometraggio Fantastico Europeo: Out of Erasers (SUDD) di Erik Rosenlund

Premio Nocturno Nuove Visioni: L’arrivo di Wang dei Manetti Bros.

I film:

L’arrivo di Wang – Manetti Bros. (5.5) Ha vinto due premi: quello di Nocturno e il Méliès d’Argento, che gli permetterà di essere a Sitges il prossimo anno. Siamo contenti, i Manetti se lo meritano. Ma il film continua a lasciarci dubbiosi. Qui la nostra recensione e qui l’incontro con i registi.

Cave of Forgotten Dreams 3D – Werner Herzog (9) Molta gente sbuffava, e si lamentava anche della voce di Herzog (sob). Va bene, sarà anche un Herzog più didattico del solito. Ma quanta lucidità nella filosofia, quanta curiosità, e che sapienza nell’usare la stereoscopia. Qui la nostra recensione.

La Cosa – Matthijs van Heijningen Jr. (6) Le critiche ricevute dalla stampa sono tutte sacrosante. Il film è sì un prequel, ma ha l’aspetto del remake, o della pallida imitazione. Ma Carpenter lavorava d’atmosfera, questo butta tutto sull’adrenalinico e sugli spaventi a buon mercato. Ma… come pop corn movie fa il suo mestiere, e per essere un prodotto da major ha più “schifezze” della media ed un notevole pessimismo di fondo. Qui la nostra recensione.

Extraterrestre – Nacho Vigalondo (6.5) Eravamo tra i grandi sostenitori di Los Cronocrimenes già prima che vincesse proprio al Science+Fiction nel 2007. Nacho ci piace e non poco, e il suo nuovo lavoro è divertente, a tratti molto. Nasconde sotto l’aria di commedia “fantascientifica” da camera un mondo straniante e pieno di sfumature, e bisogna dargli atto di aver cambiato subito registro senza rifare se stesso. Ma, pur apprezzando tutte le trovate simpatiche (lo spara-palline!), non nascondiamo che ci aspettavamo qualcosa di meglio, forse qualosa di più travolgente ed elaborato. Non un brutto film, evidentemente, ma senz’altro minore rispetto al precedente. E poi era un film che poteva vincere tutto, dall’Asteroide al premio del pubblico: non s’è portato a casa nulla.

Monsters – Gareth Edwards (8.5) Sono un grande sostenitore di questo film da quando l’ho visto la prima volta. Saputo che era il film d’apertura di Science+Fiction mi sono catapulato a rivederlo. E, sorpresa!, l’ho amato ancora di più della prima volta. Credo che il film di Edwards sia innanzitutto un piccolo miracolo cinematografico, per quel che riguarda la sua storia produttiva. Mi piace e non poco l’aria di libertà che si respira, proprio quella di un road movie (certo un po’ atipico e pericoloso…). Mi piace anche che ti cresca dentro col passare dei giorni. Riesce anche a commuovermi nel finale. Una storia d’amicizia e di reciproca conoscenza ambientata in location da urlo spruzzate di mistero e tequila. “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”. Una festa per gli occhi e per il cuore. Premio Asteroide strameritato.

The Show Must Go On – Nevio Marasovic (6) Ha molti sostenitori questo film croato fatto con un budget da quel che si dice risibile. La resa visiva è ottima, e la storia davvero intrigante. Un mix tra denuncia del sistema dei reality e denuncia politica, in un’epoca di guerre allucinanti. Mi lascia un po’ perplesso però l’andamento della storia, che rischia di essere solo un film a tesi. Il problema è: quale tesi? Si tratta di una denuncia contro la tv, di una denuncia della possibilità di essere vicinissimi al pericolo di una catastrofe bellica mondiale, o di altro? Mah.

Saint – Dick Maas (5) Assai celebre in Olanda, dove si dice che ogni anno escano 1/2 film su San Nicola. Tutti ovviamente smielosi e per famiglie. Il regista cult Dick Maas fa tutto il contrario: sovverte la figura di San Nicola e ne fa un terrificante serial killer medievale con tanto di guerrieri killer al suo fianco. Un lavoro molto citazionista, che guarda soprattutto a Carpenter (Halloween, The Fog). Prologo senza dialoghi, molto truce e sanguinolento. Prima parte molto divertente ed anni 70/80, quasi una variante del già citato Halloween, ma anche dei film natalizi alla Un natale rosso sangue e Silent Night, Deadly Night. Poi arriva la seconda parte, e tutto s’affloscia: una palla mostruosa. Che grande occasione sprecata.

Stake Land – Jim Mickle (6.5) La corsa di questo film si apre con un premio del pubblico (sezione Midnight Madness a Toronto 2010) e si conclude con un premio del pubblico, qui al Science+Fiction. Rispetto ad un Monsters il film di Jim Mickle è di certo più “facile”, non c’è dubbio. Horror indipendente americano con un budget dichiarato di circa 600mila euro, è un film che percorre strade post-apocalittiche già molto calpestate dal genere e non, da The Road a Codice: Genesi. Ma ha senso ancora cercare la novità in questi prodotti? Il film è ben crudo e divertente. Quel che mi convince poco è l’aspetto religioso. Da una parte denuncia violentemente il fondamentalismo cattolico, dall’altra ci regala il personaggio della suora, una serie di statuine della Madonna e un finale in cui si può riniziare da un Nuovo Eden. In sostanza, un colpo al cerchio e uno alla botte: ma quindi? Riguardarsi Planet Terror.

Troll Hunter – André Øvredal (7) Semplicemente bello. Il regista norvegese fa una scelta molto intelligente per affrontare questo film sul mito dei troll: non sovvertire alcuna sfumatura della leggenda riguardo alle creature, ma sfruttare tutto il possibile dell’immaginario che sta loro attorno. Il tutto all’interno di una cornice mockumentary che funziona bene. Ci sono tensione, divertimento, e tanta ironia. Un film davvero godibile, fatto come si deve e che “sorprende”. Da vedere: uscirà in dvd a dicembre.

Next step: Torino Film Festival 2011, dal 25 novembre. Io intanto vi lascio con il magnifico tema musicale di Monsters. Stay tuned.