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Un fantastico via vai: recensione in anteprima

Leonardo Pieraccioni a quasi vent’anni dall’esordio alla regia con “I laureati” firma il suo film più nostalgico circondato da giovani talenti e rodati comici. Leggi su Cineblog la recensione di “Un fantastico via vai”.

pubblicato 6 Dicembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 06:33

Arnaldo (Leonardo Pieraccioni) è un bancario dalla vita tranquilla che scorre tra il lavoro, le serate con gli amici e colleghi Esposito e Giovannelli (Marco Marzocca e Maurizio Battista) e la routine casalinga con la bella moglie Anita (Serena Autieri), le sue due gemelle Martina e Federica e il suo hobby: riparare giocattoli vintage. Ci vorrà un equivoco scaturito da una presunta amante affinché Arnaldo si crei una piccola fuga dal tran tran quotidiano alla ricerca di una spensieratezza ormai perduta, così cacciato di casa ecco presentarsi l’occasione di andare a vivere in un appartamento con quattro giovani e baldi universitari: Camilla (Marianna Di Martino), Edoardo (David Sef), Anna (Chiara Mastalli) e Marco (Giuseppe Maggio). Gli studenti accoglieranno “l’attempato” nuovo coinquilino senza farsi troppi problemi. Inizierà così per Arnaldo un nostalgico viaggio a ritroso nel tempo e invece che fargli rimpiangere il passato riuscirà a fargli apprezzare il presente e a pensare di nuovo con entusiasmo al futuro.

Il percorso artistico di Leonardo Pieraccioni segna una delle sue migliori tappe nella maturità con un film sornione dall’intrigante fil rouge nostalgico che per guardare avanti sceglie, come il suo protagonista, di sbirciare verso il passato, cogliere reminiscenze che provano a ripescare la spontaneità vincente dell’esordio con I laureati, tralasciando tutta la serie di film fotocopia confezionati dopo lo strabordante successo de Il ciclone, pellicola senza dubbio divertente nel suo rutilante baillame al femminile, ma rea di aver instradato Pieraccioni su un percorso comodo su cui adagiarsi.

Coccolato dagli incassi il regista negli ultimi anni ha dato la sensazione di poter proseguire ad oltranza con una formula che, seppur contrapposta alla volgarità dei cinepanettoni, alla fine ne ha finito per creare solo una versione alternativa, purtroppo anch’essa capace solo di reiterare una formula trita tra gigionerie dialettali, romanticismo precotto e una poetica di fondo purtroppo solo vagamente percepita, seppellita inesorabilmente da intrecci scontati che film dopo film cambiavano la bella di turno, per riproporci una formula tanto fortunata al botteghino quanto scontata nel suo reiterare sfacciatamente se stessa.

Così tra cinepandori e panforte, di Natale in Natale giungiamo a Io & Marilyn film che segna una tappa importante per Pieraccioni regista e autore, il film sfodera una vena surreale che sconfina nel fantastico e fa ben sperare in un cambio di rotta per il comico toscano, ma la tappa successiva con Finalmente la felicità segna l’ennesimo film di Natale con bellezza straniera di turno e ammiccamenti alla tv in formato rigorosamente nazional-popolare, così la speranza di una boutade che sparigliasse le carte finisce per l’ennesima volta a tarallucci e vino.

Confessiamo che visti i precedenti non speravamo molto in questa nuova incursione natalizia di Pieraccioni e invece con Un fantastico via vai siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’idea, intelligente e funzionale al contempo, che vede il regista ammiccare al passato ponendosi come maturo contrappunto ironico ad un gruppo di “nuove leve” tra il talentuoso e lo spontaneo, tra cui spicca la performance di Marianna Di Martino nei panni di Camilla, studentessa siciliana in trasferta e in dolce attesa.

Al contrario dei precedenti film e come accadeva ne I laureati la messinscena è corale e non pieraccioni-centrica, quindi spazio alle nuove leve e al cast di comici dii supporto tra cui un Massimo Ceccherini notevolmente contenuto. Da segnalare inoltre il cambio di partner di scrittura per il comico toscano, fuori il co-sceneggiatore storico Giovanni Veronesi (da Il ciclone a Finalmente la felicità) dentro Paolo Genovese, l’apporto del regista de La banda dei babbi natale e Immaturi fa senza dubbio la differenza.

Un fantastico via vai non è il cambio di rotta che ci auguravamo, ma è più una sorta di tappa che è tipica nella vita di un quarantenne medio, quella in cui si diventa un po’ nostalgici, si invidia l’intraprendenza e l’incoscienza dei vent’anni, si fa insomma un bilancio su come è la vita attuale e su come sarebbe stata con scelte diverse magari dettate da una dose di maggior coraggio.

Il canovaccio su cui Pieraccioni imbastisce tutto ciò è dotato di una malinconia di stampo goliardico che fa capolino tra una risata e l’altra e di quella poetica di fondo poco sfruttata sino ad ora e che qui riesce a regalare anche una divertita riflessione sul tempo che trascorre inesorabile e di una gioventù perduta che mai più ritornerà.

Concludiamo sottolineando l’ottimo uso delle musiche di Gianluca Sibaldi con una colonna sonora costruita come solido e sintonico contrappunto; l’irresistibile accoppiata Maurizio Battista/Marco Marzocca e infine un paio di elementi che purtroppo vanno ad incidere in negativo sul voto finale: un uso smaccato del “Product placement” che raggiunge il suo apice con una scena degna di una televendita e una patinatura generalizzata che ammicca ad atmosfere da fiction tv, anche se le incantevoli location aretine restano un punto di forza del film.

Voto di Pietro: 6,5

Un Fantastico Via Vai (Commedia / Italia 2013) Un film di Leonardo Pieraccioni. Con Leonardo Pieraccioni, Serena Autieri, Maurizio Battista, Marco Marzocca, Marianna Di Martino, Chiara Mastalli, Giuseppe Maggio, David Sef, Alice Bellagamba, Massimo Ceccherini, Giorgio Panariello. Uscita giovedì 12 dicembre 2013. Qui trovate il trailer del film