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Stasera in tv: “La ricerca della felicità” su Rete 4

Rete 4 stasera propone “La ricerca della felicità”, film drammatico del 2006 diretto da Gabriele Muccino (L’ultimo bacio) e interpretato da Will Smith, Jaden Smith e Thandie Newton.

pubblicato 13 Agosto 2018 aggiornato 31 Luglio 2020 05:48

 

Cast e personaggi

Will Smith: Chris Gardner
Jaden Smith: Christopher
Thandie Newton: Linda
Dan Castellaneta: Alan Frakesh
Kurt Fuller: Walter Ribbon
James Karen: Martin Frohm
Brian Howe: Jay Twistle
Takayo Fischer: Sig.ra Chu
Mark Christopher Lawrence: Wayne

Doppiatori italiani

Sandro Acerbo: Chris Gardner
Ruggero Valli: Christopher
Sabrina Impacciatore: Linda
Danilo De Girolamo: Alan Frakesh
Dario Penne: Walter Ribbon
Gil Baroni: Martin Frohm
Ambrogio Colombo: Jay Twistle
Graziella Polesinanti: Sig.ra Chu
Mino Caprio: senzatetto
Romano Malaspina: presentatore tv
Bruno Alessandro: Williams
Roberto Stocchi: Wayne

 

La trama

 

Chris Gardner (Will Smith) è un padre di famiglia che fatica a sbarcare il lunario. Nonostante i lodevoli e coraggiosi tentativi di tenere a galla il matrimonio e la vita famigliare, la madre (Thandie Newton) del piccolo Christopher (Jaden Christopher Syre Smith), di soli cinque anni, non riesce più a sopportare le pressioni dovute a tante privazioni e, incapace di gestire la situazione, decide di andarsene.

Chris, trasformato in un padre single, continua a cercare ostinatamente un impiego meglio retribuito utilizzando le sue notevoli capacità di venditore. Alla fine riesce ad ottenere un posto da praticante presso una prestigiosa società di consulenza di borsa, e sebbene si tratti di un incarico non retribuito, lo accetta con la speranza che alla fine del praticantato avrà un lavoro e un futuro promettente.

Privato dello stipendio, Chris e il figlio vengono sfrattati dall’appartamento e costretti a dormire nei ricoveri per i senzatetto, nelle stazioni degli autobus, nei bagni pubblici o ovunque trovino un rifugio per la notte. Nonostante i suoi guai, Chris continua ad essere un padre affettuoso e presente, usando l’amore e la fiducia che il figlio nutre per lui come spinta per superare tutti gli ostacoli che incontra sulla sua strada.

 

[quote layout=”big”]Non permettere a nessuno di dirti che quello che desideri è irraggiungibile…Se hai un sogno, devi difenderlo…Se vuoi qualcosa, vai e prenditela. Punto.[/quote]

 

Il nostro commento

 

Con La ricerca della felicità il sogno americano ha il volto e il talento di Will Smith e lo spessore e le sfumature tipiche del cinema italiano, in questo caso di un Gabriele Muccino al suo apice. L’assolo di Smith mette in risalto il suo registro drammatico, mentre il sogno americano “formato famiglia” narrato da Muccino riesce a miscelare con dovizia due modi di concepire il cinema profondamente diversi.

Non privo di alcuni momenti emotivamente troppo saturi, il film riesce a coinvolgere anche grazie ad una storia concepita per arrivare a chiunque senza restrizioni contenutistiche o autoriali di sorta. Bisogna anche dire che il film è oltremodo schietto nel porre la “felicità” al pari di un totem legato al successo lavorativo e al denaro, la determinazione del protagonista alla conquista di una felicità “materiale” che si ripercuote su famiglia e quotidiano a tratti possiede i crismi della pura ossessione, d’altro canto ci sono i fatti a parlare visto che il film è ispirato ad una storia vera, quindi l’incaponirsi del protagonista nel voler perseguire il suo obiettivo alla fine ha “pagato” in tutti i sensi.

 

Curiosità

  • Il film è ispirato ad una storia realmente accaduta: quella di Chris Gardner, imprenditore oggi milionario che durante i primi anni ottanta visse giorni di intensa povertà, con un figlio a carico e senza una casa dove poterlo crescere.
  • Il film ha ricevuto un’unica candidatura agli Oscar assegnata a Will Smith nella categoria Miglior attore protagonista.
  • Nel titolo originale del film, The pursuit of Happyness, l’errore di ortografia della “y” al posto della “i” in happiness è tratto da un graffito che appare nel film, di fianco all’entrata della scuola frequentata dal piccolo Christopher. Si riferisce alla Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, come scritta da Thomas Jefferson (1743-1826), dove sono elencati i diritti inalienabili dell’uomo: la tutela della vita, della libertà e appunto la ricerca della felicità.
  • Nel film viene mostrato che Chris si guadagna da vivere vendendo scanner per misurare la densità ossea, mentre in realtà il vero Chris Gardner vendeva forniture mediche che non hanno mai incluso scanner per la densità ossea.
  • Le persone senza fissa dimora che hanno lavorato come comparse hanno ricevuto la paga di un giorno intero a salario minimo (8.62$ l’ora) e pasti gratuiti.
  • Will Smith ha voluto Gabriele Muccino a dirigere questo film dopo aver visto i suoi film L’ultimo bacio (2001) e Ricordati di me (2003).
  • I campioni di speedcubing Tyson Mao, Toby Mao e Lars Petrus sono stati assunti per allenare Will Smith a risolvere il cubo di Rubik in meno di due minuti.
  • Jaden Smith, che interpreta il figlio di Chris Gardner, è il figlio di Will Smith. Christopher è il secondo nome di Jaden.
  • Dan Castellaneta, che doppia Homer Simpson ne I Simpson, è co-protagonista nel film nei pani di uno dei capi di Gardner.
  • La “bibbia” degli stagisti è l’edizione 1934 di “Security Analysis” di Benjamin Graham.
  • Per tutto il film la pubblicità d’epoca della Pacific Southwest Airlines (PSA) può essere vista in molti luoghi (Taxi, autobus, stazioni). La PSA era una compagnia aerea low-cost molto popolare in California durante il periodo in cui il film è ambientato (gli anni ’80).
  • Alla fine del film il vero Chris Gardner passa davanti Chris e Christopher.
  • Quando l’IRS sequestra i fondi dal conto di Chris Gardner, Chris dice che la data era il 25 settembre che è il compleanno di Will Smith.
  • Il film costato 55 milioni di dollari ne ha incassati vorldwide circa 307.

 

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del compositore italiano Andrea Guerra (Le fate ignoranti, Immaturi). Tra le altre colonne sonore di Guerra per produzioni internazionali segnaliamo: Hotel Rwanda (2004), Donkey Xote (2007), Nine (2009), Misure straordinarie (2010)  e Letters to Juliet (2010).
  • Altri brani inclusi nella colonna sonora: “This Masquerade”  di George Benson, “Jesus Children of America e Higher Ground” di Stevie Wonder, “Morning, Morning” di Richie Havens, “Young Man” di Peter Kruder e Richard Dorfmeister feat. Mose Allison, “Feelin’ Alright” di Joe Cocker, “Lord, Don’t Move That Mountain” di The Glide Ensemble, “Bridge Over Troubled Water” di Roberta Flack, “A Father’s Way” di Seal.

 

TRACK LISTINGS:

1. Opening
2. Being Stupid
3. Running
4. Trouble At Home
5. Rubiks Cube Taxi
6. Park Chase
7. Linda Leaves
8. Night At Police Station
9. Possibly
10. Where’s My Shoe
11. To The Game / Touchdown
12. Locked Out
13. Dinosaurs
14. Homeless
15. Happyness
16. Welcome Chris