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Stasera in tv: “Il signore degli anelli – Il ritorno del re” su Canale 5

Canale 5 stasera propone “Il signore degli anelli – Il ritorno del re”, film fantasy del 2003 diretto da Peter Jackson e interpretato da Elijah Wood, Viggo Mortensen, Sean Astin, Ian McKellen, Liv Tyler, Cate Blanchett e John Rhys-Davies

pubblicato 11 Maggio 2020 aggiornato 31 Luglio 2020 05:27

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Cast e personaggi

Elijah Wood: Frodo Baggins
Viggo Mortensen: Aragorn
Sean Astin: Samvise Gamgee (Sam)
Ian McKellen: Gandalf
Liv Tyler: Arwen
Cate Blanchett: Galadriel
John Rhys-Davies: Gimli
Bernard Hill: Théoden
Billy Boyd: Peregrino Tuc (Pipino)
Dominic Monaghan: Meriadoc Brandibuck (Merry)
Orlando Bloom: Legolas
Hugo Weaving: Elrond
Miranda Otto: Éowyn
David Wenham: Faramir
Karl Urban: Éomer
John Noble: Denethor
Andy Serkis: Gollum/Sméagol
Ian Holm: Bilbo Baggins
Sean Bean: Boromir
Thomas Robins: Déagol
Bruce Hopkins: Gamling
Peter Tait: Shagrat
Stephen Ure: Gorbag
Lawrence Makoare: Gothmog e Re degli Stregoni
Sarah McLeod: Rosie Cotton
Noel Appleby: Everard Tronf
Paul Norell: Re dei Morti
Bruce Phillips: Grimbold
Ian Hughes: Irolas
Joel Tobeck: Capo degli Orchi
John Bach: Madril
Bret McKenzie: Lindir
Christopher Lee: Saruman (versione estesa)
Brad Dourif: Vermilinguo (versione estesa)
Peter Jackson: Mercenario (versione estesa)
Bruce Spence: Bocca di Sauron (versione estesa)

 

La trama

 

La Compagnia dell’anello è giunta alla fine del suo viaggio, dopo averci narrato la genesi di Gollum trasformato dal potere oscuro dell’anello, seguiamo le vicissitudini di Gandalf il bianco (Ian McKellen) alle prese con le visioni del magico Palantyr, sfera che gli svela l’esito della guerra con il malvagio Sauron. La Compagnia è disseminata per la Terra di mezzo in cerca di supporto e impegnata a radunare e armare eserciti in vista dell’imminente scontro finale, mentre Frodo (Elijah Wood) e Sam (Sean Austin) guidati dall’ambiguo Gollum raggiungono le porte di Minas Morgul pronti ad affrontare l’ultima parte del lungo viaggio, la scalata del Monte Fato e la distruzione dell’anello. In qusto ultimo epico e indimenticabile capitolo i nostri eroi dovranno fare i conti con stregoni corrotti dal potere, regnanti recalcitranti alla lotta, ragni mostruosi e l’oscuro e sempiterno fascino dell’Unico anello. Solo l’immensa e spettacolare battaglia finale unita alla tenacia di Frodo e del suo fidato amico Sam riusciranno a riportare la pace nel tormentato regno della Terra di mezzo.

 

Il nostro commento

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Peter Jackson termina il suo capolavoro toccando l’apice della cinematografia fantasy di sempre, ne Il ritorno del Re Tolkien è svelato e raccontato con la visionarietà di un appassionato ed entusiasta lettore dotato per nostra fortuna di un innato senso del fantastico. In questo terzo capitolo si tirano le fila di un imponente e sontuoso racconto dai toni epici e dai fasti da kolossal, tutto è perfetto, tutto è all’ennesima potenza. Maghi, Stregoni, Nani, Elfi, Goblin e chi ne ha più ne metta, una girandola di eventi, emozioni, visioni e suggestioni che hanno radici nella letteratura di uno storico autore che ha influenzato intere generazioni e Peter Jackson riesce, tra lo stupore degli addetti ai lavori e l’entusiasmo e la gratitudine di milioni di lettori sparsi per tutto il globo, a maneggiare un budget colossale e un mito letterario con la praticità di un artigiano e l’estro creativo di un visionario genio del fantastico. Che altro dire se non pioggia di strameritati Oscar per un capolavoro assoluto, entusiasmante e coinvolgente.

 

Curiosità

  • Il film è stato candidato a 11 premi Oscar vincendo 11 statuette (Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, scenografia, costumi, trucco, montaggio, sonoro, effetti speciali, colonna sonora e canzone originale).
  • Peter Jackson è aracnofobico ed ha basato il look di Shelob sui tipi di ragni che temeva di più.
  • Nei principali media cinematografici lo standard è di un massimo di circa 200 inquadrature con effetti visivi. Questo film ne conta 1488.
  • Il braccio inquadrato quando Sam impugnando Pungolo colpisce per la prima volta Shelob è in realtà il braccio di Peter Jackson.
  • Il film ha infranto un altro record vincendo tutti gli Oscar per cui è stato nominato (11 su 11). Il record precedente era di nove su nove per L’ultimo imperatore (1987) e nove su nove per Gigi (1958).
  • L’intera durata dei tre capitoli de Il Signore degli Anelli è di circa 8 ore e 37 minuti.Il Signore degli Anelli è diventata la serie di film più candidata nella storia degli Oscar con 30 nomination, superando sia la trilogia de Il Padrino (28) e che il franchise di Star Wars (21).
  • L’urlo emesso da Shelob è la combinazione di diversi elementi, tra cui suoni di un alieno-giocattolo di plastica, sibili di vapore (ispirati da un incidente in cui un alligatore sibilò verso Katie, la figlia di Peter Jackson) e il caratteristico grido del Diavolo della Tasmania.
  • Elijah Wood è noto per la sua capacità di guardare fisso davanti a lui per secoli senza batter ciglio, una capcità che è stata molto utile per le scene in cui un Frodo comatoso è avvolto nella tela di ragno imprigionato nel bozzolo di Shelob.
  • La scena di apertura in cui Smeagol scopre l’Anello e inizia la sua discesa nella follia fino a diventare Gollum era in realtà diretto da Fran Walsh, la moglie di Peter Jackson. In origine la scena doveva per essere inserita ne Il signore degli anelli – Le due torri ( 2002), subito dopo che Frodo rivela per la prima volta il vero nome di Gollum.
  • Dal momento che John Rhys-Davies per l’intero arco delle riprese ha sofferto di una dolorosa reazione allergica al make-up del suo Gimli, il reparto trucco gli ha dato l’opportunità di gettare la maschera di Gimli nel fuoco alla fine del suo ultimo giorno di riprese. L’attore non ha esitato un attimo a bruciare la maschera.
  • Per la scena in cui Merry e Pipino stanno fumando la pipa a Isengard, Dominic Monaghan (Merry) ha dovuto bere un bicchiere di latte per trattenersi dal vomitare mentre fumava la pipa.
  • L’ultimo giorno di riprese per Andy Serkis è stato a solo poche settimane dall’uscita nelle sale. Sul tappeto del pavimento della casa di Peter Jackson hanno filmato la reazione del volto di Smeagol/Gollum quando si rende conto che Frodo intende distruggere l’anello. Il video che ne è risultato è stato inviato per posta elettronica alla Weta Digital in modo che gli animatori potessero replicare la scena con il personaggio in CG.
  • La scena di canto di Billy Boyd (Pipino) in gran parte è nata da una serata trascorsa dalla co-sceneggiatrice Philippa Boyens in un bar con karaoke insieme agli attori più giovani del cast maschile e dal fatto che la scrittrice rimase molto colpita dalla qualità della voce di Boyd.
  • La carcassa dell’Olifante morto utilizzata in questo film è il più grande oggetto di scena mai costruito per un film, ma a quanto sembra Peter Jackson lo avrebbe voluto ancora più grande.

  • A quanto sembra Peter Jackson odiava l’Esercito dei Morti e pensava fosse troppo poco realistico. Lo ha comunque tenuto nella sceneggiatura perché non voleva deludere i fan irriducibili della trilogia letteraria.
  • Dopo la premiere a Wellington la città ha organizzato una festa che è continuata fino all’alba, finanziata dal Comune per la somma di 400 mila dollari con artisti di strada, proiezioni all’aperto, un discorso del Primo Ministro Helen Clark e un gigantesco Nazgul volante posizionato sul Cinema Embassy.
  • John Rhys-Davies (Gimli) in originale presta  la voce a Barbalbero (non accreditato per questo film, ma accreditato per Il signore degli anelli – Le due torri).
  • Il primo film della trilogia ha avuto 540 effetti visivi generati al computer. “Le Due Torri ” ne ha avuti 799 e “Il ritorno del Re” ben 1488.
  • Per la scena in cui Frodo viene trafitto da Shelob, Elijah Wood aveva due Alka Seltzer nascosti sotto la sua lingua che masticava fino a creare schiuma bianca che gli usciva dagli angoli della bocca.
  • Peter Jackson ha spiegato che la testa di Gothmog, il leader degli Orchi durante l’assedio di Gondor, è stata in parte ispirata da quella di Joseph Merrick, conosciuto anche come The Elephant Man, ma anche dal leader alieno di Fuori di testa / Bad Taste (1987) la pellicola d’esordio di Jackson.
  • C’erano 100.000 persone per le strade di Wellington per l’anteprima mondiale del film. Il che equivale a circa un quarto della popolazione dell’intera città.
  • Il confronto tra Saruman e Gandalf dal secondo libro è stato girato, ma non è stato incluso nel montaggio finale per motivi di lunghezza e ritmo. La scena è però inclusa nel DVD.
  • Per ottenere abbastanza comparse per la battaglia al Nero cancello sono stati reclutatiun centinaio di membri dell’esercito della Nuova Zelanda che a quanto pare erano così entusiasti durante le scene di battaglia che continuavano a rompere le spade di legno e le lance in dotazione.
  • La scena d’azione con Orlando Bloom in cima all’Olifante (Mumak) è stata girata in un solo giorno. Bloom in realtà era in cima ad una pila di sacchi di sabbia.
  • A ciascuno dei membri del cast è stato dato un dono il loro ultimo giorno di riprese, di solito un oggetto di scena significativo dei rispettivi ruoli. Ad esempio Miranda Otto ha ricevuto uno dei vestiti di Éowyn e la sua spada, Liv Tyler ha ricevuto ” il vestito funebre” di Arwen, Orlando Bloom ha ottenuto uno degli archi Legolas.
  • La quantità di denaro che la New Line ha recuperato in agevolazioni fiscali per questo terzo film è risultata dieci volte superiore all’intero bilancio annuale della New Zealand Film Commission che ha finanziato le riprese locali.
  • Fatti e numeri sulla trilogia: Più di 6 milioni di metri di pellicola sono stati utilizzati durante la produzione; 48.000 le spade, asce, scudi e protesi di make-up; 20.602 le comparse inquadrate sullo sfondo; 19.000 i costumi realizzati dal reparto guardaroba; 1.600 le paia di protesi di piedi di hobbit create; 250 i cavalli utilizzati in una scena; 180 gli artisti di effetti speciali informatici impiegati; 114 i ruoli con dialoghi; 100 luoghi reali in nuova Zelanda utilizzati per fondali; 50 i sarti, calzolai, designer del reparto guardaroba; 30 gli attori addestrati a parlare dialetti e linguaggi immaginari; 7 gli anni totali di sviluppo per tutti e tre i film.
  • A Gollum manca il lobo dell’orecchio sinistro. Ciò è stato frutto di un errore e non voluto, ma il team di progettazione ha concluso che non doveva essere modificato perché sembrava una ferita di battaglia che poteva essersi verificata durante le passate avventure di Gollum.

  • Il London Daily Mail ha riportato (5 dicembre 2003) che le star de Il Signore degli Anelli sono state pagate con compensi extra ai loro cachet a a seconda di come i membri del cast si erano spesi durante la lunga lavorazione del film. Gli attori hobbit Elijah Wood, Sean Astin, Billy Boyd e Dominic Monaghan hanno ricevuto bonus compresi tra i 430.000$ e 560.000$ a film. Bernard Hill e Ian McKellen hanno guadagnato 312.000$ extra a film.
  • Con le sue 35 lettere in originale “Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re” ha il titolo più lungo di qualsiasi vincitore come Miglior Film nella storia degli Oscar, superando il record precedentemente detenuto da “Il Giro del Mondo in 80 Giorni” (1956) che in originale ne ha 26.
  • La scena in cui l’esercito di Aragorn si raccoglie davanti al Nero cancello di Mordor è stato girato in una zona deserta utilizzata dall’esercito come un campo di addestramento. Poichè il luogo era disseminato di mine e bombe che non erano ancora state rimosse, l’esercito ha dovuto sondare il campo con un metal-detector per delimitare una zona sicura per attori e comparse.
  • Gollum in questo film pronuncia la parola “tesoro” per 17 volte.
  • Le scene di battaglia che contengono oltre 200.000 partecipanti digitali, erano così imponenti a livello di dati da elaborare che una stanza in più è stata costruita nella struttura adibita agli effetti digitali della Weta Digital, stanza necessaria ad ospitare tutte le apparecchiature informatiche necessarie per elaborare le scene.
  • Nella scena in cui Faramir lascia Minas Tirith, lui ei suoi soldati stanno cavalcando in discesa. Poiché le strade erano pavimentate con mattoni lisci, i ferri di cavallo d’acciaio usuali hanno dimostrato poca aderenza e così tutti i cavalli sono stati dotati di ferri di cavallo in gomma.
  • Per creare cavalli al galoppo realistici per la gran parte dell’esercito a cavallo in CG, sono stati utilizzati filmati di un cavallo attrezzato con un tuta per il motion-capture.
  • Gothmog, leader deforme degli orchi, è menzionato solo una volta nel romanzo originale de ” Il Signore degli Anelli” e identificato solo con il nome e il grado di tenente di Morgul. La sua razza non è nota ed è stata una scelta dei realizzatori di farne un Orco. Il nome Gothmog è inoltre condiviso con il leader dei Balrog dell’esercito di Morgoth ne “Il Silmarillion”, prequel in cui Tolkien racconta la storia della Terra di Mezzo secoli prima degli eventi narrati ne “Il Signore degli Anelli”.
  • Il progetto originale per il Re Stregone era caratterizzato da un elmo che sembrava un secchio con una corona di spine psota sulla parte superiore. Tuttavia, dopo la visione di filmati di prova, i produttori pensarono fosse troppo simile al copricapo di Sauron ne Il signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001) . La riprogettazione è stato fatta per rendere omaggio alle raffigurazioni degli Spettri dell’Anello. Inoltre anche la mazza del Re Stregone è stata riprogettata. Peter Jackson ha detto che l’arma originale era OK, ma che la voleva più grande. Weta Workshop l’ha così ingrandita, ma Jackson la voleva ancora più grande e la Weta la modificata ancora una volta. Alla fine era così grande e pesante che aveva perso l’uso pratico per le scene di combattimento, in cui è stata sostituita da una versione digitale.
  • La battaglia dei Campi di Pelennor è stata girata su un grande campo densamente popolato di conigli. Il posto doveva essere controllato con attenzione per le buche nel terreno scavate dai conigli che dovevano essere tutte riempite a causa del pericolo che avrebbero rappresentano se un cavallo in corsa vi fosse incappato, rischiando un vero e proprio tamponamento a catena con danni fisici per cavalli e cavalieri.
  • Il film costato 94 milioni di dollari ha superato nel mondo il tetto del miliardo (1,119,929,521$).
  • L’intera trilogia è costata un totale di 281 milioni di dollari incassando worldwide oltre 2 miliardi (2,917,506,956$).

 

La colonna sonora

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  • Le musiche originali del film sono di Howard Shore che per questa partitura ha ricevuto 2 Premi Oscar per la migliore colonna sonora e la migliore canzone originale “Into the West” composta con da Shore con Fran Walsh ed Annie Lennox e interpretata da quest’ultima.
  • Mentre gran parte della partitura di questo terzo film è un proseguo ed evoluzione di quelle dei primi due film sempre composte da Howard Shore, il regista Peter Jackson ha chiesto al compositore di creare un pezzo dal tono diverso appositamente per la scena della Tana di Shelob. Jackson ha suggerito a Shore di andare fuori dagli schemi, far finta che stesse musicando un altro film di David Cronenberg e ricordare la musica composta per il remake La mosca (1986).
  • La colonna sonora include anche i brani “Twilight and Shadow”, “The End of All Things” e “The Return of the King” tutti cantati da Renée Fleming.

 

TRACK LISTINGS:

1. “A Storm Is Coming” 2:52
2. “Hope and Memory” 1:45
3. “Minas Tirith” (featuring Ben del Maestro) 3:37
4. “The White Tree” 3:25
5. “The Steward of Gondor” (featuring Billy Boyd) 3:53
6. “Minas Morgul” 1:58
7. “The Ride of the Rohirrim” 2:08
8. “Twilight and Shadow” (featuring Renée Fleming) 3:30
9. “Cirith Ungol” 1:44
10. “Andúril” 2:35
11. “Shelob’s Lair” 4:07
12. “Ash and Smoke” 3:25
13. “The Fields of the Pelennor” 3:26
14. “Hope Fails” 2:20
15. “The Black Gate Opens” (featuring Sir James Galway) 4:01
16. “The End of All Things” (featuring Renée Fleming) 5:12
17. “The Return of the King” (featuring Sir James Galway, Viggo Mortensen and Renée Fleming) 10:14
18. “The Grey Havens” (featuring Sir James Galway) 5:59
19. “Into the West” (performed by Annie Lennox) 5:49
20. “Use Well the Days” (performed by Annie Lennox, limited edition only) 3:10

 

 

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