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Io e Te: la recensione del film di Bernardo Bertolucci

Jacopo Olmo Antinori e Tea Falco interpretano il romanzo di Niccolò Ammaniti sotto la regia del Maestro Bertolucci.

pubblicato 27 Ottobre 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 01:08

E’ arrivato il 25 ottobre nelle sale italiane Io e Te, nuovo film di Bernardo Bertolucci. L’avete visto? Per l’occasione vi riproponiamo la nostra recensione scritta a maggio dal Festival di Cannes 2012. Fateci sapere se vi è piaciuto il film, siamo davvero curiosi!

Invece di partire per la settimana bianca con la sua classe, il quattordicenne Lorenzo decide di nascondersi in cantina per tutto il periodo, tutto solo. Il mondo con le sue regole incomprensibili fuori della porta e lui stravaccato su un divano, circondato di Coca-Cola, scatolette di tonno e romanzi horror. Sarà la sorella maggiore, Olivia, arrivata all’improvviso in quel rifugio, a far varcare a Lorenzo la linea d’ombra, a fargli gettare la maschera di adolescente difficile e accettare il gioco caotico della vita là fuori.

Io e Te era uno dei film più attesi qui a Cannes. Sono passati nove anni da quella folgorazione intitolata The Dreamers, ultimo lavoro di Bernardo Bertolucci, che nel frattempo ha dovuto affrontare una malattia che l’ha costretto su una sedia a rotelle. Ma l’autore di capolavori come Ultimo tango a Parigi, Il conformista e Io ballo da sola ha ritrovato la voglia, il tempo e le possibilità per tornare dietro la macchina da presa, adattando un romanzo di Niccolò Ammanniti.

Prima inquadratura: Lorenzo seduto ad un tavolo con il capo all’ingiù. Si trova dallo psicologo (“Normale vuol dire niente”: questa la spiegazione del termine secondo il ragazzo), per poi uscire ed infilarsi velocemente le cuffie dell’iPod. Un “sé grandioso”, come dice lo psicologo alla madre: un narciso, insomma, che non sente nemmeno il bisogno di entrare in contatto con gli altri. Sta bene solo con sé stesso, e basta così. Ovvio che Lorenzo non possa neanche prendere in considerazione l’idea di andare in settimana bianca con tutti i compagni…


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Comprate sette lattine di Coca, presi sette pezzi di tutte le schifezze da mangiare che gli piacciono, preso il suo manuale sugli insetti, Lorenzo sistema la grande cantina della casa in cui vive solo con la madre e vi ci sistema. Peccato che improvvisamente ci faccia irruzione Olivia, sorellastra da parte di padre che non vede da anni. Lorenzo non sa ancora che la ragazza, la quale per diversi motivi dovrà restare anche lei nascosta con lui in cantina, è una ex-tossica che sta passando il momento peggiore della disintossicazione…

Qualunque cosa si pensi della trama o di Ammanniti come scrittore, quella di Io e Te era una storia perfetta per Bertolucci. Abituato a raccontare storie di giovani, soprattutto alla scoperta della propria identità e della propria gioventù, e abituato anche a costruire film racchiusi tra le quattro mura di un’abitazione, Bertolucci non convince però fino in fondo nonostante il materiale adatto alla sua poetica e alle sue corde. E meno male che ha rinunciato al 3D: sarebbe stato seriamente superfluo.

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Nonostante siano fratellastri, Lorenzo ed Olivia praticamente non si conoscono. Tra l’altro, il primo non sa molte cose del passato della sua famiglia, neanche quelle che riguardano la “scomparsa” della sorella dalla sua vita. Quindi un po’ Io e Te narra nuovamente della scoperta reciproca, più che tra fratello e sorella, di due sconosciuti, diventando un film sia sull’identità, sia sulla costruzione di questa attraverso l’empatia con altri esseri umani.

Meravigliosamente fotografato dal “solito” Fabio Cianchetti, ed interpretato con partecipazione dai debuttanti Jacopo Olmo Antinori e Tea Falco, che hanno ancora strada da fare ma sono sicuramente sulla via giusta, Io e Te inciampa in qualche momento di cui avremmo forse fatto volentieri a meno: si vedano tutti quei momenti d’isteria, tutte quelle scene di urla, che si trovano soprattutto nella prima parte dell’opera…

E nonostante in qualche momento l’emozione inizi a farsi sentire pian piano – gli abbracci tra Lorenzo ed Olivia ed il loro ballo hanno una propria forza -, Io e Te non riesce a creare quell’atmosfera unica, claustrofobica e malinconica che ci saremmo aspettati, restando inaspettatamente distante. Ma sarà sicuramente per la prossima volta, visto che Bertolucci ha annunciato che ricomincerà a girare di nuovo: non vediamo già l’ora.

Voto di Gabriele: 6
Voto di Federico: 8

Io e te (Italia, 2012, drammatico) di Bernardo Bertolucci; con Tea Falco, Jacopo Olmo Antinori, Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Veronica Lazar – Qui il trailerAl cinema dal 25 ottobre 2012.

Foto Copyright: Severine Brigeot

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