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Saving Mr. Banks: le recensioni dagli Usa e dall’Italia

Diamo un’occhiata alle recensioni Americane e Italiane di “Saving Mr. Banks”, interpretato da Emma Thompson e Tom Hanks

di carla
pubblicato 25 Febbraio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 03:55

Ho visto l’altro ieri Saving Mr. Banks e dopo aver dedicato un post a Emma Thompson (ingiustamente candidata agli Oscar 2014 come miglior attrice?), oggi è il giorno di leggere le recensioni Americane e Italiane del film. Ovviamente c’è anche la nostra. L’avete visto? Vi è piaciuto? Su Rotten, mentre scrivo, le percentuali delle critiche positive è dell’80%.

Saving Mr. Banks è diretto da John Lee Hancock, vede nel cast Tom Hanks, Emma Thompson, Colin Farrell, Bradley Whitford, B.J. Novak, Paul Giamatti, Jason Schwartzman, Ruth Wilson, Rachel Griffiths, Kathy Baker. Scritto da Kelly Marcel.

Gail Pennington – St. Louis Post-Dispatch: la Thompson ha una nomination agli Oscar, e magari una vittoria. Voto: 3/4 (recensione del 20 dicembre 2013)

Steven Rea – Philadelphia Inquirer: Intelligente e delizioso. Voto: 3/4

Colin Covert – Minneapolis Star Tribune: “Saving Mr. Banks” è un batuffolo spudorato di Public relations aziendale, un film della Disney sulla realizzazione di un film Disney. Voto: 2/4

James Berardinelli – ReelViews: Il film evita le trappole banali, ma non diventa mai sdolcinato. Voto: 3.5 / 4

Chris Vognar – Dallas Morning News: un bel ritratto affascinante di due persone orgogliose e creative. Voto: B-

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: Un buon film, sostenuto da buone performance di Emma Thompson, Tom Hanks e, da Colin Farrell. Voto: 4/5

Rex Reed – New York Observer: La sceneggiatura cattura senza soluzione di continuità due epoche diverse con sovrapposizione di trame che mai si intromettono o si confondono. Voto: 3/4

Anthony Lane – New Yorker: Proprio come Mary Poppins ha salvato la famiglia Banks, così Emma Thompson salva il film.

David Edelstein – Vulture: l’ho trovato interminabile.

Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: una formidabile Emma Thompson. Voto: 2/4

Joe Morgenstern – Wall Street Journal: “Saving Mr. Banks” avvolge una seduzione all’interno di una seduzione, con risultati divertenti. E’ un film Disney in tutti i sensi del termine.

Moira MacDonald – Seattle Times: Emma Thompson è meravigliosamente divertente. Voto: 3.5 / 4

Ty Burr – Boston Globe: “Saving Mr. Banks” è estremamente astuto e spesso molto divertente. Voto: 3/4

JR Jones – Chicago Reader: Siate certi che, alla fine, un piccolo tocco di polvere risolverà tutto.

Michael Phillips – Chicago Tribune: I bordi del rapporto Disney/Travers, ben documentato da varie fonti, sono stati arrotondati, ma gli attori suggeriscono quello che possono, dove possono. Voto: 3/4

Tony Hicks – San Jose Mercury News: un prevedibile, ma efficace, finale emotivo. Voto: 3/4

Cath Clarke – Time Out: Il tutto va giù con un poco di zucchero. Quello che impedisce di diventare appiccicoso è Emma Thompson, che interpreta la Travers con arguzia e calore. Voto: 4/5

Kate Erbland – Film.com: Stanziato come un capolavoro, ma non realizza pienamente le sue promesse. Voto: 7.9/10

Scott Foundas – Variety: Da qualche parte, lo zio Walt sorride.

Maurizio Porro – Il corriere della sera: (…) Il film scopre non senza lunghezze l’altarino quasi segreto del cinema e si diverte a raccontare il dietro le quinte con i musicisti al piano a improvvisare, puro stile ’50 (…)

Fabio Ferzetti – Il Messaggero: (…) Un coro di comprimari semplicemente eccezionali (l’autista strepitoso Paul Giamatti, lo sceneggiatore, la coppia di musicisti che compone in diretta…)

Alberto Crespi – l’Unità: Che strano film, Saving Mr Banks. E’ un film che parla di un altro film, ovvero dell’avventurosa e faticosissima preparazione di Mary Poppins, un classico del cinema dell’infanzia (e non solo). E’ un film su Walt Disney prodotto dalla Walt Disney, quindi – in teoria – l’oggetto più “disneyano” che possa esistere (…).

Massimo Bertarelli – il Giornale: (…) dialoghi brillanti, Emma Thompson e Tom Hanks incarnano mirabilmente i due protagonisti, che battibeccano per due ore senza annoiare.

Roberto Nepoti – la Repubblica: (…) Quel che è certo è che la parte migliore del film riguarda lo scontro culturale tra l’arcigna scrittrice e il grande venditore di sogni, lo zio dei bambini di tutto il mondo. Molto meno convincenti, purtroppo, i numerosi flashback ambientati nell’outback australiano e destinati a spiegarci il comportamento della protagonista da adulta. Qui la materia si fa strappalacrime, ed è un vero peccato. Perché sarà anche vero che “con un poco di zucchero la pillola va giù”, però il duello tra Pam e Walt riesce a mantenere per la maggior parte del tempo un tono di leggera ironia, senza farti soccombere sotto un’overdose di dolcificante.