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Oscar 2014, tutti i vincitori: 12 anni schiavo miglior film e La grande bellezza miglior film straniero – Gravity si aggiudica tutti i premi tecnici

Agli Oscar 2014 trionfa Gravity con ben 7 Oscar, miglior film 12 anni schiavo, sorpresa Il grande Gatsby, La grande bellezza è il miglior film straniero. Delusione American Hustle

pubblicato 3 Marzo 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 03:47

Oscar 2014 non certo all’insegna delle sorprese. Anzi, si può dire che i giochi si siano svolti pressoché interamente secondo i pronostici. Gravity vola con le sue sette statuette, composte da tutti i premi tecnici, più la miglior regia ad Alfonso Cuarón. Miglior film 12 anni schiavo di Steve McQueen – che vince pure la Miglior Sceneggiatura non Originale e la Miglior Attrice non Protagonista – e miglior film straniero a La grande bellezza, che riporta così l’Oscar in Italia per la prima volta dai tempi de La vita è bella.

Bene anche Dallas Buyers Club, che come ai Golden Globe si accaparra i due premi agli attori, conferiti a Leto e ad un quanto mai redivivo McConaughey, il cui Oscar sancisce ufficialmente un’insperata ma oramai innegabile risalita. Nulla da fare anche stavolta per Leonardo DiCaprio, e ci spiace. Malissimo American Hustle, che a dispetto delle sue altisonanti dieci nomination non è riuscito a portare a casa nemmeno una statuetta. Sorpresa Il grande Gatsby, che conclude con all’attivo due Oscar, uno per i costumi e l’altro per trucco e parrucco. Quest’ultima è la vera sorpresa di questa edizione, salvo non considerare pure la non vittoria di The Act of Killing nella categoria Miglior Documentario. Di seguito trovate tutti i vincitori di questa ottantaseiesima edizione degli Academy Award. Grazie per essere stati in nostra compagnia.

Miglior Film

12 anni schiavo

Miglior Attore

Matthew McConaughey – Dallas Buyer’s Club

Miglior Attrice

Cate Blanchett – Blue Jasmine

Miglior Regista

Alfonso Cuarón – Gravity

Migliore Sceneggiatura

Spike Jonze – Her

Migliore Sceneggiatura non originale

John Ridley – 12 anni schiavo

Migliore Canzone Originale

Let It Go – Frozen (di Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez)

Migliore Colonna Sonora

Steven Price – Gravity

Migliori Scenogragie

Catherine Martin, Beverley Dunn – The Great Gatsby

Miglior Montaggio

Alfonso Cuarón, Mark Sanger – Gravity

Migliore Fotografia

Emmanuel Lubezki – Gravity

Miglior Attrice non Protagonista

Lupita Nyong’o – 12 anni schiavo

Miglior Montaggio Sonoro

Glen Freemantle – Gravity

Miglior Sonoro

Skip Lievsay, Niv Adiri, Christopher Benstead, Chris Munro – Gravity

Miglior Film Straniero

La grande bellezza

Miglior Documentario

20 Feet From Stardom

Miglior Corto Documentario

The Lady in Number 6: Music Saved My Life

Miglior Cortometraggio

Helium

Migliori Effetti Speciali

Tim Webber, Chris Lawrence, Dave Shirk, Neil Corbould – Gravity

Miglior Film d’Animazione

Frozen

Miglior Corto d’Animazione

Mr. Hublot

Miglior Trucco e Parrucco

Dallas Buyers Club

Migliori Costumi

Catherine Martin – The Great Gatsby

Miglior Attore non Protagonista

Jared Leto – Dallas Buyer’s Club

Oscar 2014 in diretta su Cineblog

statuetta-oscar-2014

 

Buttiamoci. Mentre a nostra volta cerchiamo di divincolarci nell’affollatissima rete, partiamo con questa nostra copertura degli Oscar 2014. Cominciamo con le comunicazioni di servizio che più premono: non abbiamo ancora scovato fonti affidabili per la diretta streaming. Ma la notte è ancora lunga e la premiazione avrà inizio fra più di due ore.

 

Sentimento condiviso.

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Di tanto in tanto andiamo intercettando qualche brevissima fase del red carpet che si sta tenendo a Los Angeles grazie allo streaming ballerino. Qui sopra le prove.

La cosa interessante di questa diretta a singhiozzo è che tutto torna a scorrere liscio nell’esatto istante in cui la signorina di rosso vestito manda la pubblicità. Ma noi non molliamo e ci affidiamo a Twitter, o meglio ai suoi utenti.

 

Intervista all’attore non protagonista di Captain Phillips: nomination meritata la sua. Certo, la qualità dell’immagine non è eccelsa, ma vale quanto scritto sopra. Per il momento andiamo cogliendo l’attimo.

oscar

Nel frattempo su Twitter tiene banco la questione Sky Go. A quanto pare nemmeno gli abbonati provvisti dell’apposita applicazione avranno accesso alla diretta. Se qualcuno sa parli. Noi saremo ben lieti di dar voce alle eventuali rimostranze, in un senso o nell’altro.

 

 

 

Chiwetel Ejiofor on air. Quanto all’intervista, siamo riusciti appena a scorgere la domanda: «qual è stato il momento più? […]». Il volto di Chiwetel sembra comunque disteso. E senza barba, ché l’ultima volta (Golden Globe) non ha portato troppa fortuna.

oscar Chiwetel Ejiofor

Noi Idina la vediamo bene stasera.

idina_menzel

Ehi Michael. Ehi Michael. Ehi Michael.

ehi michael

Dissonanza cognitiva?

 

Non è certo una novità. Il red carpet spesso e volentieri è più atteso pure della premiazione. Per alcuni senz’altro.

 

lupita

 

Qualora non si riesca a capire bene, ve lo diciamo noi: quello qui sotto è Joseph Gordon-Levitt.

Joseph Gordon-Levitt

 

Davvero non vorremmo che chicchessia fosse costretto ad un viaggio così lungo. Ma per non sapere né leggere né scrivere noi le uova le cominceremmo a contare.

Schermata 2014-03-03 alle 01.02.43

Before love.

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Ecco le scarpe di Leto. Nulla di così perverso mi pare. Ma a quanto pare qualcuno era in apprensione a riguardo, perciò…

 

Dove? Quando?

naomick

«It’s a Calvin Klein collection. […] I’ve just wanted to go fine and simple.» Naomi Watts.

 

Gli Arcade Fire in posa per l’intervista.

arcade_fire

Oscar live trivia: quale attrice compare nella maggior parte delle immagini profilo su Twitter?

 

Bei ricordi.

 

kevin_laser

 

Scopriamo che Benedict Cumberbatch e Cate Blanchett sono già passati. Dev’esserci un secondo, o forse è meglio dire un primo red carpet. La diretta che stiamo seguendo noi pare appartenere ad un’altra edizione.

Chi li ha visti però dice…

 

A proposito di signore…

charlize

«Si vede che sono meno teso dell’altr’anno? Si vede.»

menoteso

Trova l’intruso…

intruso

Jennifer. Di rosso vestita.

jennifer_rosso

 

Nel frattempo nella provincia di Skylandia…

 

 

Su quanto segue Nolan potrebbe farci un film. O magari Interstellar…

 

 

Che esibizionista quella Lawrence. Anche off-stage vuole i riflettori su di sé. Avessero tutti tale inventiva.

 

Eccovi un link per lo streaming in diretta che al momento sembra dare soddisfazioni. Vediamo quanto durerà.

http://neolive.net/214270/1/Watch—Oscars—The-86th-Academy-Awards-Red-Carpet-/

 

 

 

Certo che quei 180 secondi di diretta tra una serie di spot e l’altra cominciano ad infastidire.

dior

Julia c’è. Confermato.

 

Jonah e Bradley scambiano battute.

amiconi

Perfezione.

 

 

 

L’intervistatrice chiede a Bill Murray che ci fa da quelle parti e lui risponde: «sono salito qui sopra per farti la stessa domanda».

bill

Indizi?

 

 

No, nulla a che vedere con Storia d’inverno.

willsmith

Il conto alla rovescia dice meno di un quarto d’ora.

countdown

Qualora ve ne foste dimenticati.

sandra

 

 

Chi di dovere sta prendendo posto. L’inviata non vuole darlo a vedere ma è così.

dolby

Ladies and Gentlemen, it’s the Oscars!

start

Ellen DeGeneres parte motteggiando un po’ tutti, vecchie e nuove conoscenze. Un modo come un altro per scaldare la serata. Tutti appaiono contenti. Come sempre. Ah, c’è anche la vera Philomena.

Ecco che se la ride dopo aver dato del sir a Liza Minnelli.

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Anche la Meryl se la ride dopo che le è stato rinfacciata la sua ennesima nomination. Capite quanto sono contenti?

meryl

 

Lei entra sulle note de I miserabili per presentare il miglior attore non protagonista.

lei

Ovazione per Leto… che vince. Oscar a Jared Leto per il miglior attore non protagonista. Abbracci di rito.

jared

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Ringraziamenti ai familiari, specie alla mamma per «avergli insegnato a sognare».

Sportività.

 

 

Jim Carrey. Tocca a lui intrattenere col suo show nello show. Ma prima partono i complimenti per il buon Bruce Dern.

carrey

Con un paio d’occhiali cambia tutto.

glasses

Ineludibile momento musicale affidato a Pharrell Williams.

Pharrell Williams

 

 

Lo spot dice: «Questo devi vederlo!». Prima di una lunga serie. Che si ripeterà ancora. E ancora.

samsung

 

Migliori costumi vi è offerto da… Samuel L. Jackson e Naomi Watts.

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Vince Il grande Gatsby. Ce l’eravamo chiamata, possiamo dirlo.

costumi

Subito al make-up. L’Oscar va a Dallas Buyers Club. Finora niente sorprese.

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harrison

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Sulle note di Indiana Jones c’è lui invece.

harrison

 

Insomma, questa è la parte in cui comincia la corsa verso il miglior film. Passano in rassegna alcune clip e si continua. Per chi fosse arrivato solo ora invece, male. Ad ogni modo, eccovi i link per la diretta streaming. Di nuovo.

http://neolive.net/214270/1/Watch—Oscars—The-86th-Academy-Awards-Red-Carpet-/

 

Pubblicità. Con la Jolie.

jolie

 

Matthew presenta il miglior corto d’animazione. Premio che va a Mr. Hublot. Peccato per il francese. O meglio, l’inglese francesizzato.

cortoanimazione

Nulla da fare per Si alza il vento invece. Myiazaki resta a casa a mani vuote. Vince Frozen l’Oscar per il miglior film d’animazione.

frozen

 

 

Pure noi, ma il maestro non ne risentirà. Tranquilli.

Immancabile operazione nostalgia sul palco del Dolby Theatre.

nostalgia

Siamo agli effetti speciali. Le cose cominciano a farsi serie. Vince Gravity, in maniera quasi telefonata.

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specialeffects

Mamme, mamme. C’è Zack Efron. Anzi no. Karen O.

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La Sarah. In un modo o nell’altro.

 

Ed abbiamo anche l’Oscar al miglior cortometraggio.

 

Ma pure al miglior documentario “breve”.

documentariobreve

 

A Bradley Cooper fanno almeno presentare il miglior documentario.

bradley

Ovazione per The Square ma vince 20 Feet from Stardom.

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Quando Kevin Spacey sale sul palco qualcosa potrebbe succedere. E servirebbe.

kevin

Ed ecco il motivo.

 

steve

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E si ricorda pure il nostro Piero Tosi, che ha vinto l’Oscar alla carriera giusto l’anno scorso. Ah sì, spazio pure per Angelina Jolie.

Che si stia procedendo piuttosto a rilento mi pare innegabile. E manca ancora un’ora è mezza all’incirca.

 

Miglior film straniero La grande bellezza. Sorrentino ce l’ha fatta!

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sorrentino

Ricordiamo tutti i film italiani che hanno vinto gli Oscar

È tempo degli U2.

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Se non fosse per Twitter alle volte…

 

La DeGeneres si veste da gelataio e fa pace con la Minnelli a suon di selfie.

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Neanche questi ammiccamenti social stanno riuscendo a risollevare uno spettacolo nient’affatto spettacolare. Vediamo cosa s’inventano. Peraltro sono pure in ritardo rispetto alla scaletta.

Intanto altro premio tecnico per Gravity. Miglior sonoro per lui. E tutti a dire «thank you, Alfonso».

sonoro

Ancora perfezione.

 

Gravity ingrana la quarta e s’aggiudica anche il miglior montaggio sonoro. Altro premio tecnico.

montaggiosonoro

Tocca a lui dirci chi sarà la miglior attrice non protagonista. Gongolano le Lawrence-fan.

chris

Pausa pre-premio.

 

Vince una commossa Lupita Nyong’o. Primo riconoscimento per 12 anni schiavo, uno dei favoriti alla vigilia.

lupita

Fino ad ora, salvo probabilmente il miglior documentario, tutto procede secondo i piani. Certo, non si era considerato il ritmo blando, o quantomeno si sperava in qualcosa di diverso. Ma l’atmosfera è destinata a riscaldarsi “fisiologicamente” perché adesso tocca alle categorie forti, quelle che potrebbero davvero dividere. O forse no.

 

Vada per l’anno prossimo.

È finita a farsi portare le pizze. Non si può certo dire che Ellen non ci stia provando.

pizza

Scorsese ne ha presa una fetta. È un brutto segno? Oppure no?

E Bill fa il brillante con Amy. Pensaci tu, Billy!

billy

Ah, tocca alla migliore fotografia. Non facciamo scherzi.

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E alla fine Lubezki ce l’ha fatta. Anche lui ringrazia Alfonso, ci mancherebbe. Altro Oscar a Gravity.

montaggio

E sono cinque! Gravity si becca anche il miglior montaggio.

Whoopi invece ce l’ha con voi. Ma con brio.

Whoopi

Tocca a Pink, con la sua notevole voce. Ancora una volta, tutto molto celebrativo. Ma questo già lo sapete.

pink

 

 

Pillole.

 

Sherlock sul palco per la migliore scenografia. Insieme al Gardner.

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And the Oscar goes to… The Great Gatsby.

scenografia

Approfittiamo del momento Supereroi per tracciare un rapidissimo bilancio. Il grande Gatsby – American Hustle 2-0. Fate voi.

 

 

E non è l’orario, aggiungiamo noi.

Sapevate che a Broadway passano il musical di Rocky, sì?

In memoriam.

memoriam

 

 

 

Da Sanremo a Hollywood.

 

Let it gooo… let it goooooo…

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Battutaccia di Foxx per presentare la migliore colonna sonora. E la bella Biel se la ride.

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Non ci crederete, ma anche la migliore colonna sonora va a Gravity. Thank you, Alfonso. Oramai è un mantra.

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Mentre il miglior brano originale è Let it go. Con tanto di ringraziamenti o mo’ di ritornello.

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Penelope e Bobbie sul palco per…

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Miglior sceneggiatura non originale a 12 anni schiavo. Ce n’è voluta, ma ci siamo.

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Ad Spike Jonze il suo primo Oscar in carriera per la miglior sceneggiatura originale.

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Presenti!

 

La miglior regia va ad Alfonso Cuaron. Per Gravity, è chiaro. Cominciate a venire a capo dei vostri sistemi.

cuaron

 

Daniel Day Lewis presenta la migliore attrice protagonista. Vince Cate Blanchett.

cate

È il momento della verità. Miglior attore. Presentati da Jennifer Lawrence.

Nessuna sorpresa. L’Oscar va a Matthew McConaughey, che prima ringrazia Dio e poi la sua famiglia.

matthew

A questo punto non resta che una categoria ed una soltanto. Ad annunciare il vincitore di questa ottantaseiesima edizione degli Oscar come miglior film sarà Will Smith.

will

Oscar a 12 anni schiavo!

12anni

Oscar 2014: il red carpet e la cerimonia di premiazione live su Cineblog

Mancano oramai all’incirca undici ore al red carpet di questa 86esima edizione degli Oscar. Nella giornata di ieri ci siamo soffermati su preferenze, favoriti o semplici aspettative inerenti a ciascuna categoria. Tutto materiale che trovate qui sotto. Al momento non ci resta dunque che fornirvi qualche link utile per seguire la diretta in live streaming già a partire dalle 23 circa – chiaramente da alternare al nostro live, ci mancherebbe.

Gli indirizzi al momento sono due. Da un lato abbiamo l’Associated Press che ha predisposto tutto per la diretta su Livestream a questo indirizzo. Dall’altro vi consigliamo di tenere comunque d’occhio l’apposita pagina Facebook che pubblicizza la diretta anche online da parte del canale americano ABC; e questo è l’indirizzo. Ovviamente quanto appena riportato vale per coloro i quali non abbiano già accesso a Sky. In quel caso la diretta è garantita anche su Sky Go a partire dalle 22,50. A più tardi!

Oscar 2014: chi vincerà?

Poco più di ventiquatt’ore ci separano dall’evento paracinematografico dell’anno, vale a dire la serata degli Oscar. Una lunga maratona che da queste parti abbiamo seguito con non poca attenzione, scandendone passo passo gli sviluppi più minuti, dall’intensa vigilia che ha preceduto le nomination agli Oscar fino alla scrupolosa descrizione di ogni categoria, passando per le nostre previsioni dei vincitori a caldo. In più notizie, curiosità o semplici approfondimenti che potete trovare nella nostra pagina appositamente dedicata agli Oscar 2014.

Perciò cos’altro resta prima dell’evento vero e proprio? Ma è chiaro, le nostre preferenze/previsioni. Un gioco, come sempre. Un passatempo che ci vede impegnati in questa nostra corsa verso la luccicante notte losangelina, i cui verdetti appaiono quest’anno oltremodo incerti. Ecco il nostro punto della situazione.

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI

Qui non dovrebbe davvero esserci storia. A conti fatti i cosiddetti riconoscimenti tecnici parrebbero quelli più scontati, se non altro in termini di merito. Gravity sta guidando con mano sicura pressoché tutte le classifiche che stanno comparendo in questi ultimi giorni, ed effettivamente non riconoscere la fondatezza di quest’andazzo sarebbe poco veritiero. In un modo o nell’altro è questo il film dell’anno, sebbene più sotto approfondiremo questa specifica affermazione, ossia quando ci toccherà discutere sul Miglior Film.

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO

Bisogna ammettere che una delle “scottature” più rilevanti di quest’annata è stata la pressoché totale estromissione dall’appuntamento di quest’anno dei Coen. Di conseguenza un po’ ci speriamo in un premio che quantomeno marchi la presenza di A proposito di Davis. D’altronde non ruberebbe nulla, visto anche che parliamo di un film in qualche misura incentrato anche sulla musica. E visto che magari la miglior colonna sonora sarebbe fuorviante, riconoscere il lavoro operato con la registrazione dal vivo di certi brani potrebbe rivelarsi un’idea tutt’altro che malvagia.

MIGLIOR SONORO

Evochiamo (siamo costretti) nuovamente la barriera Gravity. Partendo da tale presupposto, tra i candidati non ci è dispiaciuto affatto All is Lost, altro film che a quanto pare l’Academy non ha gradito particolarmente. Anche in questo caso valgono le condizioni: un film totalmente ambientato in mezzo all’Oceano si rivela riuscito non solo in relazione a ciò che si vede ma soprattutto alla qualità di ciò che si sente. In tal senso il film di Chandor potrebbe dire la sua – Gravity permettendo, s’intende.

MIGLIOR SCENOGRAFIA

È vero, Il grande Gatsby si è rivelato ben lungi dall’essere quel fenomeno cinematografico del 2013 che doveva essere. Cionondimeno non si può glissare sulla “grandiosità” di tutto quel contorno che nel caso di Luhrmann non è mai mero contorno, anzi. Non si tratta di mero zelo ecumenico, visto che al di là di tutto poco si può imputare alla cura delle location ne Il grande Gatsby. Pompose, esagerate, tutto quello che si vuole. Ma il lavoro c’è e non è esattamente trascurabile.

MIGLIORE COLONNA SONORA

In questo caso ci uniformiamo a quello che sembra l’esito più probabile e diciamo Gravity. Un po’ per bilanciare il fatto che, in piena coscienza, finora abbiamo preferito altri film a questo. Ma in realtà diciamo che non abbiamo visto ancora Her e passa la paura.

MIGLIOR BRANO ORIGINALE

Riproponiamo la medesima preferenza esposta in sede di Golden Globe. A noi Let It Go piace e siamo pure convinti che alla fine la spunterà. Non ci dispiace affatto The Moon Song di Karen O, ed in questi casi ci sarebbe sempre da fare calcoli che al momento, in tutta onestà, poco o nulla ci interessano. Certo è che se Her dovesse malauguratamente restare a secco, la canzone originale potrebbe rappresentare una sorta di “contentino” per nulla disprezzabile. Vedremo.

MIGLIOR MAKE-UP E PARRUCCO

Dallas Buyers Club. Anzi no. Matthew McConaughey. Senza nulla togliere alla trasformazione di Leto, la metamorfosi più impressionante è proprio quella dell’attore che improvvisamente si è visto balzare da una situazione di caduta ad un’ascesa che chissà dove lo porterà, già a partire proprio da questi Oscar.

MIGLIOR MONTAGGIO

Qualora non si fosse capito, fosse per noi daremmo tutto a Gravity. Ma poiché chi scrive rientra nella categoria di persone alle quali il «sopravvalutatissimo» American Hustle è piaciuto, è su di lui che intendiamo brevemente soffermarci. Anche perché proprio il montaggio rappresenta uno degli elementi a tratti trainanti del film, specie in quel quarto d’ora da montagne russe al casinò. E poiché, a dispetto delle non poche nomination, pare che la serata di domani non si profila particolarmente benevola per David O. Russell e soci, chissà che qualcuno non si ricordi il motivo per cui questo film si sta presentando con ben dieci (!) nomination. Occhio pure a Captain Phillips, che nella misura in cui riesce tanto deve riconoscere al suo ritmo profondamente serrato.

MIGLIORI COSTUMI

Neanche il tempo, eccoci tornare a bomba su American Hustle. Forse questo sarebbe il meno criticabile tra i premi potenzialmente conferibili. Certo, come sopra per le scenografie, anche qui terremmo d’occhio Il grande Gatsby, che quanto a costumi non si lascia certo dimenticare. Poi magari viene fuori l’outsider, ma il gioco ci pare si svolga essenzialmente tra questi due.

MIGLIORE FOTOGRAFIA

Glissare così impunemente anche stavolta sul lavoro di Lubezki sarebbe troppo. Qui Gravity vince facile, e per capire la portata di questa nostra forte affermazione basta citare almeno altri due tra i concorrenti per il premio, ossia A proposito di Davis e Nebraska, che quanto a fotografia sono né più né meno due ottimi prodotti. Solo che Gravity…

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Qui il discorso comincia a farsi serio. A quanto pare Jared Leto è già lì con la statuetta tra le mani, ma noi non siamo sinceramente convinti. Se c’è una cosa che in 12 anni schiavo ci ha convinto senza riserve è proprio la prova di Michael Fassbender, che al di là di ogni logica o calcolo subentrante riteniamo il migliore tra i nominati in questa categoria. Vincerà Leto, ok. Ma noi dissentiamo già adesso.

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Qui chi scegli? Lupita Nyong’o sembra essere in pole ma noi propendiamo per Julia Roberts. Non solo perché I segreti di Osage County è un film che abbiamo apprezzato, ma perché la Roberts è chiamata a un ruolo da gigante e lo porta a casa con bravura e dignità.

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Ci spiace dirlo, ma non ce lo vediamo tanto Miyazaki mentre ritira il suo secondo Oscar dopo La città incantata. Eppure per noi Si alza il vento è in assoluto il miglior film d’animazione visto negli ultimissimi anni, e basta solo pensare a quella proiezione di Venezia per non avere dubbi circa la nostra ininfluente scelta. Solo che certe dinamiche contano ed alla fine della fiera Frozen probabilmente sarà l’unico a non tornare a casa a mani vuote.

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Tra i candidati abbiamo visto solo The Act of Killing: un pugno nello stomaco notevole. E a quanto pare l’idea non dispiace nella West Coast, quindi niente di strano che la scelta possa cadere su questo film, così poco nelle corde di quell’ambiente ma non per questo non meritevole. Anche se non ci dispiacerebbe recuperare anche gli altri, specie The Square di cui si dice un gran bene.

MIGLIOR FILM STRANIERO

Bando alle superstizioni, non vediamo quale altro film possa vincere se non La grande bellezza. Con un Golden Globe e un BAFTA già in cassaforte sarebbe davvero sorprendente, anche alla luce dell’accoglienza in generale riservatagli oltreoceano, se non fosse lui a spuntarla. Insomma, oltre alla superstizione nella spazzatura ci buttiamo pure il campanilismo.

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Eccoci alle categorie roventi. Partiamo con ciò che vorremmo noi, ossia un riconoscimento a Before Midnight. Sarebbe un po’ il coronamento di una trilogia tutta durata quasi vent’anni, oltre che di un regista di una certa levatura come Linklater. Detto ciò, 12 anni schiavo probabilmente è in testa, con The Wolf of Wall Street pronto a fare lo sgambetto alla prima occasione buona.

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

Paghiamo di nuovo lo scotto di non aver visto Her, che alcuni danno per favorito, altri per preferito. Così su due piedi American Hustle ci pare che abbia più chance di tutti, sebbene Blue Jasmine ha certamente voce in capitolo. Tolti questi tre non sapremmo che altro pensare.

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

Questa l’abbiamo in qualche modo propiziata poco sopra. Il nome più e più volte pronunciato, in queste ore così come nell’ultimo mese, è senz’altro quello di Matthew McConaughey. A noi sta bene.

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

Sono trascorsi mesi da quando da queste parti consegnammo virtualmente quest’Oscar, e da allora non abbiamo cambiato idea: Cate Blanchett è la nostra favorita. Tuttavia non si può certo consegnare così sbrigativamente all’oblio un’ottima Amy Adams nonché (perché no?) anche Sandra Bullock. Quest’ultima, la cui prova è tutto fuorché deludente, vive dell’onda montante per Gravity, inutile negarlo. Della Adams si potrebbe dire lo stesso, solo che American Hustle a parte lì in mezzo se non è la migliore poco ci manca. Capiremo a breve se il polverone che ha investito Allen nelle ultime settimane farà la differenza nell’ambito di una categoria dall’esito che pareva scontato.

MIGLIOR REGISTA

Allora. Posto che McQueen e Cuarón se la giocano alla pari quanto a percentuali, molto potrebbe dipendere dall’epilogo relativo al miglior film. Mancheremmo d’immaginazione, o più semplicemente siamo così pigri che non vogliamo nemmeno sforzarci a capire chi dei potrebbe spuntarla. Quindi diciamo Cuarón, che per noi ha già vinto, così come…

MIGLIOR FILM

… Gravity. Per quanto ci riguarda è indiscutibilmente questo il film dell’anno. Lo diciamo da tempi non sospetti, sebbene non fossimo affatto i soli (ma certamente fra i primi) a scorgere la portata di questo complesso e travagliato lavoro. Una statuetta, per quanto blasonata, non potrà certo cambiare una realtà già acquisita.

Detto ciò non ci resta che darvi appuntamento a domani. Cineblog anche quest’anno, infatti, seguirà per voi e con voi l’intera notte degli Oscar live. E sappiamo che non mancherete.

Premio Oscar