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Steven Spielberg alla regia del remake di West Side Story?

Primo musical nella filmografia di Steven Spielberg grazie a West Side Story?

pubblicato 5 Marzo 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 03:40

Potrebbe presto tramutarsi nel remake più assurdo di tutti i remake, se alla regia non ci fosse lui. Il Re di Hollywood. Bomba a sorpresa in arrivo da Deadline, con Steven Spielberg interessato ad una nuova versione cinematografica di West Side Story. Musical del 1957 diventato cinema nel 1961, West Side Story è semplicemente storia.

10 Premi Oscar vinti, evento che lo ha tramutato nel musical che ha avuto il maggior numero di Oscar, battendo Gigi (1958) che ne aveva ricevuti nove, il film di Robert Wise fallì una sola nomination, quella per la Migliore sceneggiatura non originale, per poi dominare gli Oscar del 1962, vincendo tra le tante statuette quella come miglior film, per la regia e gli attori non protagonisti.

Persi per strada progetti come American Sniper, poi finito tra le mani di Clint Eastwood, e Robopocalypse, ufficialmente in stand-by, per Spielberg significherebbe il ritorno sul set 2 anni dolo Lincoln. Nessuno sa quale approccio andrebbe a cavalcare il regista, già visto all’opera con un remake ai tempi de La guerra dei Mondi, ambientato ai giorni nostri. Nel 2009 si diffuse anche la notizia di un suo possibile interesse per un rifacimento di Harvey, film di Henry Koster, per poi abbandonare il tutto.

Al centro della celebre trama di West Side Story due bande giovanili rivali che si contendono il territorio del West Side, quartiere popolare di New York. I Jets, bianchi, capeggiati da Riff e gli Squali, portoricani, il cui capo è Bernardo. Ulteriore motivo di lotta è l’amore di Tony, ex Jets, per Maria, sorella di Bernardo. Questi si oppone e sfida i Jets: dopo un consiglio di guerra, le due bande decidono di limitare la sfida in una lotta senza armi. Ma l’incontro degenera e la rissa vede scorrere il sangue. Vittima di una coltellata è Riff; per vendicarlo Tony, accecato dall’ira, accoltella Bernardo. Maria, informata della morte del fratello, respinge Tony, ma resasi conto che egli è stato vittima delle circostanze, lo manda a cercare. L’amica messaggera, maltrattata dai Jets, per vendicarsi dichiara che anche Maria è morta. Tony, disperato, va alla ricerca dell’assassino. Mentre corre incontro all’amata ritrovata, un colpo di pistola segna la vendetta per la morte di Bernardo, uccidendo Tony. Solo sul suo cadavere le due bande si placano trovando la reciproca comprensione.

Indimenticabile la colonna sonora, tra le più vendute di sempre nel mondo dei musical cinematografici, con canzoni come Maria, America e I feel pretty diventate degli autentici classici. Che Spielberg voglia davvero riportarle in vita?

Fonte: Comingsoon.net