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CineBlog consiglia: Kill Bill – Volume 2

“Ma lei sa che sua figlia è ancora viva?”…Così si chiudeva Kill Bill – Volume 1. E il Volume 2 inizia con un riepilogo, raccontatocelo direttamente dalla Sposa, ancora senza nome, che guida e ricorda qualche eroina hitchcockiana. Mancano tre nomi sulla lista: bisogna iniziare con Budd, poi proseguire con Elle Driver, ed infine giungere

26 Novembre 2006 08:00

“Ma lei sa che sua figlia è ancora viva?”…

Così si chiudeva Kill Bill – Volume 1. E il Volume 2 inizia con un riepilogo, raccontatocelo direttamente dalla Sposa, ancora senza nome, che guida e ricorda qualche eroina hitchcockiana. Mancano tre nomi sulla lista: bisogna iniziare con Budd, poi proseguire con Elle Driver, ed infine giungere a lui, colui che finora non si è mai visto in faccia.
Tarantino rovescia il discorso di corpi e sangue fatto col precedente capitolo e ci mostra l’altra faccia della medaglia: se c’è del sangue che schizza è perchè ci sono vene e arterie, e quindi un cuore che pulsa, e se c’è un corpo è perchè innanzitutto c’è un’anima. I suoi personaggi bidimensionali, assolutamente da manga, diventano estremamente tridimensionali, acquistano una tragica psicologia, e tutti sono stronzi e allo stesso tempo tutti sono umani. E La Sposa può finalmente riprendersi il suo nome, che ora ha un significato, che ora conta davvero qualcosa.

Tra Paura nella città dei morti viventi, lo spaghetti western di C’era una volta il West, tra Leone e Morricone, una spruzzata di kung-fu (giusto per non dimenticare che le battaglie ci sono e sono belle crude), Superman e un tocco di ironia, Tarantino completa il suo massimo capolavoro. Kill Bill (visto nella sua totalità) ha la crudezza tragica de Le Iene, i dialoghi irresistibili di Pulp Fiction, e questo secondo capitolo in particolare il ritmo malinconico, “notturno” e commovente di Jackie Brown. E la tecnica, le canzoni, l’originalità e la passione cinefila di uno dei registi più geniali e discussi di sempre.

Con un finale da urlo e dei titoli di coda da restare ammaliati, mentre le note di Goodnight Moon (spoiler?) accompagnano Beatrix nel suo nuovo ruolo: quello di madre.
Stasera, 23.40, Rete 4

Aspettando Grind House, ma soprattutto questo benedetto Kill Bill: The Whole Bloody Affair