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Nymphomaniac: Volume II – Le recensioni dagli Usa e dall’Italia

Leggiamo insieme le recensioni Americane e Italiane del secondo volume di “Nymphomaniac”

di carla
pubblicato 28 Aprile 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 02:14

Si è concluso il viaggio di Lars von Trier e del suo Nymphomaniac. Dopo aver visto il primo volume, eccoci ai commenti dei critici Americani e Italiani della seconda parte, recensita da Cineblog con voti diversi. Voi avete visto entrambi i volumi? Vi sono piaciuti? Su Rotten, mentre scrivo, la percentuale dei voti positivi è del 59%. Il primo volume aveva ricevuto il 77%.

Nymphomaniac è stato scritto e diretto da Lars von Trier e vede nel cast Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia LaBeouf, Christian Slater, Jamie Bell, Uma Thurman, Willem Dafoe, Jens Albinus, Connie Nielsen.

Rafer Guzman – Newsday: il “Volume II” è più appagante del “Volume I.” Voto: 2/4

Tom Long – Detroit News: E’ molto strano ma è anche efficace. Voto: A-

Joe Williams – St. Louis Post-Dispatch: Bene o male, l’intero esercizio esce con un botto. Voto: 3/4

Christy Lemire – ChristyLemire.com: Il Lars von Trier che conoscete e amate (o amate odiare) è tornato: cinico, misantropo, punitore. Voto: 2/4

Owen Gleiberman – Entertainment Weekly: più guardabile del Volume I. Voto: B-

Ann Hornaday – Washington Post: Non c’è dubbio che Von Trier sa come distribuire il linguaggio cinematografico per ottenere il massimo effetto – è, molto semplicemente, un superbo regista. Ma in questo caso, si confonde con il pubblico al buio. Voto: 2/4

Joe Neumaier – New York Daily News: Ci risiamo. Voto: 0/5

Colin Covert – Minneapolis Star Tribune: Questo episodio include tanti sontuosi primi-piani di carne sanguinolenta che sembra un Von Trier che sta facendo “Saw”. Voto: 2/4

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: è un buon film, ma manca la meraviglia visiva della prima parte. Voto: 3.5 / 5

Mick LaSalle – San Francisco Chronicle: I film di “Nymphomaniac” sono un vicolo cieco artistico per Von Trier. Egli certamente sente qualcosa, ma è in corto circuito con la propria emozione, invece di scavare in essa. Voto: 1/4

Sara Stewart – New York Post: I gruppi di recupero da dipendenza dal sesso possono aver appena trovato il loro nuovo video di reclutamento. Voto: 2/4

James Berardinelli – ReelViews: ripetitivo, questo film tenta molte delle stesse cose della prima parte, ma con meno successo. Voto: 2/4

Alonso Duralde – The Wrap: Anche se la seconda metà impallidisce al confronto del primo volume, vale la pena di guardare il tutto per ottenere un senso completo delle idee di von Trier e delle interpretazioni magneticamente e sottovalutate di Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgård.

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Maurizio Porro – Il corriere della sera: Finale a cerchio: tutto può ricominciare; è finzione, ma istruttiva. Il vol.II appare più moralistico del primo, con tutti i nodi sessuali che vengono al pettine.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: In Nymph()maniac 2, che del numero 1 rappresenta non un secondo capitolo ma il secondo tempo, Joe infilata nel lettuccio della monacale camera di Seligman – il gentile signore che l’ha raccolta contusa e priva di sensi dalla strada – prosegue il racconto della sua peculiare educazione sessuale (…) Il tutto configura un’opera irritante e affascinante, disuguale e densa, mistica e brechtiana com’è nello stile di un cineasta che per alcuni (ci includiamo) è un artista e per altri solo un mistificatore.

Dario Zonta – l’Unità: Lo abbiamo scritto e lo ripetiamo ora: il viaggio nella sessualità di una ninfomane secondo Lars Von Trier sarà completo solo quando si avrà l’opportunità di vedere l’opera per intero e senza tagli, perché anche questo volume 2 risente di una edizione edulcorata, se poi così possiamo dire (…) nel secondo volume si assiste anche al passaggio di consegne attoriale e bisogna ammettere che questo “movimento” è compiuto con grande eleganza (…) Lars Von Trier riesce allo stesso tempo ad essere coerente con il suo dispositivo e ad essere assolutamente inventivo e libero.

Massimo Bertarelli – il Giornale: Che porcata. Quasi peggio del primo capitolo. La ninfomane Joe continua a raccontare le proprie perversioni (…) Ma è Tinto Bras? No, il grande Lars Von Trier.

Roberto Nepoti – la Repubblica: (…) E chi avesse scambiato il doppio film di Von Trier per un porno, dovrà ricredersi ancor di più. (…) Gli elementi metanarrativi (scritte in sovrimpressione, digressioni…) si diradano rispetto alla prima parte; tuttavia Nymphomaniac vol. II mantiene il carattere del film-saggio, che conta esempi rari ma illustri quali il cinema di Godard e il pasoliniano Salò o le 1-20 giornate di Sodoma . Anche la fitta rete di citazioni (“alte” come Wagner e Andrej Rublev, o più “basse”, come le pistole di James Bond), lungi dall’essere una sterile esibizione di sapere, fa parte integrante della dimensione saggistica.