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Sils Maria: tre clip in italiano con Juliette Binoche, Kristen Stewart e Chloe Moretz

Sils Maria: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul dramma di Olivier Assayas nei cinema italiani dal 6 novembre 2014.

pubblicato 3 Novembre 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 01:28

Il prossimo 6 novembre Goodfilms porta nelle sale italiane Sils Maria, il dramma di Oliveir Assayas interpretato da un talentuoso trio di intepreti al femminile composto da Juliette Binoche, Kristen Stewart e Chloe Grace Moretz.

Oggi vi proponiamo 3 clip in italiano con scene tratte dal film, due con Juliette Binoche e Kristen Stewart e una terza con la Binoche e Chloe Grace Moretz.

Il “Sils Maria” del titolo è un comune svizzero del Canton Grigioni situato sulle Alpi in cui il personaggio della Binoche, un attrice con diversi anni di carriera alle spalle, si rifugia con la sua assistente interpretata da Kristen Stewart, per prepararsi ad un importante ruolo in un pièce che anni addietro ha contribuito a lanciarla come giovane promessa del palcoscenico e che ora la vedrà recitare al fianco di una giovane attrice americana interpretata dalla Moretz.

A seguire trovate alcune note di produzione e vi segnaliamo anche una recensione in anteprima del film.

Clip 2 – Le due protagoniste:

Note di produzione – Sils Maria nella storia della letteratura

Alla fine di Luglio, nel tentativo di sfuggire alla calura estiva, Nietzsche andò in Engadina, lo stesso posto dove era stato due anni prima. Scelse una casa rustica nel paese di Sils Maria e, per un franco al giorno, affittò una camera, mentre l’albergo vicino provvedeva ai suoi pasti. Molto tempo prima che gli hotel di lusso iniziassero a diffondersi, una grande solitudine pervadeva queste alture.

Quando Nietzsche aveva voglia di chiacchierare, andava a trovare l’insegnante o il prete del posto, persone oneste che ricordavano con affetto questo professore tedesco così erudito, modesto e cortese. Tuttavia, nel profondo di sé, il professore nascondeva le sue vere emozioni. Più che mai, si sentiva agitato. Interiormente, fluttuava verso sommità sconosciute. […] Un pomeriggio, mentre si faceva strada per i boschi di Silvaplana, si sedette accanto a una grossa formazione rocciosa – oggi dedicata alla sua memoria – non lontano da un paese chiamato Surlej. Le acque del Lago Sils scorrono lungo questa formazione che, sebbene di proporzioni ridotte, possiede la maestosità di una cima. E’ qui che Nietzsche trovò l’estasi. Un testo ci regala il contenuto della sua estasi, grazie alla quale Nietzsche ebbe la sua visione dell’Eterno Ritorno.

Come ci spiega lui stesso: il cosmo è animato da un ciclico movimento perpetuo; gli elementi che lo compongono sono finiti; come il numero di combinazioni di cui sono capaci; ogni momento, quindi, è destinato a ripetersi. Ecco un Nietzsche convalescente, che siede all’ombra di questa roccia e viene pervaso dall’estasi. Solo pochi giorni dopo, questo stesso Nietzsche, sempre convalescente, si ritroverà nello stesso luogo, e verrà pervaso dalla stessa estasi. Questo è il mito dell’Eterno Rotorno. […] Nietzsche scrisse: “Il fatto che ogni cosa ritorni è l’estrema unione di un mondo del divenire con un mondo dell’essere: la vetta della meditazione.” Ecco la data di questa nota: “Inizi di Agosto 1881, a Sils Maria, a 2000 metri sul livello del mare e molto più su, al di sopra di tutto ciò che è umano!” [Daniel Halévy, in Nietzsche, capitolo su The Vision in Surlej].

Clip 3 – Il regista:

Sils Maria: trailer italiano del dramma con Juliette Binoche e Kristen Stewart

Disponibile un trailer italiano e una locandina di Sils Maria, il dramma diretto da Oliveir Assayas (Qualcosa nell’aria) che dopo la tappa in concorso al Festival di Cannes arriverà nei cinema italiani il prossimo 6 novembre distribuito da GoodFilms.

Il film è interpretato da uno strepitoso terzetto al femminile: la francese Juliette Binoche e le nuove leve statunitensi Kristen Stewart e Chloe Grace Moretz.

All’apice della sua carriera internazionale, a Maria Enders (Juliette Binoche) viene offerto di recitare in un revival della commedia che l’aveva resa famosa vent’anni prima. A quei tempi interpretava il ruolo di Sigrid, un’affascinante ragazza che spinge al suicidio il suo capo, Helena. Mentre ora le chiedono di interpretare l’altro personaggio, quello di Helena.

Così, Maria parte assieme alla sua assistente (Kristen Stewart) per andare a Sils Maria, un remoto paese delle Alpi, dove si preparerà per il ruolo.

Una giovane starlet di Hollywood con una spiccata propensione per gli scandali (Chloë Grace Moretz) interpreterà il ruolo di Sigrid; e così Maria si ritrova dall’altra parte dello specchio, faccia a faccia con una donna ambiguamente affascinante: un inquietante riflesso di lei stessa.

A seguire trovate la locandina italiana del film, alcune note di regia e vi segnaliamo anche una recensione in anteprima del film.

Note di regia

Nuvole fluttuanti…

Questo film, che ha a che fare col passato, con le relazioni che abbiamo avuto in passato, e con ciò che ci ha formato, ha una lunga storia alle spalle, che Juliette Binoche ed io condividiamo in maniera implicita.

Ci siamo incontrati per la prima volta all’inizio delle nostre carriere. Assieme ad André Téchiné avevo scritto Rendez-vous, una storia piena di fantasmi, dove, all’età di vent’anni, Juliette interpretativa il ruolo della protagonista. Anche quel film indagava sul percorso che una giovane attrice deve compiere per calarsi in un ruolo. Da allora, le nostre strade hanno fatto un cammino parallelo, e si sono incrociate solo in seguito, nel 2008, quando abbiamo girato assieme L’Ora D’Estate.

Fu Juliette a intuire per prima che stavamo perdendo un’opportunità, in termini cinematografici, che avrebbe riportato entrambi all’essenziale. Con questa intuizione in mente, ho iniziato a buttare giù qualche idea, poi ho cominciato a creare i personaggi e, in seguito, ho scritto questa storia, che aspettava di essere raccontata da tempo.

Scrivere è come seguire un sentiero, e questa storia in particolare si trova alle altezze vertiginose del tempo sospeso tra le origini e il divenire. Non sorprende che abbia inspirato in me immagini di paesaggi montani e di strade scoscese. Dovevano esserci la luce primaverile, la trasparenza dell’aria, e le nebbie del passato, quelle di Cloud Phenomena of Maloja. E’ stato un cammino che mi ha riportato indietro a dove tutto ha avuto inizio, lo stesso vale per Juliette.

Maria Enders è un’attrice. Assieme alla sua assistente, Valentine, esplorano la ricchezza e la complessità dei personaggi creati da Wilhelm Melchior – personaggi che devono ancora svelare tutti i loro segreti, anche a distanza di vent’anni.

La questione non è tanto il teatro e le sue illusioni, né la tortuosità del racconto; ma piuttosto il tema è l’Umano, più semplice e intimo.
In questo senso, le parole, quelle scritte dagli sceneggiatori, quelle di cui si appropriano gli attori, e che poi risuonano negli spettatori, evocano proprio quelle domande che tutti ci poniamo, ogni giorno, nei nostri monologhi interiori.

Sì, certamente, il teatro è la vita.
E’ anche un po’ meglio della vita, perché svela la grandiosità nel momento migliore delle situazioni, e anche il peggio, in ciò che è triviale e nei nostri sogni.

In questo senso, Maria Enders non è Juliette Binoche, e non sono io. Lei è ciascuno di noi attraverso la necessità di rivisitare il passato, non per spiegarlo, ma per trovare le chiavi della nostra identità; ci ha reso ciò che siamo e continua a spingerci avanti.

Lei guarda nel vuoto e osserva la giovane donna che era all’età di vent’anni. Nel suo cuore è sempre la stessa, ma il mondo è cambiato attorno a lei e la sua giovinezza è volata via – giovinezza nel senso di verginità, di scoperta del mondo. Che non torna più indietro.

D’altro canto, non dimentichiamo mai ciò che la giovinezza ci ha insegnato: quella costante reinvenzione del mondo, il decifrare la realtà iper-contemporanea e il prezzo che si deve pagare per farne parte.
Conferendo a ogni nuova volta l’urgenza e il pericolo di una prima volta.

Il confronto tra il passato e il presente di un paesaggio mi sembrava un’ambientazione ideale per una commedia (o per un dramma, a seconda della prospettiva che si sceglie) su un’attrice che si tuffa nell’abisso del tempo, sia per ragioni professionali che morali, ma non per suo personale desiderio.

Quando fissiamo questo vuoto, esso non riflette molto, a parte la nostra immagine, che è congelata nel momento presente. E’ questa l’immagine alla base di Sils Maria.

Maria Enders si vede diffrangere in migliaia di avatar che riecheggiano nel mondo virtuale della fama – e nell’avversione – dei moderni media.
E’ qui che il confine tra lo spazio intimo, quello più pateticamente banale, e quello pubblico si fa più labile. Lo cerchiamo, ma non riusciamo a trovarlo. Probabilmente, ha semplicemente cessato di esistere.

Maria Enders è ancora la giovane donna interprete del ruolo di Sigrid, nel film di Wilhelm Melchior? Oppure è l’adulta, la donna matura come la vedono le altre persone? O forse è ancora uno dei personaggi che ha interpretato, o uno dei volti che appaiono quando si scrive il suo nome su Google Immagini o su YouTube?

C’è ancora qualcosa alla quale possa aggrapparsi, a parte la segretezza della sua privacy, l’unico posto dove il tempo non può lasciare traccia? Il posto dove può solo fluire, come il Fenomeno delle Nuvole del Maloja?

In principio, pensai alle nuvole, al cielo sopra alla Valle Engadina, a come un paesaggio sia immutabile e in movimento allo stesso tempo, qualcosa d’inquietante e allo stesso tempo umano. Il paesaggio è inspiegabilmente inciso nel tempo, ha assistito alle vite di tutti gli esseri viventi che l’hanno popolato, che si sono fusi con esso, in ogni epoca; e che hanno fatto esperienza delle sue altezze vertiginose.

Nel 1924, agli albori del cinema, Arnold Fanck, uno dei pionieri della fotografia di montagna, girò il singolare Cloud Phenomena of Maloja, in cui le cime delle montagne, le nuvole e il vento si mescolano assieme in maniera astratta, evocando la pittura cinese classica. Girò in bianco e nero, e oggi quel film esiste solo sotto forma di una copia logora e graffiata. In una parola, un ricordo di quello che sarebbe potuto essere e su cui il tempo ha inciso se stesso.

E’ inquietante avvertire una verità intima e misteriosa in questi spazi, nonostante (o grazie a) i filtri che ci separano da essi. Essi rivelano se stessi attraverso una remota soggettività, con quasi un secolo a separarci da loro.

Non è forse questo il processo stesso dell’arte? Che riproduce il mondo attraverso un singolo colpo d’occhio, che toglie e allo stesso tempo rivela, portando indifferentemente alla luce l’invisibile e il visibile?

[Olivier Assayas]

Sils Maria: locandina italiana del dramma con Juliette Binoche e Kirsten Stewart

Cannes 2014, Sils Maria: primo trailer del dramma con Juliette Binoche e Kirsten Stewart

Sils Maria di Olivier Assayas è in programma oggi in concorso al Festival di Cannes 2014 e online è arrivato il trailer ufficiale di questo dramma interpretato da Juliette Binoche, Chloe Grace Moretz e Kirsten Stewart.

Il film ruota attorno ad un’attrice che affronta l’età che avanza (Binoche) e che si prepara a recitare in una nuova produzione dello stesso spettacolo che anni prima l’ha resa famosa, solo che questa volta il ruolo che le spetta è quello della “donna più matura”, mentre il ruolo di protagonista viene affidato un’attrice più giovane (nel ruolo c’è la talentuosa Chloe Grace Moretz), mentre Kirsten Stewart interpreta il ruolo della fedele assistente del personaggio della Binoche.

Il regista Olivier Assayas ha diretto la miniserie tv biografica Carlos sul terrorista venezuelano Ilich Ramírez Sánchez e Qualcosa nell’aria (Après mai), film presentato in concorso alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dove ha ricevuto il premio per la migliore sceneggiatura.

La trama ufficiale:

Al culmine della sua carriera internazionale, all’attrice Maria Enders (Juliette Binoche) viene chiesto di esibirsi in un rifacimento dell’opera teatrale che l’ha resa famosa 20 anni prima. Ma allora l’attrice ha svolto il ruolo di Sigrid, una giovane ragazza seducente che disarma e alla fine spinge il suo capo Helena al suicidio. Ora a lei è stato chiesto di entrare nell’altro ruolo, quello della matura Helena. La donna parte con la sua assistente per provare a Sils Maria, una remota regione delle Alpi. Un giovane starlet di Hollywood con un debole per lo scandalo è colei che prenderà il ruolo di Sigrid e Maria si ritrova dall’altra parte dello specchio, faccia a faccia con una donna ambiguamente affascinante che è, in sostanza, un inquietante riflesso di se stessa.

Cannes 2014, Sils Maria primo trailer del dramma con Juliette Binoche e Kirsten Stewart (2)

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