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Selma: 4 nuove clip in italiano del film su Martin Luther King

Selma – La strada per la libertà: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul dramma biografico di Ava DuVernay nei cinema italiani da 12 febbraio 2015.

pubblicato 13 Febbraio 2015 aggiornato 31 Luglio 2020 00:39

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Dopo il debutto nei cinema italiani il biopic Selma – La strada per la libertà si prepara alla Notte degli Oscar dove è in lizza per 2 statuette: miglior film e miglior canzone originale (“Glory” di John Legend e Common).

A seguire trovate alcune note di produzione e nuove clip in italiano con scene tratte dal film.

Note di produzione

Ispirato da questa storia, il produttore inglese Christian Colson (Il Milionario) commissionò una sceneggiatura a Paul Webb e si unì alla Pathé per finanziarne lo sviluppo e la produzione. Colson si unì alla società di Brad Pitt, alla Plan B Entertainment e ai produttori Dede Gardner e Jeremy Kleiner (12 anni schiavo) per sviluppare ulteriormente lo scritto e per trovare il regista giusto, un processo che ha richiesto quasi otto anni. “Era da tempo che avevamo interesse nell’eredità del Dr. King e nell’eredità dei diritti civili intesi come movimento collettivo e non come lavoro di un solo uomo e nel 2007 abbiamo lavorato molto intensamente per essere coinvolti” ricorda Kleiner. “Il fatto che queste vicende non fossero mai state adattate per il cinema era mortificante…ma anche eccitante. Abbiamo sempre creduto nel valore di questo racconto non solo come resoconto storico, ma come storia di vita che continua ad avere significato nel presente.”

È stato l’incontro di tre persone che ha finalmente trasformato il tanto discusso progetto in realtà: Ava DuVernay, una regista in ascesa che aveva vinto il premio come Miglior Regista al Festival di Sundance con il suo film indipendente Middle of Nowhere; l’attore David Oyelowo, che aveva sempre sentito una vocazione a interpretare il Dr. King e aveva dato la caccia al progetto per anni e Oprah Winfrey, il cui appassionato supporto ha aiutato a portare le cose a compimento. “Ci potevano essere diversi modi di approcciarsi a questo materiale” dice Dede Gardner, “ma quello che ha distinto questo gruppo è stato che volevano veramente rappresentare la totalità del movimento per i diritti civili, con il Dr. King al suo capo, ma non da solo. Lui è stato sostenuto da un gruppo di persone e ha condiviso tutte queste esperienze; era importante mostrare come ci fossero anche delle fratture in questo gruppo.

Quando in gioco c’è la vita e la morte , come è successo a Selma, le persone sono disposte a combattere per quello che credono sia l’approccio giusto. I movimenti nascono proprio con questi importanti dibattiti interni. C’è bisogno di quel tipo di analisi e di confronto per far si che qualcosa accada davvero. E il nostro gruppo ha richiamato l’attenzione su tutto ciò e anche sul fatto che il movimento coinvolgeva le donne e non era di dominio esclusivo degli uomini. Abbiamo anche provato un impeto a mostrare King come un essere umano reale, con dubbi, angoscie e timori così come determinazione, fede e autorità.”

Quando Oyelowo si è trovato a lavorare con Ava DuVernay nel film Middle of Nowhere, intuitivamente ha capito che era lei la regista che avrebbe potuto dare al materiale esistente la visione innovativa a cui lui aveva sempre puntato. “Quando dico che questa donna è un genio lo penso davvero,” ci dice. “La sua abilità con il racconto, il modo in cui riesce a penetrare sotto la superficie di quello che siamo come esseri umani, è così potente. E il fatto che la sua famiglia è di Lowndes County, in Alabama, letteralmente il paese tra Selma e Montgomery, significa che questa storia è nel suo DNA. E questo si sente.” Per Oyelowo, il fatto che Ava DuVernay sia una donna è stata un’ulteriore ragione per sostenerla. “Le donne erano emarginate persino all’interno del movimento per i diritti civili. Avevano lo stesso talento, lo stesso fervore contro le ingiustizie quotidiane, si sacrificavano tanto quanto gli uomini se non di più, ma non sono state celebrate come eroine. Quindi per me, avere una donna a capo di questa storia mi sembrava assolutamente giusto.”

Più o meno nello stesso periodo in cui Oyelowo incontrava Ava DuVernay, ha avuto occasione di conoscere anche Oprah Winfrey, dal momento che si erano trovati a lavorare insieme nel film di Lee Daniels The Butler, e lui le raccontò del suo sogno di interpretare Dr. King. “Avevo registrato la mia interpretazione del discorso di King “Mountaintop”, e l’avevo mostrato a Oprah, giusto per vedere cosa ne pensasse, ma da quel momento in poi lei ne è diventata ossessionata” ricorda David. “Diceva ‘dobbiamo riuscirci’. Poi un giorno l’ho chiamata e le ho detto ‘trasformiamo questa energia in qualcosa di reale, ti vuoi unire a noi in questo progetto? E lei ha risposto che avrebbe fatto qualsiasi cosa fosse necessaria. È stato come mettere carburante in un razzo. Da quel momento in poi tutto si è intensificato.” Sostanzialmente Winfrey non poteva resistere all’opportunità di aiutare Ava DuVernay e David Oyelowo a raccontare questa storia, specialmente adesso.“ La ragione per cui ho detto si a questo film è che credo fermamente che non si possa sapere dove stiamo andando come persone se non si capisce prima dove siamo stati,” dice Winfrey.“ Quel detto che afferma che se siamo in alto è perché ci appoggiamo sulle spalle di grandi antenati è qualcosa che io ho vissuto per tutta la mia vita. Porto con me le voci di Sojourner Truth e Fannie Lou Hamer, e anche quella di tante migliaia di persone che hanno marciato e pregato e creduto e sofferto, sperando che ci sarebbe stato un giorno migliore, persone che mai avrebbero immaginato che avremmo potuto avere la vita che abbiamo oggi, con la possibilità per molti di elevarsi fino alla parte migliore di sè.” Continua: “La cosa che per me è veramente più eccitante è che Selma non parla solo di Martin Luther King, ma moltissimo della gente che ha reso possibili i suoi tre mesi a Selma. È un racconto sulla gente. King è riuscito a fare quello che ha fatto perchè questa gente era con lui. Ovviamente non c’era nessuno come King, lui era un leader incredibilmente carismatico, motivato e spinto dallo spirito, ma non avrebbe comunque potuto raggiungere questi risultati senza le persone che gli furono accanto.”

Il team di produttori era entusiasta dell’ingresso di Winfrey nella squadra. “Lavorare con lei è una delizia,” dice Gardner. “ Se osservata da lontano sembra che lei appartenga a un altro mondo, ma quando la incontri è una persona completa, realistica e di grande sostegno oltre che una socia sincera. È sempre stata con noi per tutto il processo, rivedendo i video del casting, controllando le attività quotidiane, parlando dei tagli e di tutti gli aspetti della produzione. Chiaramente si tratta di una storia che la coinvolge molto e questo si percepisce. E poi vederla anche arricchire il film con la sua interpretazione di Annie Lee Cooper è stata la ciliegina sulla torta.” Dopo aver passato del tempo con DuVernay, Winfrey si è sentita pronta ad affrontare tutte le sfide di questa produzione. “ Non ho mai conosciuto nessuno con una regia così intensa, appassionata, chiara e ostinatamente forte. Sul set lei riesce a creare un ambiente tranquillo dove si percepisce che tutti lavorano tirando fuori il meglio di se e allo stesso tempo creando quel senso di sinergia con gli altri. Tutto il progetto ha beneficiato della sua energia. Questa energia, nata dall’impegno verso un retaggio cosi importante, è stata percepita dalla maggior parte del cast e della crew come qualcosa di inusuale nella realizzazione di un film drammatico. Riassume Oyelowo: “Di questo film posso onestamente dire che il sentimento prevalente fosse quello del servizio. Tutti noi, cast e crew, eravamo lì ogni giorno a chiederci : come possiamo servire questa comunità incredibile che ha messo le proprie vite a repentaglio per i privilegi di cui noi oggi beneficiamo?

Selma: tre nuove clip in italiano del film su Martin Luther King

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Il prossimo 12 febbraio esce nei cinema Italiani, a 10 giorni dalla consegna degli Oscar 2015, il dramma bografico Selma – La strada per la libertà che racconta di Martin Luther King e il suo supporto alla marcia intrapresa nel 1965 dalla comunità nera della città di Selma per protestare contro gli abusi subiti dai cittadini afroamericani.

Nella prima clip seguiamo un incontro tra Coretta (Carmen Ejogo), la moglie di Martin Luther King e il leader politico Malcolm X (Nigel Thatch), mentre nelle altre due clip vediamo il Dr. King (David Oyelowo) che arriva in auto in Alabama e mentre rilascia una dichiarazione alla stampa.

Il sogno del Voting Rights

Il 7 marzo del 1965, gli americani che guardavano in tv “Vincitori e vinti” di Stanley Kramer, rimasero sconvolti quando il film fu interrotto dal telegiornale che mostrava strazianti immagini di violenza che si stavano verificando proprio a casa loro. In Alabama, a Selma agenti locali e statali avevano appena assaltato i manifestanti che marciavano per ottenere eguali diritti di voto per tutti gli americani, ottenendo dozzine
di feriti e il ritratto di una repressione del 20° secolo che fece vergognare e arrabbiare moltissime persone. Questo momento divenne uno spartiacque, che poi fece da propulsore verso la vittoria accelerata di una battaglia lunga un secolo.

Il diritto al voto fu inizialmente concesso agli afroamericani (o almeno ai maschi afroamericani) nel 1870 con il passaggio del 15° emendamento, ma questo diritto era poi stato sistematicamente ostacolato in moltissimi posti in tutta la nazione per oltre 100 anni dopo l’emendamento e per decenni dopo il suffragio. ( Anche ora, i diritti di voto rimangono controversi, sia per la revoca del 2013 da parte della Corte Suprema di sezioni del Voting Rights Act del 1965, sia per le nuove disposizioni sull’identificazione dei votanti che hanno suscitato accese polemiche per l’impatto che provocano alla partecipazione al voto).

Nei primi anni ’60 le cose erano particolarmente negative in molte parti del Sud, specialmente in Alabama, che era diventata punto critico delle battaglie per i diritti civili sin 10 da quando Rosa Park si era rifiutata di cedere il suo posto ad un bianco in un autobus in cui vigeva la segregazione. Ovunque nello stato, cittadini di colore che richiedevano di registrarsi per votare erano bloccati dagli ufficiali civili, che li sottoponevano a test civici e di letteratura pieni di domande assurdamente difficili, studiate apposta per far fallire tutti i richiedenti. In aggiunta, imposte pro-capite molto diffuse scoraggiavano i poveri e penalizzavano chi sceglieva di votare anche nel caso fosse riuscito a registrarsi.

Clip 2:

Nel 1965, c’erano contee in Alabama dove neanche una sola persona di colore aveva votato per nessuna delle elezioni dei precedenti 50 anni. A Selma, dove solo 130 dei 150.000 cittadini afroamericani erano registrati, la gente cominciò a reagire. Il gruppo nazionale per i diritti civili, lo Student Nonviolent Coordinating Committee (conosciuto come SNCC o “snick”) cominciò ad organizzarsi in quell’area nel 1963, ma si trovava a fronteggiare una consistente resistenza, in maniera particolare dallo Sceriffo segregazionista Jim Clark che utilizzava “posse” locali per intimidire, arrestare o, senza mezzi termini, pestare coloro che intraprendessero delle campagne di voto.

Nel Gennaio del 1965, Martin Luther King, Jr. – il giovane pastore che stava diventando la voce morale più influente della nazione per la battaglia non violenta contro il razzismo – insieme al Southern Christian Leadership Conference ( un gruppo di sacerdoti che guidavano boicottaggi, marce e sit-in non violenti per protestare contro la segregazione nel Sud) arrivarono a Selma per sostenere il loro movimento in crescita.

Nei due anni precedenti, il Dr. King aveva tenuto a Washington il suo memorabile discorso “I Have a Dream”, solo pochi mesi prima che quattro ragazzine innocenti fossero assassinate in Alabama, in una chiesa di Birmingham, fatta esplodere da una bomba in un atto di terrorismo da parte di fautori della supremazia bianca.Solo pochi mesi prima di arrivare a Selma, King aveva ricevuto il Premio Nobel per la pace ed era stato nominato Uomo dell’Anno dal Time Magazine, che lo definiva il “Gandhi Americano”. Quando il Dr. King arrivò a Selma, la tensione stava aumentando in ogni angolo. I dimostranti in loco erano sottoposti a trattamenti crudeli ed erano consapevoli che molte
vite erano in serio pericolo.

Clip 3:

Selma: prima clip in italiano del film su Martin Luther King

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Con all’attivo due nomination ai Premi Oscar (miglior film e miglior canzone originale) il dramma biografico Selma – La strada per la libertà si appresta a debuttare nelle sale italiane il prossimo 12 febbraio e Notorious Pictures ha reso disponibile una prima clip in italiano con una scena tratta dal film.

Il film Ambientato negli Stati Uniti nel 1965, durante la presidenza di Johnson, narra la storia della marcia della comunità nera della città di Selma per protestare contro gli abusi subiti dai cittadini afroamericani.

Per la prima volta sul grande schermo la vita di Martin Luther King (David Oyelowo) in un film che sfoggia un cast di alto profilo che include Tim Roth, Giovanni Ribisi, Cuba Gooding Jr. e Oprah Winfrey.

Cronologia: Le Marce di Selma

1964, Dic: Martin Luther King Jr riceve il Premio Nobel per la Pace
1965, Gen: Martin Luther King Jr. e la Southern Christian Leadership Conference pongono la loro attenzione a Selma, in Alabama, dove solo il 2% dei cittadini neri era registrato per votare e dove le registrazioni al voto erano ostacolate da lungo tempo
2 Feb: King è arrestato con centinaia di altre persone durante una protesta per il voto a Selma
5 Feb: Il Governatore George Wallace proibisce le dimostrazioni notturne a Selma e Marion
18 Feb: Agenti di stato attaccano i manifestanti a Marion in Alabama, e il manifestante Jimmie Lee Jackson, un diacono di 26 anni, viene ucciso mentre tenta di proteggere sua madre, Viola Jackson e suo nonno Cager Lee
7 Mar: Il primo tentativo di marciare da Selma a Montgomery, condotto da John Lewis e HoseaWilliams, è bloccato da poliziotti statali e locali al ponte di Edmund Pettus. 600 dimostranti vengono severamente picchiati e respinti con gas lacrimogeni , con il risultato di trasformare questo evento nella giornata conosciuta in tutto il mondo come “Bloody Sunday.”
8 Mar: King chiama i leaders religiosi ad unirsi ai dimostranti di Selma
9 Mar: King conduce una seconda marcia, ma questa volta la folla si ritira al ponte di Edmund Pettus, temendo la violenza degli agenti statali. Questa giornata sarà poi nota come il “Turn Around Tuesday.”
9 Mar: A seguito delle marce, il sacerdote di Boston James Reeb, dopo aver cenato, viene picchiato in maniera orribile da segregazionisti bianchi armati di mazze. Muore due giorni dopo per ferite alla testa.
15 Mar: Il Presidente Johnson parla al Congresso e agli americani, dicendo “È sbagliato, terribilmente sbagliato negare a qualsiasi dei nostri concittadini americani il diritto di votare in questo paese.” e annuncia che introdurrà molto presto una legislazione sui diritti di voto. Il suo discorso fu poi celebrato come uno dei discorsi Presidenziali più potenti della storia.
17 Mar.: I dimostranti di Selma vincono la loro causa quando il Giudice del Distretto Federale Frank M. Johnson stabilisce che hanno il diritto di poter marciare per difendere le loro idee
18 Mar.: Il Governatore Wallace condanna la sentenza del Giudice davanti alla legislatura dell’Alabama
20 Mar.: Il Presidente Johnson emette un ordine esecutivo che rende federale la Guardia Nazionale dell’Alabama
21 Mar.: Circa 4.000 dimostranti lasciano Selma scortati dalle truppe federali per la marcia di 50 miglia verso Montgomery
25 Mar.: I dimostranti raggiungono Montgomery ma ora il loro numero è sceso a 25.000. King pronuncia un discorso storico sugli scalini dello State Capitol
6 Aug.: Il Presidente Johnson firma lo storico Voting Rights Act del 1965

Selma: nuovo trailer e video musicale del film su Martin Luther King

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Paramount Pictures ha reso disponibile un nuovo trailer del dramma biografico Selma che ha debuttato nei cinema americani il giorno di Natale per un’uscita italiana fissata al 12 febbraio 2015.

Lo studio ha inoltre reso disponibile un video musicale con testo di “Glory”, il brano interpretato da Common e John Legend che ha ricevuto una nomination ai Golden Globe per la migliore canzone originale.

Selma ha ricevuto altre 3 nomination ai Golden Globe: Miglior film drammatico, miglior regista (Ava DuVernay) e miglior attore (David Oyelowo).

Ricordiamo che il rapper Common è anche nel cast del film insieme a David Oyelowo (Martin Luther King), Cuba Gooding Jr., Alessandro Nivola, Giovanni Ribisi, Carmen Ejogo, Lorraine Toussaint, Tim Roth, Tom Wilkinson e Oprah Winfrey nei panni di Annie Lee Cooper.

Il film racconta il tumultuoso periodo di tre mesi nel 1965, quando Martin Luther King, Jr. condusse una pericolosa campagna per garantire pari diritti di voto a fronte di una violenta opposizione.

Video musicale – Glory:

Selma – La strada per la libertà: trailer italiano del film su Martin Luther King

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Dopo il recente inserimento nella prestigiosa lista dei migliori film dell’anno stilata dall’American Film Institute e il successo di critica, il dramma biografico Selma – La strada per la libertà si pone tra i favoriti per la corsa alle nomination degli Oscar 2015 e si prepara a debuttare nei cinema italiani con Notorious Pictures il prossimo 12 febbraio.

Il film diretto da Ava DuVernay vede David Oyelowo nei panni di Martin Luther King affiancato da un solido cast di supporto che include Tim Roth, Tom Wilkinson, Giovanni Ribisi, Cuba Gooding Jr. e Oprah Winfrey.

Ambientato negli Stati Uniti, durante la presidenza Johnson, il film racconta la marcia di protesta che ebbe luogo nel 1965 a Selma, Alabama. Guidata da un agguerrito Martin Luther King, questa contestazione pacifica aveva lo scopo di ribellarsi agli abusi subiti dai cittadini afroamericani negli Stati Uniti e proprio per la sua natura rivoluzionaria venne repressa nel sangue.

Selma – trailer e poster del film su Martin Luther King

Due giorni dopo le elezioni americane Paramount Pictures ha reso disponibile il primo trailer di Selma, dramma che racconta la lotta del Dr. Martin Luther King Jr. per garantire pari diritti di voto per tutte le razze in America.

Selma è la storia di un movimento. Il film racconta un tumultuoso periodo di tre mesi nel 1965, quando il dottor Martin Luther King, Jr. (interpretato da David Oyelowo) ha condotto una pericolosa campagna per garantire pari diritti di voto di fronte ad una violenta opposizione. La marcia epica di Selma a Montgomery culminata con il presidente Johnson (Tom Wilkinson) e la firma del “Voting Rights Act” è una delle vittorie più significative per il movimento dei diritti civili.

Selma della regista Ava DuVernay racconta la storia di come l’amato e visionario leader Dr. Martin Luther King Jr. (David Oyelowo) e i suoi fratelli e sorelle del movimento hanno cambiato per sempre la storia.

Il cast del film include Carmen Ejogo, Tom Wilkinson, Andre Holland, Omar J. Dorsey, Tessa Thompson, Tim Roth, Wendell Pierce e Colman Domingo.

Selma – data di uscita e cast completo per il film su Martin Luther King

Uscirà il giorno di Natale, ovvero il 25 dicembre del 2014, Selma, atteso ‘primo’ film attualmente in lavorazione ad Hollywood sulla vita di Martin Luther King. DreamWorks, Paramount Pictures e Warner Bros. sono infatti da anni in ‘guerra’ per dar vita ad un loro titolo sul leader dei diritti civili, con la Paramount arrivata per prima al traguardo. Una pellicola che vedrà la potentissima Oprah Winfrey non solo in cabina di produzione ma anche tra i protagonisti.

Oggi, finalmente, è stato svelato anche il ricco cast che contraddistinguerà l’opera, diretta da Ava Duvernay, subentrata a Lee Daniels dietro la macchina da presa. A vestire i panni del protagonista David Oyelowo (Rise of the Planet of the Apes) chiamato a compiere il ‘miracolo’ di riportare in vita King, con Tom Wilkinson nel ruolo di Lyndon Baines Johnson, 36º presidente degli Stati Uniti d’America; Carmen Ejogo sarà Coretta Scott King; Andre Holland diverrà Andrew Young; Omar J. Dorsey si trasformerà in James Orange; Alessandro Nivola in John Doar; Dylan Baker sarà J. Edgar Hoover, già diventato cinema con Leonardo DiCaprio; Giovanni Ribisi vestirà gli abiti di Lee White; Tessa Thompson quelli di Diane Nash; Colman Domingo diventerà Ralph Abernathy; Stephen Root sarà Al Lingo; Jeremy Strong diverrà James Reeb; e Tim Roth vestirà George Wallace. Oprah, per finire, sarà l’attivista dei diritti civili Annie Lee Cooper.

Nessuno interpreterà James Early Ray, ovvero l’uomo che uccise King, perché il film si occuperà quasi esclusivamente dell’iconica marcia dalla città di Selma a Montgomery che ‘costrinse’ il Presidente Lyndon B. Johnson a firmare il Voting Rights Act. Era il 1965. Dopo The Butler, in conclusione, Hollywood torna a raccontare una storica pagina di diritti civili, con la Winfrey in prima linea. E alla disperata ricerca di quell’unico Premio che ancora le manca. L’Oscar.

Fonte: Screenrant

Selma prima clip in italiano del film su Martin Luther King