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Muscle Shoals – Dove nascono le leggende: la Recensione

Dove e come sono nati certi brani che hanno segnato un’epoca, come “When a Man Loves a Woman”, “Wild Horses”, “Freebird”? E quali sono i nomi legati a questo posto magico? Muscle Shoals – Dove nascono le leggende propone una mistica topografica di una delle pagine più importanti nella storia della musica del ‘900 attraverso canzoni e personaggi

pubblicato 11 Luglio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 00:06

Chi o cos’è Muscle Shoals? Partiamo dalla spiegazione più immediata: Muscle Shoals è una cittadina di appena tredicimila abitanti, che si trova in Alabama. Una tribù di nativi americani, gli Yuchi, narra che il fiume sulla cui riva s’affaccia questo piccolo centro urbano, il Tennesee, fosse in qualche modo incantato. Lo chiamavano Nunnuhsae, il fiume che canta. La storia in questione vuole che una giovane donna vivesse in quel fiume e che con le sue canzoni proteggesse quella gente. Mito, leggenda o cos’altro?

Fatto sta che Muscle Shoals – Dove nascono le leggende, parla esattamente di questo. Una mistica del luogo, se vogliamo, visto che l’influsso di quel luogo sul sound che era in grado di generare non ha alcuna spiegazione strettamente scientifica. Ma come ogni mito che si rispetti, anche quello illustrato in questo documentario ha un suo protagonista, ossia un uomo, Rick Hall, fondatore di uno studio di registrazione rimasto nella storia. Qui sono passati nomi che ad un appassionato di musica, così come ad un profano, fanno un certo effetto: da Aretha Franklin ai Rolling Stones, passando per una miriade di artisti questi davvero meno noti ai profani.

Una distinzione utile, quasi inevitabile, perché dal grado di coinvolgimento a priori dipende molto del successo o meno del lavoro di Greg Camalier. Uno che non stentiamo a credere abbia girato col cuore il suo documentario, raccontando la storia di un luogo partendo dalla sua genesi ma anche da colui che per primo l’ha animato, Rick Hall. Tanto il materiale di repertorio, vera manna per chi del rock o del rythm & blues ne ha fatto un idolo. Anche perché, conseguentemente, la storia di questo posto sperduto nel sud degli States si lega con la storia di certi pezzi celebri, come When a Man Loves a Woman di Percy Jones, amicone di Hall, You Better Move On di Arthur Alexander o il più recente Freebird dei Lynyrd Skynyrd. Keith Richards ricorda come mai in nessun altro posto riuscì a partorire musica come a Muscle Shoals, con quella facilità e disinvoltura che hanno davvero del magico.

Tutte cifre connaturate ad un progetto inevitabilmente assorbito, non soltanto imbevuto, della vicenda che porta sullo schermo. Camalier cerca a suo modo di drammatizzarla ma niente; l’energia del soggetto è indomabile, troppo per essere in qualche modo “contenuta”. Ed infatti, a più riprese, il tutto rischia di straripare, tra una registrazione di Cher ed una Mick Jagger, mentre Hall parla di quella volta che la sua carriera, e perciò la sua vita, cambiarono definitivamente la Franklin prese il primo volo per mai più tornare. Onda d’urto potente e prepotente, che trascina con se anche i più piccoli rimasugli d’un’opera dal fascino comunque indiscutibile.

Non ne facciamo dunque una colpa a Camalier se Muscle Shoals – Dove nascono le leggende non con tutti potrebbe funzionare. Dare ragione dell’aria che si respirava lungo quelle strade deserte, in quei minuscoli edifici adibiti a sala di registrazione, lontani da tutto e da tutti, non era certo facile. Ma anche chi coltiva un interesse marginale per questo settore, sa adesso dove si faceva meglio il funky, cosa avvenne in quei tumultuosi anni le cui sonorità sono parte integrante di un’epoca. Resta però l’accumularsi di nomi, aneddoti, episodi e se vogliamo pure casistica, così, senza che si avverta un’impronta netta nel filtrare tutto ciò.

Il materiale perciò ci arriva in maniera a tratti un po’ grezza, e domandarsi in che modo fosse possibile andare oltre resta un quesito incalzante anche dopo la visione. E dire che una selezione evidentemente è stata fatta, perché in più punti si ha l’impressione che qualcosa di più c’è senz’altro, fosse un retroscena, una frase o che so io. Sensazione piacevole, se si legge questo documentario come un’introduzione all’argomento, che non poteva certo essere esaurito nello spazio di un film, ma che probabilmente avrebbe beneficiato di un altro tipo d’approccio. Probabilmente.

Voto di Antonio: 5,5

Muscle Shoals – Dove nascono le leggende (Muscle Shoals, USA, 2013) di Greg Camalier. Con Stephen Badger, Aretha Franklin, Jerry Carrigan, Alicia Keys, Jerry Phillips, Barry Beckett, Jerry Wexler, Bono, Jesse Boyce, Bryan Owings, Jimmy Cliff, Candi Staton, John Gifford III, Clarence Carter, John Paul White, Clayton Ivey e Jimmy Johnson. Nelle nostre sale da giovedì 10 luglio.