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Under the Skin: le recensioni dagli Usa

Leggiamo insieme le recensioni Americane del film “Under the Skin” con protagonista Scarlett Johansson

di carla
pubblicato 1 Settembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 22:40

E’ uscito il 28 agosto scorso il film di fantascienza Under the Skin diretto da Jonathan Glazer e interpretato da Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan, Robert J. Goodwin, Krystof Hadek, Michael Moreland, Scott Dymond. Dopo aver letto la nostra recensione, e un focus sul film, oggi leggiamo insieme i commenti dei critici Americani. Su Rotten, mentre scrivo, la percentuale dei voti positivi è dell’86%. Voi l’avete visto? Vi è piaciuto?

Liam Lacey – Globe and Mail: è inizialmente affascinante, e poi progressivamente lo è di meno. Voto: 2.5 / 4

Peter Howell – Toronto Star: La maggior parte del film opera su un livello quasi inconscio. La verità è là fuori nella sceneggiatura di Glazer, che l’ha co-scritta con Walter Campbell, ma è intuitiva piuttosto che didattica. Voto: 3.5 / 4

Richard Roeper – Richard Roeper.com: Uno dei film più polarizzanti degli ultimi anni. Voto: 5/5

Tom Long – Detroit News: Un discendente diretto del classico “L’uomo che cadde sulla Terra”, “Under the Skin” è il tipo di cinema di cui si parlerà per anni. Voto: A-

Calvin Wilson – St. Louis Post-Dispatch: Visivamente sbalorditivo ma praticamente indecifrabile. Voto: 3/4

Ben Sachs – Chicago Reader: solleva molte più domande che risposte, ma la qualità enigmatica è il suo fascino. Voto: 3/4

Colin Covert – Minneapolis Star Tribune: “Under the Skin” è originale. È un grande film? Non sono convinto. Ci sono grandi momenti? Un bel po’. Voto: 3.5 / 4

Mick LaSalle – San Francisco Chronicle: diventa noioso e anche soporifero. Voto: 2/4

James Berardinelli – ReelViews: richiede che lo spettatore scivoli in uno stato d’animo meditativo e ci rimanga per più di 90 minuti. Voto: 3/4

Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: bello e spesso ipnotico. Voto: 3/4

Wesley Morris – Grantland: un thriller di proporzioni ontologiche ed esistenziali.

Stephen Holden – New York Times: Inquietante, l’immagine culminante del film sfida le nostre nozioni convenzionali di identità umana e ci lascia riflettere sulla possibilità che ogni essere nell’universo è un alieno sotto mentite spoglie.

Joe Morgenstern – Wall Street Journal: Jonathan Glazer tiene in uno stato di suspense tinta di terrore fin dalla prima immagine.

Joe Neumaier – New York Daily News: Splendidamente inquietante, ma purtroppo noioso. Voto: 2/5

Peter Travers – Rolling Stone: Johansson è fenomenale in ogni senso della parola. Si unisce a Glazer nella creazione di un esperimento coraggioso. Il risultato è uno stupore, un film di bellezza e di gravità sconvolgente. Voto: 3.5 / 4

Richard Corliss – TIME Magazine: Si tratta di un melodramma con tutte le emozioni asportati chirurgicamente.

AA Dowd – AV Club: il film rinuncia alla spiegazione a favore di un’immersione sensoriale totale. Voto: A-

Scott Foundas – Variety: innegabilmente ambizioso ma alla fine è una storia torpida e sciocca di un alieno in cerca di prede.

Jon Frosch – The Atlantic: Un esperimento a volte straordinariamente bello, ma a volte monotono.

Dave Calhoun – Time Out: Una meraviglia inebriante, strana e sublime. Voto: 5/5