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Stasera in tv su Rai 3: “ACAB” con Pierfrancesco Favino

Rai 3 stasera propone “ACAB”, film drammatico del 2012 diretto da Stefano Sollima e interpretato da Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro e Marco Giallini.

pubblicato 30 Ottobre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 20:57

Cast e personaggi

Pierfrancesco Favino: Cobra
Filippo Nigro: Negro
Marco Giallini: Mazinga
Domenico Diele: Adriano
Andrea Sartoretti: Carletto
Roberta Spagnuolo: Maria
Eradis Josende Oberto: Miriam
Livio Beshir: Mustafà

La trama

Cobra (Piefrancesco Favino), Negro (Filippo Nigro) e Mazinga (Marco Giallini) sono tre “celerini bastardi”. “Celerini”, così si sentono, più che poliziotti.

Sulla loro pelle hanno imparato ad essere bersaglio perché vivono immersi nella violenza. In una violenza che diventa lo specchio deformante di una società esasperata, di un mondo governato dall’odio che ha perso le regole e che loro vogliono far rispettare anche con l’uso spregiudicato della forza.

Nel momento forse più delicato delle loro esistenze, quando la vita privata arriva alla resa dei conti, incontrano “il futuro” in una giovane recluta, Adriano (Domenico Diele), appena aggregata al loro reparto.

L’educazione di Adriano alla legalità, all’ordine, all’applicazione anche violenta della legge è la lente per raccontare il controverso “reparto mobile” con un inedito sguardo dall’interno, sullo sfondo dei più sconcertanti episodi di violenza urbana accaduti in Italia negli ultimi anni, dal G8 di Genova fino alla morte di Gabriele Sandri.

Il nostro commento

Stasera in tv su Rai 3 ACAB con Pierfrancesco Favino (2)

Per il suo debuuto su grande schermo il regista Stefano Sollima (Romanzo criminale – La serie) mette a frutto una tangibile conoscenza dei meccanismi e delle suggestioni del cinema di genere già ampiamente dimostrata nel formato televisivo, portandola su grande schermo con tutti i crismi della drammatizzazione cinematografica, una regia di alto profilo e reclutando la stessa squadra con la quale ha creato il fenomeno del Romanzo Criminale televisivo, team che include sceneggiatori, direttore della fotografia e montatore, oltre a due attori transitati nella serie tv, Marco Giallini (Il terribile) e Andrea Sartoretti (Bufalo).

A.C.A.B. schiva con sorprendente destrezza retorica, demagogia e senza dubbio una visione eccessivamente politica della tematica, qui siamo di fronte ad un film che denuncia un’emergenza sociale, sulla scia di film come l’Ultrà di Ricky Tognazzi piuttosto che il successivo Teste rasate di Claudio Fragasso non sacrificando mai l’elemento intrattenimento arricchito di suggestioni che ammiccano dall’ormai defunto poliziesco all’italiana.

Certo il film di Sollima non è immune da una recitazione all’insegna dell’enfatico, ma in questo caso ci pensa il volenteroso cast, su cui svetta un carismatico e tormentato Pierfrancesco Favino, a smussarne gli eccessi e a mantenere personaggi testosteronici e caratterizzazioni forti entro i limiti di un accettabile realismo, ma la cosa più importante e che Sollima non cerca di propinarci una fiction di lusso spacciandola per lungometraggio cinematografico, cosa che purtroppo nel nostro cinema accade troppo spesso, ma punta ad un film schietto, fruibile e che parla la lingua dello spettatore che è quella di un cinema genuino capace di scrutare nel quotidiano.

Curiosità

Stasera in tv su Rai 3 ACAB con Pierfrancesco Favino (3)

– Il film segna il debutto su grande schermo per Stefano Sollima, regista con alle spalle una lunga gavetta televisiva tra cui spiccano la serie tv Romanzo Criminale e diverse fiction a sfondo poliziesco come Distretto di polizia, R.I.S., e La squadra.

– Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini edito in Italia da Einaudi, basato su una storia vera. “ACAB” è l’acronimo di “All cops are bastards” (“tutti i poliziotti sono bastardi”) un motto che, partito dal movimento skinhead inglese degli anni Settanta, è diventato nel tempo un richiamo universale alla guerriglia nelle città, nelle strade, negli stadi.

– Il film pur essendo basato sul romanzo A.C.A.B. di Carlo Bonini presenta sostanziali differenze dal libro, prima fra tutte la creazione da zero della recluta Adriano che prende il posto del personaggio chiamato Sciatto, l’eliminazione del capo Fournier e la suddivisione in tre distinti personaggi (Cobra, Negro e Mazinga) del celerino Drago.

Featurette – Celerino Cobra:

Note di regia

Stasera in tv su Rai 3 ACAB con Pierfrancesco Favino (8)

“ACAB“ è un viaggio nel mondo chiuso e controverso del reparto mobile, spesso guardato con distacco da tutto il resto della Polizia e con sospetto e diffidenza dai cittadini.

Le vicende pubbliche e private di Cobra, Negro e Mazinga – tre celerini storici – e della giovane recluta Adriano mi hanno permesso di raccontare il controverso “reparto mobile” con un inedito sguardo dall’interno, sullo sfondo dei più sconcertanti episodi di violenza urbana accaduti in Italia negli ultimi anni.

Sotto l’ombra inquietante di quanto successo al G8 di Genova nel 2001 si susseguono infatti la morte dell’Ispettore Filippo Raciti, il 2 febbraio 2007, il caso di Giovanna Reggiani, aggredita, violentata ed uccisa da un romeno nei pressi della stazione di Tor Di Quinto il 30 ottobre 2007 e infine, la morte di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio che l’11 novembre 2007 venne ucciso in una stazione di servizio da un colpo di pistola esploso dall’agente della polizia stradale Luigi Spaccarotella.

Ed è proprio durante i violentissimi scontri tra ultras e poliziotti che si susseguirono a Roma quella notte che le storie dei nostri protagonisti vanno a concludersi, intrecciando i loro destini con un’esplosione di violenza che è stata il culmine di anni di tensioni sociali e di scontri tra forze dell’ordine e ultras.

Il film, nonostante sia immerso nei fatti più sanguinosi ed inquietanti degli ultimi anni, non vuole essere un film di denuncia sociale, o meglio, non solo. E’ soprattutto una storia di uomini. Ripresa con uno stile visivo asciutto, realistico, attento a ricercare nelle pieghe del racconto gli aspetti umani, sentimentali, quelli umoristici e persino grotteschi delle sue vicende e dei suoi protagonisti. Alternando i momenti spettacolari e grandiosi a quelli più intimi e privati, senza alcuna retorica o demagogia. O magari ascoltando, tra le altre, l’irriverente “Police on my back” dei Clash, l’energica “All Cops Are Bastards” dei 4 skins, l’ipnotica “Snow” dei Chemical Brothers e soprattutto “Seven Nation Army” dei White Stripes il cui giro di basso introduttivo è diventato la base musicale dei cori dei tifosi negli stadi di tutto il mondo.

Ancora il mondo dei poliziotti, degli antagonisti e degli ultras, declinato questa volta musicalmente, quasi a completare il quadro. Un film poliziesco, quindi, di genere, che è soprattutto un racconto di amicizia, fratellanza, di ricerca di sicurezza e ordine, ambientato in un paese sempre più attraversato dall’odio, sempre più radicalizzato nelle sue posizioni, che compone certamente uno sfondo sconfortante, da cui però è bene non distogliere lo sguardo. [Stefano Sollima]

Featurette – Celerino Mazinga:

La colonna sonora

Stasera in tv su Rai 3 ACAB con Pierfrancesco Favino (5)

– Le musiche originali del film sono a cura dei Mokadelic, band romana di post-rock/psichedelico che interpreta anche una cover del brano A.C.A.B. dei Malnatt.

– La colonna sonora include anche brani di Clash, Chemical Brothers, White Stripes e Joy Division.

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Le musiche dei Mokadelic:

1. Rugby
2. Rom
3. I Believed
4. Piazza Dante
5. CPT Part one
6. Night
7. Train
8. All cops are bastards A.C.A.B. (Malnatt)

Altri brani inclusi nella colonna sonora:

9. Club Foot – Kasabian
10. Police on my back – The Clash
11. New Dawn Fades – Joy Division
12. Snow – The Chemical Brothers

Piazza Dante – Mokadelic:

Seven Nation Army – White Stripes:

Police On My Back – The Clash:

Clip e video

Stasera in tv su Rai 3 ACAB con Pierfrancesco Favino (4)

Clip con scene dal film:

Featurette con interviste al cast:

 

Foto | Emanuela Scarpa