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Remembering the Artist Robert De Niro, Sr. – Recensione in Anteprima

Pittore, poeta e scultore statunitense di origine italiana, prende vita sul grande e sul piccolo schermo Robert De Niro, Sr., padre di Robert De Niro

pubblicato 17 Novembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 20:28

Ha scelto Roma e l’Italia perché innamorato del nostro Paese, Robert De Niro, nella Capitale per l’anteprima europea di Remembering the Artist Robert De Niro, Sr., documentario di Perri Peltz e Geeta Gandbhir dedicato alla vita e alle opere del padre del divo hollywoodiano, pittore, poeta e scultore statunitense di origine italiana. La Fondazione Cinema per Roma e il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo organizzano, in collaborazione con Mazda e su gentile concessione di HBO e Sky Arte HD che porterà in tv l’opera in esclusiva domenica 28 dicembre alle ore 21.10, hanno permesso alla città eterna di scoprire un De Niro inedito, privato e per la prima volta ‘aperto’ ai propri affetti.

Storicamente schivo e di poche parole, l’attore si è speso in prima persona per omaggiare quel padre artista che il mondo dell’arte non capì fino in fondo, negli anni ’50 e ’60, tanto da fargli vivere una vita al limite della depressione perenne, in quanto emarginato, solitario, sessualmente represso e professionalmente poco appagato. Tra i più apprezzati pittori figurativi newyorkesi del secondo dopoguerra, De Niro Senior scontò a caro prezzo il devastante e imprevedibile avvento di quella Pop-Art che spazzò via un’intera generazione di artisti, senza mai piegarsi ad essa e alle richieste del mercato, come fatto da molti suoi colleghi.

Dopo gli straordnari successi dei primi anni ’40, con tanto di mostra alla Galleria “Art of This Century” di Peggy Guggenheim assieme alle opere di Jackson Pollock e Mark Rothko ed entusiastiche recensioni, le opere di De Niro vennero messe in ombra da una concorrenza in grado di mutare ed evolversi, a differenza del punto di vista del padre di Bob, sempre stabile e fermo sulle proprie certezze. Prima l’Espressionismo astratto, poi Andy Warhol ed infine il Minimalismo contribuirono ad affossare sempre più la carriera di un pittore silenzioso e restio alle pubbliche relazioni, facendolo così scivolare in un tunnel di pessimismo e insoddisfazione praticamente perenne. I suoi dipinti, prodotti a ritmo continuo per oltre mezzo secolo, non erano altro che un’originale fusione di astrattismo ed espressionismo con la rappresentazione figurativa del soggetto, andando a colmare il divario fra Modernismo europeo ed Espressionismo astratto.

Il documentario diretto da Perri Peltz e Geeta Gandbhir porta in sala immagini inedite e private di Robert De Niro Senior, fotografie e filmini dell’epoca, diari personali e ricordi impreziositi da inimmaginabili occhi lucidi del figlio Robert, che dopo aver per troppi anni visto con indifferenza le opere del padre le ha pian piano riscoperte. Fino ad innamorarsene e a tramutare in un ‘dovere’ il compito di farle conoscere al mondo intero. Così è nato questo progetto, inizialmente pensato per rimanere all’interno della famiglia per poi diffondersi su larga scala.

In poco più di 40 minuti amici, esperti dell’arte, nipoti e ovviamente Bob De Niro pennellano i lineamenti di un’artista probabilmente nato nell’epoca sbagliata. Speranze e frustrazioni, le rapide nozze con Virginia Admiral, poi rimasta sua amica fino alla morte del 1993, la nascita di un figlio due volte Premio Oscar, la scoperta di quell’omosessualità mai affrontata del tutto e a lungo taciuta, quasi sopportata, il viaggio della disperazione con pochi soldi in tasca verso Parigi, per poi tornare in America grazie all’insistenza del figlio 22enne che era volato fino in Francia per riportare suo padre nella Grande Mela. ‘Opera’ di due pittori separatisi solo 3 anni dopo la sua nascita, il solitamente gelido e imperturbabile Robert De Niro che abbiamo imparato a conoscere e ad amare si è qui spogliato, piangendo dinanzi al ricordo di quel papà affettuoso e sempre presente, mai riuscito a raggiungere quella fama che in cuor suo sapeva di meritare. Un omaggio cinematografico alla memoria di De Niro, Sr., quello voluto dal divo americano, che ancora oggi custodisce con affetto il suo studio privato e che ha così realizzato il sogno a lungo cullato dal padre. Ovvero condividere i suoi dipinti con il mondo intero, dar loro nuova luce, nuova sostanza, farli conoscere a quella critica che per troppi anni aveva fatto finta di non vederli, trovandogli rapidamente un posticino nella storia dell’arte contemporanea.

Accompagnato dalle splendide musiche di Philip Glass, Remembering the Artist Robert De Niro, Sr. ha dato voce ad un uomo ambizioso, testardo e combattuto, che per troppi decenni ha gridato inutilmente al vento chiedendo attenzione e rispetto. Solo ora finalmente giunti a destinazione per merito di un figlio 71enne, nonché divo incontrastato della settima arte, che ha così voluto rendere giustizia a colui che in vita mai ha potuto godere di fama e rispetto artistico. Suo padre.

Voto di Federico: 7
Remembering the Artist Robert De Niro, Sr. (Documentario, 2014) di Perri Peltz e Geeta Gandbhir; con Robert De Niro – in prima tv e in esclusiva su Sky Arte HD domenica 28 dicembre alle ore 21.10