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The Lazarus Effect: nuove clip e interviste in italiano

The Lazarus Effect: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sull’horror fantascientifico con Olivia Wilde nei cinema italiani dal 21 maggio 2015.

pubblicato 21 Maggio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 19:10

Esce oggi nei cinema italiani The Lazarus Effect. l’horror fantascientifico prodotto da Jason Blum, diretto da David Gelb e interpretato da Olivia Wilde nei panni di Zoe, una scienziata a capo di un team di ricercatori che dopo morta viene riportata in vita dal collega Frank (Mark Duplass), ma la Zoe che è tornata dalla morte non è più la stessa e cela un terrificante segreto.

Notorious Pictures ha reso disponibili due nuove clip in italiano con scene tratte dal film e due video interviste sottotitolate in italiano all’attore Mark Duplass e al regista David Gelb.

Vi ricordiamo che è anche disponibile una recensione del film.

Il regista David Gelb afferma di essere affascinato dal concetto di essere riportati in vita, e ci fa riflettere sulle seguenti domande: “ Cosa si prova mentre si muore? Che trasformazione si subisce una volta tornati indietro? E che esperienza potremmo trarne?” I giovani scienziati nel film, sostiene Gelb, vogliono dare delle speranze ai pazienti, ai loro cari, ma scoprono che giocare con il potere della vita può comportare delle terribili conseguenze. Appena gli eventi iniziano a svolgersi, la storia degenera trasformandosi in un viaggio completamente spaventoso in cui non si sa ciò che accadrà, chi sarà il prossimo personaggio a morire, e le paure sono piuttosto forti.

Intervista a Mark Duplass:

L’essere umano, è stato a lungo affascinato dal concetto di tornare indietro dalla morte, motivo di ispirazione della mitologia che ha percorso molte strade, risalendo all’origine di storie tramandate. Uno dei casi più famosi è citato nella Bibbia, nel tempo in cui Lazzaro di Betania venne riportato in vita nel Vangelo di Giovanni (verso 11) contenuto nel Nuovo Testamento. Tornando ancora più indietro nella storia dell’Antica Grecia, il famoso filosofo Platone, documentò il Mito di Er – un soldato greco morto in battaglia, il cui cadavere, dopo dieci giorni non era ancora decomposto e che, al ventesimo giorno è resuscitato. L’opera di Platone riproduce il racconto di Er, quello che aveva visto e gli è accaduto nell’aldilà.

Clip – E’ scomparsa:

Oggigiorno, affiorano molte testimonianze di persone che ritornano in vita dopo essere state date per morte. Nel 2007, un uomo venezuelano dichiarato morto, si rianima proprio nel momento in cui l’autopsia stava per essere eseguita sul suo corpo. Nel 2012, si ha notizia di un uomo morto nello Yemen, il quale si svegliò di soprassalto per poi risorgere durante il suo funerale, proprio mentre lo stavano seppellendo. Più di recente, circolano dicerie e leggende metropolitane su persone morte di Ebola in Africa, e poi risorte. Ci si chiede quanto sia frequente questo fenomeno e non c’è nessuna documentazione che possa confermarlo, ma le storie continuano a diffondersi in tutto il mondo, attraversando intere generazioni.

Clip – Dopo la morte:

The Lazarus Effect: nuovo trailer e clip in italiano

Il prossimo 21 maggio approda nei cinema italiani l’horror a tinte sci-fi The Lazarus Project e Notorious Pictures ha reso disponibili un nuovo trailer e una clip in italiano del film.

A seguire trovate le nuove clip e alcune note di produzione che approfondiscono sulla creazione delle scenografie del film.

 

NOTE DI PRODUZIONE – IN LABORATORIO

The Lazarus Effect prende vita interamente all’interno del Laboratorio dove avviene il Progetto “Lazarus”, malgrado vada oltre il mondo mortale. Per i produttori, è stato molto stimolante lavorare interamente agli effetti sonori con pochi ed essenziali set, allestiti con cura. Il produttore Matt Kaplan sostiene che trovarsi nel laboratorio, ci permette di viaggiare nella mente di Zoe e conoscere i suoi incubi. È stato un modo divertente per riprodurre la storia. In un certo senso, il laboratorio svolge la stessa funzione di una casa infestata dagli spiriti, un luogo pieno di sorprese in cui si rimane intrappolati.

David Gelb ha lavorato con una equipe che include il direttore di fotografia Michael
Fimognari (Oculus, Jessabelle), Melanie Paizis-Jones (Whiplash, The Purge), progettista di produzione, il tecnico del montaggio Michael N. Knue (serie televisiva “Sleepy Hollow”), il direttore di effetti speciali Zak Night (Whiplash), l’artista di effetti visivi Joel LeLievre (Tron: Legacy, X-Men Origins: Wolverine), e il truccatore di effetti speciali Michael Ezell (Insidious: Chapter 2, Apocalypto) per creare un vero laboratorio in cui la realtà viene messa in discussione.

Il regista ha voluto tutti gli effetti, sia digitali che pratici, per far sembrare tutto molto naturale. La sua intenzione era quella di non far notare al pubblico né gli effetti concreti né tanto meno quelli prodotti dalla Computer Grafica, vale a dire la generazione di immagini per mezzo del computer. Generalmente si utilizzano un po’ tutti e due gli effetti, dal momento che quelli pratici sono più tangibili e permettono agli attori di reagire in modo istintivo sul momento.

Inoltre il regista afferma che molti incubi di Zoe sono stati creati attraverso effetti
pratici, dovuti al collegamento di varie parti del set. In questo modo, è cambiato
completamente lo spazio in maniera invisibile, cosa che non si può fare con il computer. Sono state, inoltre, usate la scenografia, il gioco di luci, e il make-up in modo entusiasmante. Le condizioni fisiche di Zoe peggiorano durante il film, di conseguenza anche il suo trucco e il suo aspetto iniziano a cambiare in modo graduale. A trasformarsi non è solo lei ma anche l’illuminazione all’interno del laboratorio. Piano piano comincia a diventare tutto più scuro e sempre più spaventoso.

Trailer web italiano:

Cody Zwieg afferma che la progettazione è la chiave di tutto il concetto e sostiene che una storia come questa debba basarsi sull’autenticità. Il team di produzione ha fatto un lavoro incredibile, impegnandosi duramente per mettere insieme i vari tasselli della trama e mostrare tutto, da ogni angolo. Sono presenti elementi di alta tecnologia, di fantascienza, e ci si trova in un comune laboratorio della Facoltà di Scienze. L’uso dello spazio da parte di David è stato molto inventivo. Lui e la sua squadra hanno creato questo piccolo mondo, che è proprio una seconda casa per i personaggi, e lo hanno capovolto.

Mark Duplass è rimasto colpito dalla progettazione del laboratorio poiché ha subito
immerso il cast nell’esaltante mondo dei ricercatori. Secondo il regista è importante
conferire un aspetto intenso ed elevato ad un film come questo, ed ha trovato stupendo lavorare in un contesto di personaggi d’avanguardia nel campo tecnologico. mentre Evan Peters è rimasto colpito dal modo in cui la produzione ha reso le cose reali, e sostiene che non ci siano stati molti scherzi o battute fuori luogo nel film. Il laboratorio è diventato un po’più spento, freddo e spaventoso, e questo è dovuto al fatto che la struttura sembra talmente reale da far credere che le cose accadano veramente.

A riportare il pubblico alla realtà, con tutte le sue preoccupazioni, traumi e rivelazioni terribili, è stata un’esplosione che ha coinvolto tutti. Sfruttare, inoltre, il cast e le menti del gruppo è stato molto inquietante tanto che l’idea di interferire con il potere della vita e della morte, non è più così distante dalla capacità umana. Lo sceneggiatore Slater conclude dicendo che quest’ultimo concetto potrebbe rappresentare l’ultima frontiera della ricerca scientifica e conferma che nella vita di tutti i giorni esistono gruppi di persone che stanno cercando di inventare il loro siero sperimentale “Lazarus”, consapevoli delle conseguenze che tale atto potrebbe comportare.

Clip in italiano – Sono appena morta?

The Lazarus Effect: nuova featurette in italiano e intervista a Evan Peters

Disponibili nuovi contenuti in italiano via Notorious Pictures per The Lazarus Effect, l’horror fantascientifico con protagonista Olivia Wilde in uscita nelle sale il prossimo 21 maggio.

Oggi vi proponiamo una featurette sottotitoata e un video con un’intervista all’attore Evan Peters che molti ricorderanno per il ruolo del muatante Quicksilver nel cinecomic X-Men: Giorni di un futuro passato.

SULLA DMT: L’”ANIMA”DELLA SOSTANZA CHIMICA

Alla base delle strane esperienze di Zoe, vi sono gli effetti della DMT (Dimeltriptamina), un composto a base di triptamina, sostanza organica di origine vegetale, presente intrinsecamente, nel corpo umano. Si tratta di un intenso allucinogeno che alimenta famose piante che crescono in Ayahuasca le quali, provocando proprio allucinazioni, sono la causa, secondo alcuni scienziati, di racconti spirituali e surreali degli esseri umani. Non a caso, Rick Strassman, medico specializzato in psichiatria, teorizzò nel 1990 che un potente rilascio di DMT da parte del cervello, potrebbe spiegare il fenomeno tipico che prende il nome di “esperienze di premorte”, manifestazioni caratterizzate da elementi comuni quali bagliori intensi e visioni beate.

L’abilità della DMT di plasmare la realtà fantastica ed allungare le nostre percezioni del tempo, dà ai ricercatori in The Lazarus Effect una possibile spiegazione del motivo per cui Zoe si risveglia dal suo stato di morte passeggera, credendo di rimanere intrappolata per anni all’interno di una memoria agghiacciante. Il regista David Gelb spiega che il concetto che vuole trasmettere il film è quella di mostrare che la DMT pervada il cervello, mettendone in moto l’immaginazione, per cui, quando ci si trova sul punto di morte, è come andare incontro ad un viaggio turbolento in cui si vive tutta la propria vita o le paure ed emozioni più oscure.

Lo sceneggiatore Jeremy Slater aggiunge di essere stato a lungo ossessionato dall’idea della presenza di DMT nel cervello dell’uomo e dall’ipotesi che, al momento della morte, il corpo sia pervaso da questa sostanza, provocando alle persone visioni intense. A questo punto è molto intrigante, secondo Slater, sapere cosa accade quando si muore.e visioni di Zoe, tuttavia, non sono solo frutto della sua immaginazione ma provengono da un passato autentico e minaccioso, una vita precedente fondata su ardore e peccato, che sembra averla gettata in un travolgente abisso mentale. Questo processo diventa l’elemento peculiare del film che ci conduce verso la dannazione eterna.

Gelb ci fa riflettere sul fatto che quando si muore, non solo si vede tutta la vita passare davanti ai propri occhi, ma si viene trasportati in un preciso ricordo, il peggiore della propria esistenza, per cui il regista e tutti il suo cast tecnico hanno iniziato a considerare questo concetto una visione personale dell’Inferno. Gelb si chiede, inoltre, se l’aldilà sia qualcosa che ognuno di noi si crea, un luogo in cui si rimane intrappolati per sempre. Slater porta avanti questo pensiero, confessando che, a suo avviso, l’idea dell’Inferno quale momento reale, un ciclo infinito che si ripete per 24 ore, è molto più spaventosa e inquietante dell’immagine del lago di fuoco. Mentre la giuria è ancora fuori strada per quanto riguarda il ruolo che gioca la DMT sulla morte – e il motivo – in The Lazarus Effect, la sostanza chimica prende parte ai i tentativi dei ricercatori di capire cosa sia accaduto alla loro amica quando se ne è andata. Tuttavia, nemmeno la DMT riesce a dare una spiegazione sul perché Zoe ritorna in vita in uno stato alterato, disturbato, che li spinge a soccorrerla.

Featurette – Cos’è il Lazarus Effect:

The Lazarus Effect: prima clip in italiano con Olivia Wilde

Il prossimo 21 maggio approda nei cinema italiani l’horror The Lazarus Effect e Notorious Pictures ha reso disponibile una prima clip in italiano dal titolo “Inferno” con la protagonista del film Olivia Wilde che dopo essere morta a seguito di un esperimento finito in tragedia, viene letteralmente riportata alla vita, ma nel suo viaggio di ritorno la donna porta con sé qualcosa di potente e terrificante che ben presto si mostrerà al team di scienziati in tutta la sua aberrante malvagità.

Nella clip una Olivia Wilde terrorizzata fa riferimento ad una frase del filosofo francese Gustave Thibon che affermava “L’inferno è ripetizione; il cielo, rinnovamento”, poi ripresa da Stephen King nel suo racconto “La tempesta del secolo”. The Lazarus Effect oltre ad omaggiare il classico anni ’90 “Linea Mortale” di Joel Schumacher sfrutta alcune delle suggestioni che hanno fatto di “Punto di non ritorno” di Paul W. Anderson, un gioiellino fanta-horror. Nel film di Anderson l’intero equipaggio di un’astronave scientifica intraprendeva un viaggio di andata e ritorno per l’inferno attraverso un buco nero.

La storia di The Lazarus Effect, si basa su una misteriosa verità medica, emersa in oltre 36 casi documentati del fenomeno che prende il nome di “Sindrome di Lazzaro”, un richiamo alla figura Biblica che insorge contro la morte. Tale avvenimento, si manifesta quando un paziente riprende le proprie funzioni vitali persino nel momento in cui il tentativo di rianimazione fallisce. Gli incidenti avvenuti sono stati scioccanti e macabri. Nel 2010, un impresario delle pompe funebri in Colombia scoprì che il corpo di una donna di 45 anni, dichiarata morta da tempo, iniziò a muoversi, per poco, prima della sepoltura. Nel 2013, un uomo in Ohio, risultava morto da 45 minuti e i dottori dissero al figlio che se ne era andato; nel momento in cui, però, il figlio tornò a salutarlo, un segnale debole riapparve sul monitor della macchina che controlla l’attività cardiaca, e l’uomo si rianimò all’improvviso. Da non tralasciare, inoltre, un caso recente che vede protagonista un cane soppresso due volte in un rifugio per animali nell’altopiano d’Ozark, per poi essere ritrovato la mattina seguente seduto nella sua cuccia (Il cane venne presto adottato… e chiamato Lazzaro). Mentre gli scienziati non sanno con esattezza cosa possa portare gli impulsi elettrici di un cuore fermo a riattivarsi, altri hanno indagato sul fenomeno, chiedendosi se esso potesse essere controllato dalla tecnologia medica, è da qui che partiranno gli scienziati nel film, senza considerare le terribili conseguenze a cui sarebbero andati incontro.

The Lazarus Effect: video intervista in italiano con Olivia Wilde

Notorious Italia dopo un primo trailer italiano (lo trovate scorrendo l’articolo) ha reso disponibile una video intervista sottotitolata in italiano alla fascinosa Olivia Wilde che affronta il suo primo ruolo a tinte horror con The Lazarus Effect, un thriller fantascientifico che strizza l’occhio  al classico anni ’90 “Linea Mortale” e che approderà nei cinema italiani il prossimo 21 maggio.

Fin dall’antichità, gli esseri umani sono andati alla ricerca dell’unico potere che sfugge al nostro controllo: invertire l’inquietante atto finale della morte. “Quanto può rivelarsi rischioso stravolgere le fondamentali leggi di natura? A cosa si andrebbe incontro se si esplorasse il misterioso divario tra vita e morte, aprendo in tal modo la strada al male nascosto che non abbiamo mai provato? La sorprendente possibilità di stravolgere il ruolo della morte, potrebbe comportare davvero un patto con gli angoli più oscuri della psiche e l’apice della paura dell’essere umano?”

Questa è la premessa del nuovo film della Blumhouse Productions, The Lazarus Effect, dai produttori di generi horror originali e di successo, divenuti dei franchise, come The Purge (La Notte Del Giudizio), Insidious e Sinister. L’avvincente storia nasce dall’idea di suscitare emozioni, e ha inizio con un gruppo di ribelli ricercatori medici che credono di aver scoperto, per caso, una sostanza, una svolta decisiva, che potrebbe un giorno far risorgere pazienti morti da poco. Tuttavia, quando un incidente di laboratorio fa morire una di loro, decidono di avventarsi sull’esperimento per riportare la ragazza in vita, attraverso uno straordinario successo medico, scatenando forze lontane che vanno oltre la loro comprensione.

Per molto tempo, la rianimazione corporea ha fatto parte della mitologia, dagli zombie a Frankenstein, ma è stata anche oggetto di una lunga ricerca. La medicina d’emergenza è andata così lontano tanto che, in alcuni casi, delle persone dal tracciato piatto, sono state rianimate anche dopo diverse ore trascorse in uno stato premortale. Cosa accadrebbe, quindi, se prolungassimo quel periodo di giorni, settimane… e oltre?

Nel film, il Progetto “Lazarus” mette alla prova, per un momento, quell’ardita questione, con risultati promettenti, quanto meno nei confronti di un cane di nome Rocky. Il Team, potrebbe trovarsi sul punto di dare una svolta decisiva alla biotecnologia del secolo. Tuttavia i ricercatori, persino prima di mettere insieme tutte le informazioni necessarie per procedere, sono costretti a far fronte all’impensabile: sperimentare il loro siero su un essere umano, per di più una loro cara amica. In questo momento, sanno di poter riportare in vita un essere umano dalla morte clinica. Quello che, però, non sanno è da dove lo hanno riportato, e in che modo sopravvivranno alla sua collera. Senza mai lasciare il laboratorio, The Lazarus Effect analizza il divario che intercorre tra la vita che conosciamo e ciò che viene dopo.

The Lazarus Effect: primo trailer italiano dell’horror con Olivia Wilde

Disponibile un primo trailer italiano dell’horror The Lazarus Effect, distribuito da Notorious Pictures e in uscita nelle sale il prossimo 21 maggio.

Il film diretto da David Gelb, interpretato da Olivia Wilde e Mark Duplass e prodotto da Jason Blum (Paranormal Activity, Insidious) è un sentito omaggio al classico anni ’90 “Linea Mortale – Flatliners” di Joel Schumacher..

The Lazarus Effect segue un gruppo di ricercatori guidati da Frank (Mark Duplass) e dalla sua fidanzata Zoe (Olivia Wilde), che hanno realizzato l’inimmaginabile: riportare in vita i defunti. Dopo aver completato con successo, ma senza autorizzazione, un esperimento su un animale appena morto, il gruppo è pronto a svelare la loro straordinaria scoperta al mondo. Quando il rettore della loro Università viene a sapere dei loro esperimenti sotterranei, il loro progetto viene improvvisamente sospeso e i loro materiali confiscati. Frank, Zoe e il loro team (Donald Glover, Sarah Bolger e Evan Peters) decidono così di riprodurre il loro esperimento ma, a causa di un incidente, Zoe, viene orribilmente uccisa. Frank, pervaso dal terrore e dal dolore, li convince a fare qualcosa di impensabile: tentare di resuscitare la loro prima cavia umana. Inizialmente, la procedura si rivela un successo, ma la squadra presto si rende conto che qualcosa non va in ZoeMentre si rivela la sua strana, nuova personalità, il gruppo si ritrova intrappolato in una realtà raccapricciante. Non si trovano più a dover affrontare il problema di poter o meno riportare in vita qualcuno, ma piuttosto, la rabbia del suo ritorno.

Relazioni della “Sindrome di Lazzaro” attraverso la Storia:

– 380 a.C. Platone documenta il viaggio del soldato Er nell’aldilà.
– 100 d. C. La storia di Gesù che fece risorgere Lazzaro appare nel capitolo 11 del Vangelo
secondo Giovanni.
– 1977 Il Dottor P.M.H. Atwater muore tre volte e inizia i suoi studi sulle esperienze di premorte.
– 1982 Nella letteratura medica negli Stati Uniti, sono riportati, per la prima volta, dei racconti sul fenomeno della Sindrome di Lazzaro .
– 1993 Il termine “ Sindrome di Lazzaro” viene coniato dal ricercatore JG Bray nella rivista medica Anesthesiology.
– 1996 Una donna morta di overdose nella cittadina di Huntingdon, Regno Unito, e viene trovata a russare nell’obitorio 34 ore dopo.
– 2002 Un uomo di 65 anni, sordo di nascita, è dichiarato morto, si sveglia e muore 4 giorni dopo.
– 2004 In India, un uomo morto affermato, viene portato in camera mortuaria dove improvvisamente riprende a vivere. Viene trasferito in sala d’emergenza e muore qualche ora dopo.
– 2007 Un uomo venezuelano, dichiarato morto, si risveglia durante l’autopsia.
– 2010 Un impresario delle pompe funebri in Colombia si accorge che il corpo di una donna, morta affermata, inizia a muoversi.
– 2012 Un bambino prematuro in Argentina, dato per morto, viene messo nella cella frigorifera dell’obitorio e ritrovato vivo 10 ore dopo.
– 2013 Un uomo in Ohio morto da 45 minuti, resuscita quando il figlio va a dirgli addio.
– 2014 Un cane in un rifugio in Alabama sopravvive dopo essere stato soppresso due volte, e venne poi adottato col nome di Lazzaro.

The Lazarus Effect: nuovo trailer e uscita italiana dell’horror con Olivia Wilde

Disponibile un nuovo trailer di The Lazarus Effect, l’horror fantascientifico con protagonista Olivia Wilde che arriverà nei cinema italiani con Notorious Pictures il prossimo 21 maggio.

Il film si pone l’inquietante dilemma: e se fosse possibile resuscitare i morti? Fin dall’antichità, gli esseri umani sono andati alla ricerca dell’unico potere che sfugge al nostro controllo: invertire l’inquietante atto finale della morte. Questo film ha inizio con un gruppo di ribelli ricercatori medici che credono di aver scoperto, per caso, una sostanza, una svolta decisiva, che potrebbe un giorno far risorgere pazienti morti da poco. Tuttavia, quando un incidente di laboratorio fa morire una di loro, decidono di avventarsi sull’esperimento per riportare la ragazza in vita, attraverso uno straordinario successo medico, scatenando forze lontane che vanno oltre la loro comprensione.

La storia, si basa su una misteriosa verità medica, emersa in oltre 36 casi documentati, dal 380 a.C. con Platone, fino all’ultimo caso in Alabama risalente al 2014. Il fenomeno prende il nome di “Sindrome di Lazzaro”, un richiamo alla figura Biblica che insorge contro la morte. Tale avvenimento, si manifesta quando un paziente riprende le proprie funzioni vitali persino nel momento in cui il tentativo di rianimazione fallisce.

La trama ufficiale:

Un gruppo di ricercatori, capeggiati da Frank e Zoe fanno un’incredibile scoperta: trovano il modo di riportare in vita i defunti. Dopo aver completato con successo, ma senza autorizzazione, un esperimento su un animale appena morto, il rettore della loro Università viene a sapere dei loro esperimenti sotterranei, il progetto viene improvvisamente sospeso. Tutto il team decide comunque di riprodurre il loro esperimento ma, a causa di un incidente, Zoe, viene orribilmente uccisa. Frank, pervaso dal terrore e dal dolore, li convince a fare qualcosa di impensabile: tentare di resuscitare la loro prima cavia umana. Inizialmente, la procedura si rivela un successo, ma la squadra presto si rende conto che qualcosa non va in Zoe. L’utilizzo su un essere umano porterà a pericolosi e inimmaginabili conseguenze per tutti. Il terrore dilaga in questo horror che vede protagonista la bellissima Olivia Wilde.

The Lazarus Effect: trailer e poster del thriller-horror con Olivia Wilde

Olivia Wilde viene riportata in vita nel primo trailer del thriller-horror The Lazarus Effect (precedentemente intitolato “Reawakening”).

La trama è incentrata su un team di studenti di ricerca impegnato a mappare il cervello umano. Quando uno di loro viene ucciso accidentalmente, involontariamente sbloccano una forza letale quando rianimano la loro collega. Combattendo per la propria vita il team scientifco dovrà contenere la minaccia in cui si è trasformata la loro collega impedendole di lasciare il laboratorio e scatenare la sua malvagità sul mondo.

Il film è prodotto da Jason Blum divenuto celebre con thriller e horror a basso costo di enorme successo come Paranormal Activity, Insidious e La notte del giudizio mentre alla regia troviamo David Gelb (Jiro Dreams of Sushi).

Il cast oltre a Olivia Wilde include Mark Duplass, Donald Glover, Evan Peters e Sarah Bolger.

Jaon Blum in un’intervista con Entertainment Weekly ha rivelato che il casting è uno degli elementi chiave per realizzare un film horror:

La ragione per cui mi piace fare i film a basso budget è che si posoono provare cose diverse…avere libertà creativa e possibilità di sperimentare come con i nostri personaggi. La cosa più importante per fare un film horror è dimenticare che stai guardando degli attori e pensare che stai guardando persone reali. Quindi penso che se il pubblico vede qualcuno che non necessariamente associa con quel genere fa percepire il tutto più reale.

Alla domanda inevitabile sulle similitudini della trama di The Lazarus Effect con quella del classico anni ’90 Linea mortale (Flatliners) Jason Blum ha risposto che al cast e alla troupe “è piaciuto molto quel film” e che sente con The Lazarus Effect di aver fatto un omaggio a Linea mortale.