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Non ci resta che piangere: tre nuove clip dell’evento al cinema dal 2 al 4 marzo 2015

Non ci resta che piangere torna al cinema dal 2 al 4 marzo 2015.

di cuttv
pubblicato 28 Febbraio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 18:36

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Lucky Red ha reso disponibili tre nuove clip ufficiali della versione restaurata e rimasterizzata della commedia Non ci resta che piangere che torna nei cinema per uno speciale evento, a trent’anni dalla prima uscita, con proiezioni dal 2 al 4 marzo 2015.

Non ci resta che piangere come peraltro I due carabinieri rappresentano una tipologia di commedia per tutta la famiglia ormai praticamente impossibile da replicare e con il trascorrere del tempo soppiantata da uno stucchevole refrain televisivo e la ormai sin troppo celebrata trivialità da cinepanettone. Anche se recentemente si è cercato di tornare ad una commedia dall’unificante sapore nazional-popolare (vedi Nessuno mi può giudicare), risulta davvero improbabile che si possa reiterare la ricetta che ha fatto del film con Benigni e Troisi un classico della commedia all’italiana alla stregua di indelebili cult degli anni ’50, ’60 e ’70 vedi I soliti ignoti piuttosto che Amici miei o Febbre da cavallo.

Nelle nuove clip che vi proponiamo oggi: Mario (Massimo Troisi) e Saverio (Roberto Benigni) scoprono di essere tornati indietro nel tempo fino al “1400… quasi 1500”; Mario propone a Saverio la sua idea per tornare al 1900 e infine una delle scene cult del film, che all’epoca diventò un vero e proprio tormentone, con Mario che alla reiterata esclamazione di uno zelante predicatore “ricordati che devi morire!” risponde gentilmente “mo’ me lo segno…”.

Clip – 1400… quasi 1500:

Clip – Come tornare al 1900:

Non ci resta che piangere: due clip dell’evento al cinema dal 2 al 4 marzo 2015

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Lucky Red ha reso disponibili due clip ufficiali tratte da Non ci resta che piangere, la commedia con Roberto Benigni e Massimo Troisi torna nei cinema a trent’anni dalla prima uscita (21 dicembre 1984) in versione restaurata e masterizzata solo il 2, 3 e 4 marzo 2015.

Il film racconta lo spassoso viaggio nel passato dell’insegnante Saverio e del bidello Mario che si ritroveranno catapultati “nel 1400 quasi 1500” dove si troveranno alle prese con Girolamo Savonarola, s’imbatteranno in Leonardo Da Vinci e proveranno a fermare Cristoforo Colombo in partenza alla volta delle Americhe. Il film alla sua uscita nelle sale ebbe un enorme successo diventando il campione di incassi della stagione 1984-1985 con ben 15 miliardi di lire.

Da ricordare tra gli interpreti Paolo Bonacelli, Carlo Monni, Elisabetta Pozzi e Amanda Sandrelli.

Nelle due clip Saverio e Mario si trovano bloccati ad un interminabile passaggio a livello e Mario si spaccia autore del classico “Yesterday” dei Beatles.

Tra le curiosità legate al film ricordiamo la pubblicazione di un libro omonimo scritto da Roberto Benigni e Massimo Troisi basato sulla sceneggiatura del film (ripubblicato da Arnoldo Mondadori nel 1994, l’anno della morte di Troisi) e il titolo del film che è stato ispirato dalla poesia “Non ci resta che piangere” di Francesco Petrarca.

Clip – Yesterday:

Non ci resta che piangere: al cinema dopo 30 anni

Curiosità e citazioni del cult di Benigni e Troisi, aspettando il ritorno al cinema restaurato, dal 2 al 4 marzo 2015

Chi ama il ritorno sul grande schermo di classici senza tempo, e gli eventi speciali che consentono di recuperarne anche tutta la suggestione della sala buia, può iniziare ad aggiornare il palinsesto delle seratine di marzo da passare al cinema con titoli come Non ci resta che piangere.

Uno dei più spassosi viaggi nel tempo compiuti dall’uomo, che dico da due uomini del calibro di Massimo Troisi e Roberto Benigni, che ne compie uno ulteriore di circa 30 anni, dal lontano 21 dicembre 1984 della prima uscita, per tornare al cinema con un evento speciale di tre giorni, il 2, 3 e 4 marzo 2015.

L’occasione imperdibile di incontrare il grande Leonardo Da Vinci, mettersi sulle tracce di Cristoforo Colombo e fare un bel ripasso della storia dell’uomo con Saverio e Mario, in versione restaurata e rimasterizzata, grazie all’apporto di Mediaset, Roberto Benigni, Film&Video e Lucky Red, che distribuirà il film nelle sale cinematografiche.

Per ingannare l’attesa vi lascio con qualche curiosità (che si aggiunge a quelle già segnalate in passato) sul film scritto, diretto e interpretato dagli stessi Roberto Benigni e Massimo Troisi, ovviamente dopo la trama e i personaggi.

Sinossi

Due amici, Mario e Saverio, si perdono durante un brutto temporale e decidono di chiedere ospitalità presso una casa immersa nella campagna. Il mattino dopo si sveglieranno nel quindicesimo secolo. Dopo un comprensibile momento di smarrimento, ne approfitteranno per cercare di cambiare la storia… ma

Interpreti e personaggi

Massimo Troisi: Mario
Roberto Benigni: Saverio
Amanda Sandrelli: Pia
Iris Peynado: Astriaha
Carlo Monni: Vitellozzo
Lidia Venturini: Parisina
Paolo Bonacelli: Leonardo da Vinci
Nicola Morelli: Ugolone
Elisabetta Pozzi: la locandiera
Fiorenzo Serra: uomo in chiesa
Peter Boom: Predicatore trappista “ricordati che devi morire”

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Non ci resta che piangere: Curiosità sul film

Il titolo del film deriva dalla poesia omonima di Francesco Petrarca.

I due autori chiesero alla produzione molto tempo per scrivere la sceneggiatura. Dopo un lungo ritiro durato più di un mese a Cortina d’Ampezzo (a spese della produzione), non avendo trovato l’idea giusta, chiesero di trascorrere un po’ di tempo al mare, ma dalla permanenza in Val d’Orcia tornarono solo con due appunti: ci perdiamo nel medioevo e andiamo a fermare Cristoforo Colombo.

Il film è stato girato nell’estate del 1984, epoca del prologo, dove Benigni indossa una camicia cosiddetta hawaiana che ha spopolato nella moda degli anni ’80.

Location del film
– Capranica (Viterbo, per la scena iniziale del passaggio a livello)
– Lago di Bracciano (per la scenda dei protagonisti che si rifugiano sotto un albero per ripararsi dalla pioggia, quando un fulmine innesca il processo che li conduce nel 1400 – quasi 1500)
– Castello di Rota (Tolfa, Roma, per la scena della dogana “un fiorino!”)
– Parco archeologico di Vulci (nella Maremma laziale, in provincia di Viterbo, per la scena di Leonardo da Vinci che effettua gli esperimenti)
– spiaggia toscana di Cala di Forno (nel cuore del Parco Naturale della Maremma grossetana nel comune di Magliano, per la scena che li vede arrivare correndo sulla spiaggia spagnola di Palos per fermare il Cristoforo Colombo già partito).

A metà film, il materiale girato superfluo era così tanto che furono costretti a cancellare alcuni episodi, come quello che avrebbe dovuto far indossare all’amico comune Marco Messeri i panni di Savonarola.

Nella scena finale della locomotiva si vedono eucaliptus (australiani) ed un campo di mais … che arriva dall’America che Colombo stava andando a scoprire.

La locomotiva che appare nel finale è uno degli ultimi tre esemplari ancora funzionanti delle locomotive del Gruppo 400 delle Ferrovie Calabro Lucane.

Benigni e Troisi in un’intervista hanno dichiarato che la celebre scena in cui passano la dogana è stata girata molte volte perché non riuscivano a restare seri, tanto da essere costretti a rinunciare lasciando nel film la versione dover ridono.

Non ci resta che piangere è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 21 Dicembre 1984.

Il film registrò subito un grande successo, anche al botteghino dove ha realizzato il maggior incasso dell’anno 1984-1985, pari a 15 miliardi di lire.

Del film è stato scritto anche un libro omonimo, con la differenza che nel finale Saverio svela all’amico di conoscere un modo per tornare nel Novecento, ma prima di dirgli cosa fare gli fa promettere di sposare la sorella. Mario promette e Saverio incamminandosi per un sentiero deserto afferma: «In fondo a questo viottolo c’è un posto da dove si torna.»

Nel 2006 è uscita un’edizione in DVD con un contenuto extra inaspettato: una nuova versione del finale del film della durata di 39 minuti anziché dei 21 minuti noti.

I due protagonisti si ritrovano nel 1492 con l’intenzione di raggiungere Palos per fermare Colombo, poi si siedono a tavolino e scrivono la famosa lettera a frà Girolamo Savonarola, governatore tiranno della città fino al 1498, che però prese il potere a Firenze solo dopo la cacciata dei Medici, alla fine del 1494.

La lettera che Roberto Benigni e Massimo Troisi scrivono al “Santissimo Savonarola” è un riuscitissimo omaggio alla celebre e altrettanto divertente lettera scritta dai fratelli Caponi, Totò e Peppino De Filippo, alla “signorina” Dorian Gray in “Totò, Peppino e la… malafemmina”.

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Testo della celebre lettera al Savonarola

Frittole, estate quasi 1500.
Santissimo Savonarola, quanto ci piaci a noi due! Scusa le volgarità eventuali. Santissimo, potresti lasciar vivere Vitellozzo, se puoi? Eh? Savonarola, e che è? Oh! Diamoci una calmata, eh! Oh! E che è? Qua pare che ogni cosa, ogni cosa uno non si può muovere che, questo e quello, pure per te! Oh! Noi siamo due personcine perbene, che non farebbero male nemmeno a una mosca, figuriamoci a un santone come te. Anzi, varrai più di una mosca, no?
Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto. Scusa per il paragone tra la mosca e il frate, non volevamo minimamente offendere.
I tuoi peccatori di prima, con la faccia dove sappiamo, sempre zitti, sotto.

Citazioni

Predicatore: Ricordati che devi morire!
Mario: Come?
Predicatore: Ricordati… che devi morire!
Mario: Va bene…
Predicatore: Ricordati che devi morire!
Mario: Sì, sì… no… mo’ me lo segno…

Saverio: Dobbiamo far capire di essere due scienziati, dobbiamo dire cose intelligenti… Capito? Andiamo…
Mario:[non appena i due incrociano Leonardo] Ma 9 per 9 farà 81?

Doganiere: Chi siete? […] Cosa portate? […] Sì, ma quanti siete? […] Un fiorino! …

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Foto | Wikipedia