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Player One, Steven Spielberg alla regia

Steven Spielberg alla regia della definitiva Bibbia cinematografica dei nerd anni ’80. Player one

pubblicato 25 Marzo 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 17:08

Per chiunque abbia amato Ready Player One di Ernest Cline, arrivato nelle librerie d’Italia con il titolo Player One, questo annuncio potrebbe tramutarsi nella notizia del mese. Il meraviglioso, folle e trascinante omaggio editoriale di Cline agli anni ’80 diverrà infatti cinema, come da mesi ufficializzato, e con Steven Spielberg alla regia. Proprio lui, il due volte Premio Oscar che ha contribuito a rendere indimenticabile quel meraviglioso decennio di svolte culturali, tanto televisive quanto cinematografiche, musicali e videoludiche, è stato incaricato da Warner Bros. e Village Roadshow.

A sceneggiare il tutto Zak Penn, per un romanzo presto diventato bestseller e tradotto in oltre 40 lingue.

“Siamo entusiasti di poter dare il benvenuto a Steven. Abbiamo avuto con lui una storica serie di collaborazioni negli anni ’80 e ’90 e abbiamo voluto riportarlo indietro di 30 anni. Abbiamo sempre saputo che Spielberg sarebbe stato il regista dei sogni per questo progetto”.

Parole di Greg Silverman, capoccione Warner, per uno Spielberg attualmente al montaggio di Bridge of Spies, film con Tom Hanks in uscita a dicembre, e tra poche settimane di nuovo sul set per girare The BFG. A seguire, subito dopo, sarà la volta di Player one, romanzo ‘sci-fi’ che tratteggia i lineamenti di un mondo orribile. Wade ha diciotto anni e trascorre le sue giornate in un universo virtuale chiamato OASIS, dove si fa amicizia, ci si innamora, si fa ciò che ormai è impossibile fare nel mondo reale, oppresso da guerre e carestie. Ma un giorno James Halliday, geniale creatore di OASIS, muore senza eredi. L’unico modo per salvare OASIS da una spietata multinazionale è metterlo in palio tra i suoi abitanti: a ereditarlo sarà il vincitore della più incredibile gara mai immaginata. Wade risolve quasi per caso il primo enigma, diventando di colpo, insieme ad alcuni amici, l’unica speranza dell’umanità. Sarà solo la prima di tante prove: recitare a memoria le battute di Wargames, penetrare nella Tyrell Corporation di Blade Runner, giocare la partita perfetta a Pac-Man, sfidare giganteschi robot giapponesi e così via, in una rassegna di missioni di ogni tipo, ambientate nell’immaginario pop degli anni ’80, a cui OASIS è ispirato.

Fonte: Comingsoon.net