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Avengers: Age of Ultron – Blogo incontra il regista Joss Whedon

Si è tenuta a Milano la conferenza stampa alla quale è intervenuto Joss Whedon, regista tra gli altri dell’ultima incarnazione degli Avengers. E si parla di fumetti, di Age of Ultron e finanche di social network

pubblicato 25 Aprile 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 16:22

Appena due giorni fa abbiamo avuto modo di incontrare Joss Whedon, regista del primo nonché del secondo Avengers, l’Age of Ultron. Quello che trovate in questi giorni al cinema, per intenderci. Un mini-conferenza stampa dove tutto sommato alcune notizie interessanti sono emerse, anche perché Whedon non si è affatto negato, rispondendo anzi con interesse alle domande poste.

Ora, sappiamo che di solito il format è quello di domanda/risposta; tuttavia preferiamo il resoconto, anche perché l’incontro ed i temi toccati si prestano. A partire dalla prima domanda, per cui ci si chiede come mai parte delle riprese siano state condotte in Italia, a Forte di Bard per la precisione. Ebbene, Whedon si dice legato al nostro Paese da quando con sua madre ebbe modo di girare la Penisola. Ricorda ancora con piacere il suo soggiorno a Cortona, da dove si mosse verso altre città italiane. E poi c’è Sergio Leone, per ricollegarci ad un’altra domanda, al quale il nostro dice di dovere molto in termini di ispirazione.

Ma cos’è per lui un film Marvel? Quali sono gli ingredienti che lo rendono realmente tale? Whedon afferma di essersi avvicinato al progetto consapevole delle svariate possibilità insite in un film del genere: dentro ci trovi fantascienza, commedia, azione e via discorrendo. Senza mai dimenticare la vena ironica, che a suo dire contraddistingue questo genere di prodotti, quasi fosse una peculiarità del perfetto film Marvel.

Da lettore di fumetti a sua volta, ritiene che in nuce si riscontrino già lì tutti questi elementi, e a chi gli domanda se questa genia di comics al cinema rischino di snaturare l’universo fumetto tutto, la risposta è chiara: «quello dei fumetti è un mercato di nicchia, nulla a che vedere col bacino su cui può contare il cinema. I fumetti dovrebbero in qualche modo evolversi: so che non è facile, anzi. Ma mi sembra l’unico modo che hanno per sopravvivere. Mi piacerebbe che fossero molti di più i frequentatori di comics in generale, ma purtroppo non è così». Un’attestato d’affetto verso un settore che ha contribuito alla sua formazione, e non a caso gli studios hanno buon gioco a puntare su questa sorta di nostalgia, di eco da un passato in cui i fumetti hanno significato molto per alcune tra le passate generazioni. Fare insomma leva su ciò che c’è di più profondo, di radicato nella cultura e nel passato di una o più generazioni, al di là dei fumetti.

Ma perché aggiungere altri personaggi in Age of Ultron? A dire di Whedon, si era arrivati al punto in cui bisognava andare più in profondità, ribaltando la visione sugli Avengers. Ecco allora le due new entry, ovvero Scarlet Witch e Quicksilver; oltre ad offrire ulteriori possibilità a livello visivo (per via dei rispettivi poteri), è stato un modo per non andare a prendere nemici chissà da quale universo, opponendo dei rivali in condizioni analoghe a quelle dei Vendicatori. Certo, poi c’è Ultron, il cui rapporto con Tony Stark, dichiara Whedon, va visto più nell’ottica padre-figlio che in termini di doppio. C’è inoltre l’approfondimento inerente a Vedova Nera, ma in generale Whedon, che dalla televisione viene, ammette di aver riconsiderato una saga come questa sul grande schermo: il serial televisivo offre la preziosa opportunità di sviluppare seriamente un personaggio, aspetto che in progetti di questo tipo si rivela alla lunga essenziale.

Allora niente più Marvel nel futuro di Joss? Non per forza. Per ora non c’è nulla all’orizzonte, ma questo non significa che la porta sia chiusa. Anzi, continuerà a tenersi in contatto con lo studio, solo che per il momento pare abbia esaurito tutto ciò che intendeva dire a riguardo. La stessa scelta relativa all’innesto di nuovi personaggi non è stata facile, ed infatti ci tiene a dire che di solito è contrario a certe cose. Ma tant’è. I motivi ve li ho riportati nel capoverso precedente.

L’incontro si avvia alla conclusione e Whedon pare si sia sbottonato già abbastanza. Eppure c’è ancora tempo per rispondere ad alcune domande dirette. Qual è il suo personaggio preferito tra gli Avengers? Attualmente Vedova Nera. Come descrive la sua esperienza con i droni per le riprese del film? Eccezionale, e aggiunge, «finché non si tratta di sganciare bombe, sono assolutamente pro-droni». Chi è più forte tra Hulk e Thor? Hulk, ma in uno scontro testa a testa Thor potrebbe spuntarla. Ed infine una domanda più personale, che riguarda il suo rapporto non certo idilliaco con i social network. Anche in questo caso Whedon cerca di mostrarsi equilibrato, ed in maniera posata risponde di non essere contrario, solo che, riferendosi a Twitter, l’astio e la superficialità capace di tirar fuori rappresentano ottime ragioni per starne alla larga. D’altronde, conclude, si può anche fare a meno di dire a tutti i costi la propria su ogni singola cosa.