Home Notizie Stasera in tv: “Don Camillo” su Rete 4

Stasera in tv: “Don Camillo” su Rete 4

Rete 4 stasera propone “Don Camillo”, commedia del 1952 diretta da Julien Duvivier e interpretata da Fernandel e Gino Cervi.

pubblicato 21 Settembre 2019 aggiornato 30 Luglio 2020 15:13

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Cast e personaggi

Fernandel: Don Camillo
Gino Cervi: Peppone
Sylvie: signora Cristina
Franco Interlenghi: Mariolino della Bruciata
Charles Vissiere: il Vescovo
Saro Urzì: Brusco
Giovanni Onorato: Scartazzini, un uomo di Peppone
Marco Tulli: lo Smilzo
Gualtiero Tumiati: Ciro della Bruciata
Luciano Manara: Filotti
Mario Siletti: avv. Stiletti
Manoel Gary: Cerratini, delegato del PCI
Clara Auteri: donna che incita a gridare “Viva Peppone!”
Vera Talqui: Gina Filotti
Leda Gloria: signora Bottazzi
Giorgio Albertazzi: don Pietro
Olga Solbelli: madre di Gina
Armando Migliari: Rosco della Bruciata
Peppino De Martino: un consigliere di maggioranza
Carlo Duse: il Bigio
Franco Pesce: il sacrestano
Alda Brighenti: il figlio neonato di Peppone
Italo Clerici: Barchini, il tipografo
Jean Debucourt: voce crocifisso
Marcella Melnati: prima vecchietta timorosa
Dina Romano: seconda vecchietta timorosa
Maria Zanoli: terza vecchietta timorosa
Didier d’Yd: un simpatizzante comunista
Barbara Florian: una comunista fanatica

Doppiatori italiani

Carlo Romano: Don Camillo
Rina Morelli: signora Cristina
Amilcare Pettinelli: il Vescovo
Gaetano Verna: Brusco
Cesare Fantoni: Scartazzini, un uomo di Peppone
Manlio Busoni: avv. Stiletti
Stefano Sibaldi: lo Smilzo
Aldo Silvani: Ciro della Bruciata
Lauro Gazzolo: Filotti
Bruno Persa: Cerratini, delegato del PCI
Renata Marini: donna che incita a gridare “Viva Peppone!”
Cesare Polacco: un consigliere di maggioranza
Franco Galasso: Marco, figlio di Peppone
Ruggero Ruggeri: voce crocifisso
Emilio Cigoli: voce narrante

 

La trama

Stasera in tv su Rete 4 Don Camillo con Fernandel e Gino Cervi

 

1948, in quel di Brescello, ridente pasesino di campagna romagnolo è in atto una piccola guerra tra il parroco don Camillo e il sindaco del paese, il sanguigno Peppone.

I due battibeccano in continuazione per una questione di politica e di competenze, mentre il sindaco è un comunista di quelli duri e puri, che guarda di traverso la chiesa e tutti i suoi rappresentanti e simboli come l’idealizzata madre Russia gli ha insegnato, dall’altra parte l’agguerrito don Camillo difende con le unghie e con i denti il suo essere l’ultimo baluardo di difesa contro l’orda di “senzadio” capeggiata dal suo rivale che vorrebbe ridurlo al silenzio su ogni questione diciamo “terrena”.

Cosi ogni piccolo problema diventa scusa tra i due per ripicche e dispetti, vedi il battesimo del figlio di Peppone, un movimentato sciopero di mezzadri o l’amore contrastato di due giovani che vedono i genitori su opposte fazioni, figlio di comunisti lui, figlia di ricchi proprietari terrieri lei.

Il temperamento di don Camillo e i suoi eccessi lo costringono a ripetuti confronti coi “piani alti”, in particolare con il crocefisso sull’altare della sua chiesa, è da li che arrivano rimbrotti e lavate di capo, non parliamone dopo l’ennesimo battibecco con rissa che finisce per costringere don Camillo ad un esilio forzato in un remoto paesino di montagna.

Nonostante questo i due, avversari sul campo, in realtà nutrono un grande rispetto l’uno per l’altro e riescono comunque a trovare un compromeso quando si tratta di interessi più alti, mettendo al di sopra di tutto il bene del loro paese e dei propri concittadini.

 

Il nostro commento

Stasera in tv su Rete 4 Don Camillo con Fernandel e Gino Cervi (2)

 

Una partita del genere andava giocata “di fino”, in campo politica e commedia, ragione e sentimento, materiale che negli anni ’50 poteva creare qualche fastidioso effetto collaterale.

Vista la materia delicata in gioco i produttori dell’epoca decidono di affidare la regia del primo “Don Camillo” ad un cineasta d’oltralpe, Julien Duvivier che regala al film un tocco leggero e sempre perfettamente equilibrato, nasce così una grande serie di successo che lancerà un’altra inossidabile e iconica accoppiata vincente della commedia italiana, Gino Cervi e Fernandel.

Don Camillo è uno di quei film il cui appeal resta intonso nonostante il trascorrere del tempo, in realtà il suo effetto nostalgia si amplifica di visione in visione e rende la pellicola un classico sempiterno che è sempre un gran piacere ritrovare di tanto in tanto sul piccolo schermo.

 

Curiosità

Stasera in tv su Rete 4 Don Camillo con Fernandel e Gino Cervi (1)

  • Il film è liberamente ispirato alla raccolta di racconti di Giovanni Guareschi Mondo piccolo: don Camillo (1948), nella versione francese compaiono alcune sequenze tagliate nella versione italiana, mentre nella versione inglese la voce narrante è di Orson Welles. Il regista Julien Duvivier dirigerà anche il sequel Il ritorno di don Camillo (1953) [fonte Wikipedia].
  • Il film è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.
  • Il film ha ricevuto il premio americano National Board of Review Award come miglior film straniero dell’anno.
  • La versione francese presenta scene che non compaiono in quella italiana. Per esempio: quando i due amici-nemici mungono le mucche nella stalla “occupata”, oltre a mungerle, don Camillo fa nascere pure un vitellino; la sequenza finale del tentato suicidio è più lunga e drammatico-realistica (Gina e Mariolino vengono mostrati meglio quando s’immergono nel fiume per uccidersi). Quando don Camillo si picchia con i comunisti venuti dalla città per lo sciopero, la scena è più lunga; dopo la confessione di Peppone, il calcio, che nella versione italiana si intuisce più che vedersi, oltralpe si vede molto chiaramente; il funerale della sig.ra Cristina è più lungo e accuratamente filmato; oltre che con il crocifisso, c’è un brevissimo dialogo fra il parroco e la statua della Madonna [fonte Wikipedia].

La colonna sonora

Stasera in tv su Rete 4 Don Camillo con Fernandel e Gino Cervi (6)

  • Le musiche originali del film sono del maestro Alessandro Cicognini (Quattro passi fra le nuvole, Ladri di biciclette, Sciuscià, Umberto D).
  • La partitura originale era andata perduta e solo nel 2009 è stata ricostruita, partendo dalle registrazioni delle scene del film. Le musiche, eseguite dall’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Alessandria, sono state registrate e pubblicate su un CD, prodotto da Cinevox Record. [fonte Wikipedia]

 

[Per visionare il video clicca sull’immagine in alto]