Home Recensioni Contagious – Epidemia mortale: le recensioni Americane e Italiane

Contagious – Epidemia mortale: le recensioni Americane e Italiane

L’horror Contagious sarà piaciuto ai critici? Scopriamolo insieme!

di carla
pubblicato 29 Giugno 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 14:44

E’ uscito da pochi giorni il film horror Contagious – Epidemia mortale (in originale semplicemente “Maggie”) diretto da Henry Hobson e interpretato da Arnold Schwarzenegger, Abigail Breslin, Joely Richardson, Douglas M. Griffin, J.D. Evermore, Rachel Whitman Groves, Jodie Moore, Bryce Romero, Raeden Greer, Aiden Flowers, Carsen Flowers. Dopo la nostra (positiva) recensione ecco i pareri dei critici Americani e Italiani sul film. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, la pellicola ha raccolto il 51% dei voti positivi. Voi l’avete visto? Piaciuto?

Tom Long – Detroit News: Il problema è che Arnold Schwarzenegger rimane un attore fortemente limitato. Un concept potenzialmente interessante, con la star sbagliata. Voto: C

Betsy Sharkey – Los Angeles Times: ci sono alcune pugnalate intriganti al terreno intellettuale ed emotivo. Ma il ritmo è mortale, così lento che ci potrebbe essere un momento per un pisolino o due, senza perdere nulla di importante.

Linda Barnard – Toronto Star: Si tratta di una nuova svolta nel genere zombie: Voto: 2.5 / 4

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: Se pensavate che non c’era niente di nuovo sotto il sole per il tema zombie, o che Arnold Schwarzenegger non può recitare, date a “Maggie” una possibilità. Voto: 3.5 / 5

Claudia Puig – USA Today: Nonostante le sue affettazioni stilistiche, Maggie è uno stimolante thriller post-apocalittico horror, infuso con intelligenza e umanità. Voto: 2.5 / 4

Michael Ordona – San Francisco Chronicle : Nonostante la premessa e la forte recitazione – sì, forte recitazione di Schwarzenegger – “Maggie” semplicemente non attecchisce. E’ triste ammetterlo, perché è il tipo di film che si voleva migliore. Voto: 2/4

Michael O’Sullivan – Washington Post: Il film soffre un po’ per la sua lentezza. Ma una volta che ci si abitua al fatto che questo non è “World War Z”, ha i suoi piccoli piaceri, che sono cerebrali ed emotivi. Voto: 2.5 / 4

AA Dowd – AV Club: è fondamentalmente la storia di un’icona macho a cui viene chiesto di commettere un atto di violenza insopportabile ma misericordioso. Voto: B-

Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: è difficile capire cosa dovrebbe essere interessante in questo triste racconto molto grigio. Voto: 1.5 / 4

Kyle Smith – New York Post: “Voglia di tenerezza” in salsa zombie, “Maggie” succhia tutta la vita da un’idea che proprio non vuole morire. Voto: 1.5 / 4

Simon Abrams – Village Voice: Schwarzenegger potrebbe essere l’attrazione principale del film, ma lui è così inessenziale al dramma del film che avrebbe potuto facilmente essere sostituito da una monosillabica bambola.

Guy Lodge – Variety: questo film di zombie offre un tocco commovente al genere.

Francesco Alò – Il Messaggero: (…) Interessante esordio horror per Henry Hobson, regista in grado di fondere la tradizione dello zombie movie alla Romero con lo stile di Terrence Malik (Hobson era nella troupe di The Tree of Life). (…) Bravissimi sia Schwarzenegger (mai visto così fragile e inerme) che Abigail Breslin, ex bambina prodigio già candidata all’Oscar per Little Miss Sunshine. (…) Finale mozzafiato. Anche l’horror può essere delicatamente struggente.

Massimo Bertarelli – il Giornale: (…) Non è un horror, ma un film (pur lento) che racconta del rapporto profondo tra un padre e una figlia morente. (…) Schwarzy non è mai stato così bravo ed intenso.

Roberto Nepoti – la Repubblica: ecco il veterano Schwarzy in un film di zombi a piccolo budget diretto da un esordiente. Il neo-regista, Henry Hobson, si è distinto nel design dei titoli di film e serie tv tra cui The walking dead. Dalla quale non si discosta, riproducendone i temi, le atmosfere lugubri, i colori desaturati e spenti. Più “realistico” della consueta zombi-opera, Contagious è imperniato sull’atmosfera piuttosto che sull’azione. Lo serve bene l’ex-governatore della California, in un personaggio di gigante vulnerabile cui presta una recitazione minimalista. Maggie è Abigail Breslin (Little Miss Sunshine ) alla quale avremmo preferito la “prima scelta” Chloe Grace Moretz.