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Where to Invade Next: trailer italiano del documentario di Michael Moore

Where to Invade Next: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul documentario di Michael Moore nei cinema italiani il 9, 10 e 11 maggio 2016.

pubblicato 3 Maggio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 12:45

Dopo aver conquistato il botteghino americano,Where to Invade Next, il nuovo documentario di Michael Moore presentato al Toronto International Film Festival e al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, sarà nelle sale italiane dal 9 all’11 maggio distribuito da Nexo Digital e Good Films.

Stavolta Moore svolge il ruolo dell’“invasore” e fa visita ad una serie di nazioni per prenderne spunto e migliorare le prospettive degli USA. Il creatore di Fahrenheit 9/11 e Bowling for Columbine ritorna con questa esilarante e rivelatrice chiamata alle armi e finisce per scoprire che le soluzioni ai problemi più radicati in America esistono già in altri paesi del mondo e, con molta probabilità, aspettano solo di essere adottate.

Michael Moore spiega la genesi del film:

[quote layout=”big”]A 19 anni, subito dopo aver abbandonato l’università, mi sono procurato un pass Eurail e una tessera degli Ostelli della Gioventù e ho trascorso un paio di mesi a viaggiare per l’Europa. Mi trovavo in Svezia, dove mi sono rotto un dito del piede e qualcuno mi ha mandato in una clinica. C’è poco da fare con un dito del piede rotto, ma hanno fatto quello che hanno potuto. Poi sono andato per pagare il conto, ma non c’era nessun conto da pagare. Non riuscivo proprio a capire. Davvero, non avevo mai sentito nulla del genere. Allora mi hanno spiegato come funzionava il loro sistema sanitario. In tutta l’Europa ho continuato ad imbattermi in piccole realtà di questo tipo e a pensare, Che bella idea! Perché non lo facciamo anche noi? La mia idea iniziale era di andare ad “invadere” altri paesi e rubare loro qualcosa di diverso dal petrolio. E lo avrei fatto senza sparare un solo colpo. Mi ero dato tre regole: 1) non sparare a nessuno; 2) non prendere neanche una goccia di petrolio; e 3) portare a casa qualcosa da poter utilizzare. Nel momento in cui abbiamo invaso questi paesi ci è parso evidente che sarebbe stato molto meglio fare un film sull’America senza girare un solo fotogramma in America. Come sarebbe stato un film così? Mi piaceva questa sfida.[/quote]

Michael Moore, per la sua indagine, “invade” così diversi paesi Europei, tra cui Italia, Francia, Finlandia e Islanda e in ogni luogo in cui si reca conficca la bandiera a stelle e strisce. In questo pellegrinaggio Moore scopre che in Italia i lavoratori hanno un trattamento migliore rispetto ad altri paesi; in Francia le mense scolastiche servono quotidianamente piatti di alta cucina molto diversi da quelli americani; in Islanda il potere è in mano alle donne, le uniche che sembrano sapere come governare; in Finlandia il sistema scolastico è straordinario, uno dei più virtuosi al mondo…

[quote layout=”big” cite=”Michael Moore]Forse ho semplicemente trovato una maniera più sovversiva di gestire la rabbia che provo nei confronti delle condizioni in cui versa questo paese. Non sono mai stato un cinico, ho sempre creduto che il cinismo non fosse che un’altra forma di narcisismo. Credo nella bontà delle persone e credo che la maggior parte della gente abbia una coscienza e distingua il giusto dallo sbagliato. Penso che sappia cosa dovremmo fare e che sia solo spaventata o ignorante. E una volta risolti questi aspetti, quando smetteremo di vivere nella paura e di essere stupidi, le cose andranno meglio.[/quote]

 

QUI trovate la lista delle sale italiane che programmano il film.

 

 

Where to Invade Next: trailer del nuovo documentario di Michael Moore

Il documentarista Michael Moore torna con il primo trailer del suo ultimo film, Where to Invade Next. Il film girato in gran segreto è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival. Dopo aver affrontato il controllo delle armi in Bowling for Columbine, gli attacchi terroristici dell’11 settembre in Fahrenheit 9/11 e l’avidità aziendale in Capitalism: A Love Story, il regista affronta la propensione degli Stati Uniti ad invadere altri paesi.

Il regista premio Oscar Michael Moore torna con quello che potrebbe essere il suo film più provocatorio. Moore dice al Pentagono di mettersi da parte, da ora in poi farà lui l’invasore per l’America.

Le parole del regista riguardo al suo nuovo film:

La questione degli Stati Uniti in guerra infinita è una cosa che mi ha interessato per un bel po’ di tempo e fornisce la satira necessaria per questo film nato dagli eventi post-9/11 e da tutto ciò che sta succedendo in questo paese, da questa costante necessità di avere sempre un nemico in modo che possiamo mantenere vivo questo intero complesso militare industriale e mantenere le aziende che fanno un sacco di soldi nel business e visto che questo cosa mi ha sempre un po’ infastidito era il momento di parlarne.

Variety riporta che, dopo la sua prima mondiale a Toronto, ci sono stati molti acquirenti interessati alla pellicola. Questi potenziali acquirenti includono grandi studios, società indipendenti come Lionsgate, The Orchard e IFC Films e il servizio di streaming di Netflix.

Michael Moore è uno dei pochi documentaristi i cui film riescono a registrare grandi numeri al botteghino. Il suo film Fahrenheit 9/11 del 2004 è ancora il documentario di maggior incasso di tutti i tempi con 119.200.000$. Il regista ha lasciato intendere che il film potrebbe arrivare nelle sale entro la fine di quest’anno e qualificarsi per gli Oscar, ma è ancora tutto da confermare.

 

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Fonte: Movieweb