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Box Office Usa, Piccoli Brividi in testa – non sfondano Crimson Peak e Il Ponte delle Spie

Jack Black torna campione d’incassi negli States con Piccoli Brividi, riuscito a battere sia Crimson Peak che Il Ponte delle Spie

pubblicato 18 Ottobre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 11:44

Ci sono voluti 10 anni ma alla fine Jack Black ce l’ha fatta. Grazie a Piccoli Brividi, infatti, l’attore è tornato in testa al box office americano, evento che non si verificava dai tempi di King Kong. Costato 58 milioni di dollari e teorico primo capitolo di un nuovo franchise, il film Sony ne ha rastrellati 23 e mezzo in 3 giorni di programmazione, battendo così di un soffio il Marziano di Ridley Scott. 143 i milioni di dollari incassati fino ad oggi da Sopravvissuto (oltre 319 in tutto il mondo), calato di un 42% e sempre più indirizzato verso la soglia dei 200 milioni casalinghi. Da battere, nel dubbio, i 165 milioni di Hannibal e i 188 de Il Gladiatore, ad oggi i due migliori risultati americani del regista di Blade Runner.

Sconfitti, e questa è una notizia, sia Steven Spielberg che Guillermo Del Toro. Rispettivamente lanciati in 2,811 e 2,984 sale, Il ponte delle Spie e Crimson Peak non sono riusciti ad andare oltre i 15.3 e i 12.9 milioni di dollari. Il primo è costato 40 milioni e il secondo 55. Era per entrambi lecito attendersi qualcosa di più. Dalla 2° alla 5° posizione è invece scivolato Hotel Transylvania 2, arrivato ai 136 milioni, con il disastroso Pan crollato di un pesantissimo -61.7% rispetto alla già povera settimana scorsa. Solo 26 milioni di dollari in tasca per il kolossal Warner, costatone 150. Come detto, un massacro.

Se Lo Stagista Inaspettato si prepara a lasciare la Top10 con 59 milioni in saccoccia, il sottovalutato Sicario ha raggiunto quota 35, con Woodlawn esordiente a quota 4 milioni. Altro inatteso e immotivato flop The Walk di Robert Zemeckis. Quasi 2500 sale tra le mani, un folle -67.7% sugli incassi rispetto a 7 giorni fa, una terrificante media per sala di 482 dollari e un totale di 9 milioni appena, dopo esserne costati 35. Era dai tempi de La fantastica sfida, 1980, che un film del regista di Ritorno al Futuro non incassava così poco in patria. Altra musica suona in casa Universal, infine, con Steve Jobs di Danny Boyle. Ampliato a 60 sale, il film ha raccolto oltre 1 milione e mezzo di dollari in 72 ore, con una media per copia di 25,833 dollari e un totale di 2.2 milioni, dopo esserne costati 30. Il prossimo fine settimana, finalmente, la pellicola sfonderà il muro delle 2500 sale.

A farle concorrenza The Last Witch Hunter, Jem and the Holograms e Rock The Kasbah. Chi detronizzerà Jack Black?