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Da Crimson Peak a The Others: 10 case stregate da film horror

Crimson Peak ha debuttato nei cinema italiani e Blogo vi propone una visita in 10 case infestate da cinema horror.

pubblicato 26 Ottobre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 11:34

Halloween si avvicina con la storia di fantasmi gotica Crimson Peak ha fatto il suo debutto nei cinema italiani e quindi quale miglior occasione di addentrarci nella mitologia delle case stregate o se preferite “infestate” che hanno avuto un filone proprio sul grande schermo, più precisamente all’interno del genere horror e del thriller sovrannaturale.

Nella tradizione popolare una casa stregata può essere infestata da fantasmi, poltergeist o entità malevole come demoni, ma il più delle volte ad infestare abitazioni, vetusti manieri o tetre magioni sono tormentati spiriti di trapassati associati principalmente a eventi violenti o tragici come omicidi, morti accidentali o suicidi che avrebbero lasciato una potente impronta psichica all’interno di questi edifici, eventi che hanno creato una vera e propria bolla temporale al cui interno resta sospesa un’entità sovrannaturale spesso rabbiosa che non trova pace e resta a contatto con la nostra dimensione, interagendovi e portando terrore e inquietudine.

Partendo da Crimson Peak, il gioiello di stampo gotico di Guillermo del Toro e la sua Allerdale Hall, un palazzo fatiscente al centro del film, vogliamo accompagnarvi in una sorta di tour sovrannaturale all’interno di case infestate cinematografiche che sono state trasformate in vere e proprie protagoniste da grande schermo e le cui performance ci hanno regalato negli anni una corposa dose di brividi.

Prima di lasciarvi alla classifica vi segnaliamo che abbiamo sacrificato qualche titolo più altisonante evitando così di ripeterci e di stilare una classifica troppo prevedibile, per i titoli mancanti vi segnaliamo a seguire la classifica alternativa “10 film horror con case infestate”.

 

 

1. Crimson Peak (2015)

Luogo infestato: Allerdale Hall

Trama: la giovane aspirante scrittrice Edith Cushing (Mia Wasikowska) sin da bambina rivela la capacità di vedere i fantasmi e quando un affascinante nobile decaduto, in cerca di una consorte con danarosa dote, la convince a sposarlo, la ragazza si ritroverà nella sua vetusta e fatiscente dimora dove l’uomo vive con l’algida sorella e dove sono sepolti oscuri segreti del passato che prenderanno la forma di terrificanti spettri che cominceranno nottetempo a tormentare Edith.

Commento: un immersivo gioiello dalle meravigliose suggestioni gotiche, Guillermo del Toro mette in scena un’appassionata e coinvolgente dichiarazione d’amore per il romanzo gotico e dimostra ancora una volta grande sintonia con il genere horror e una forte empatia con lo spettatore.

Note: Del Toro nel film ha voluto rendere omaggio a classici del genere “Case stregate” come Gli invasati (The Haunting, 1963) di Robert Wise e Suspense (The Innocents, 1961) di Jack Clayton. Il regista intendeva anche fare un film horror per coloro che sono cresciuti guardando film come Omen – Il presagio, L’Esorcista e Shining definendo quest’ultimo “Il monte Everest del filone Case stregate”.

 

2. La saga Amityville Horror (1979 – 2005)

Luogo infestato: Abitazione al 112 di Ocean Avenue presso Amityville, New York.

Trama: George e Kathy Lutz si trasferiscono con i figli in una nuova casa che si scoprirà essere stata luogo di una strage un anno prima e ora infestata da uno spirito maligno. Dopo che George subirà la nefasta influenza della casa, la famiglia assisterà a terrificanti manifestazioni sovrannaturali sempre più violente che li costringeranno a fuggire abbandonando in fretta e furia l’abitazione.

Commento: senza dubbio il franchise più celebre del filone”case infestate” che ha nell’originale del 1979, nel sequel Amityville Possession (1982) e nel remake Amityville Horror i migliori capitoli.

Note: Amityville è famosa per essere luogo dell’ambientazione del libro “Orrore ad Amityville” scritto da Jay Anson e pubblicato nel 1977 con 13 ristampe e oltre 10 milioni di copie vendute. “Orrore ad Amityville” trae ispirazione da un fatto di cronaca avvenuto ad Amityville nel novembre 1974, quando Ronald DeFeo Jr. uccise tutti i sei membri della sua famiglia nella loro casa al 112 Ocean Avenue. Nel dicembre 1975 George e Kathy Lutz e i tre figli di Kathy si trasferirono nella casa, ma la lasciarono dopo ventotto giorni asserendo che la casa era infestata da fantasmi.

 

3. The Others (2001)

Luogo infestato: Palacio de los Hornillos

Trama: Grace Stewart (Nicole Kidman) è una madre che vive isolata in una remota tenuta di campagna con i suoi due bambini piccoli affetti da una malattia rara, caratterizzata da fotosensibilità, che li costringe a vivere lontano dalla luce del sole. L’arrivo di tre domestici presso la casa coincide con una serie di eventi strani e Grace inizia a temere che la casa sia infestata da fantasmi.

Commento: il film di Alejandro Amenábar può essere inserito tra i grandi classici del filone “case infestate” e grazie ad una immersiva messinscena e ad una narrazione spiazzante riesce a regalare brividi genuini e un colpo di scena finale davvero superlativo.

Note: il film è basato su un episodio della serie tv britannica ‘Armchair Theatre’ chiamato ‘The Others’ trasmessa nel 1970 e riproposta come un film intitolato “Voices” nel 1972. Questa versione per il grande schermo è più elaborata, ma la storia è la medesima.

 

4. The Woman in Black (2012)

Luogo infestato: Eels Marsh House

Trama: Arthur Kipps (Daniel Radcliffe) è un giovane avvocato londinese costretto a lasciare il figlioletto di tre anni per recarsi in un remoto villaggio, onde assistere ai funerali di una facoltosa cliente e sbrigare le pratiche legali inerenti al suo lascito ereditario, che include anche una lugubre e vetusta villa sperduta tra le nebbie della campagna inglese che si rivelerà infestata da una sinitra presenza, il fantasma di una dama di nero vestita.

Il nostro commento: film dalla narrazione gradevolmente convenzionale e ricca di sfumature goticheggianti. Il regista specialista in horror James Watkins regala al film un riuscito mix di look classico e narrazione moderna, insomma i brividi sono assicurati e a fare il resto ci pensa una confezione di gran classe.

Note: il racconto gotico “La dama in nero” della scrittrice Susan Hill datato 1983 che ha ispirato il film ha già fruito di una trasposizione teatrale nel 1987 e di un film tv datato 1989.

 

5. Haunting – Presenze (1999)

Luogo infestato: Hill House

Trama: Il professore David Marrow (Liam Neeson) intende studiare i segreti di Hill House, una casa che si dice sia infestata da oscure presenze. Con la scusa di condurre una ricerca sull’insonnia e studiare le reazioni alla paura, lo studioso recluta tre ignare cavie che entreranno in contatto con fantasmi che si aggirano nella gigantesca tenuta che pare ospitare anche una potente e malvagia entità oscura.

Commento: Haunting – Presenze, remake molto liberamente basato su un classico horror degli anni ’60, si fa notare principalmente per l’imponente e impressionante scenografia ad opera dell’argentino Eugenio Zanetti (Restoration, Al di là dei sogni), un set sontuoso che sovrasta una storia piuttosto debole e priva di spunti horror adeguatamente efficaci.

Note: il film diretto da Jan de Bont è ispirato al romanzo di Shirley Jackson “The Haunting of Hill House”, tradotto in Italia come “L’incubo di Hill House” ed è il remake del film Gli invasati (The Haunting, 1963) di Robert Wise con Julie Harris, Claire Bloom e Richard Johnson.

 

6. Fantasmi (1995)

Luogo infestato: Edbrook House

Trama: David Ash (Aidan Quinn) è un professore americano esperto nel campo della parapsicologia che ha trascorso la maggior parte della sua vita a smentire l’esistenza dei fantasmi. Nel 1928 l’esimio studioso riceve un invito da parte della famiglia Mariell per indagare su presunti fantasmi che infestano la loro tenuta Edbrook House. Per Ash sarà il momento di mettere in discussione ogni sua convinzione sull’esistenza di fantasmi e attività paranormali.

Commento: Godibile storia di fantasmi di stampo classico dalla suggestiva ambientazione che gioca sul confine tra sovrannaturale e suggestionabilità.

Note: Il film è basato sul racconto horror “Haunted” di James Herbert.

 

7. The Orphanage (2007)

Luogo infestato: Partarríu Manor

Trama: Laura (Bélen Rueda) decide di acquistare l’orfanotrofio in cui è cresciuta per trasformarlo in un istituto per disabili. Trasferitasi nell’edificio con il marito e il figlio adottivo di sette anni scoprirà che il luogo è infestato dal fantasma di un ragazzino scomparso in tragiche circostanze.

Commento: gioiellino di produzione spagnola prodotto da Guillermo del Toro che ripropone il filone “bambini inquietanti” in formato “ghost story” e lo fa con estrema classse, una protagonista intensa e talentuosa e soprattutto con il consolidato e rodato repertorio da brividi che ha fatto la fortuna del filone “case infestate”.

Note: lo sceneggiatore Sergio G. Sánchez ha scritto il film inserendovi suggestioni da film che ha amato da ragazzo come Poltergeist, Omen – il presagio e Rosemary’s Baby aggiungendovi influenze letterarie come Peter Pan e il racconto Il giro di vite che ha ispirato anche il classico The Others.

 

8. Il mistero della casa sulla collina (1999)

Luogo infestato: un manicomio abbandonato soprannominato “La  casa dei fantasmi”.

Trama: Il bizzarro miliardario Stephen H. Price invita un gruppo di quattro sventurati a passare la notte in un manicomio abbandonato, sede di atroci delitti, promettendo in premio un milione di dollari a chi riuscirà a vedere l’alba.

Commento: non privo di spunti interessanti questo rifacimento dell’horror anni ’50 La casa dei fantasmi diretto da William Castle e interpretato dal leggendario Vincent Price. L’ambientazione è suggestiva, ma non sfruttata a dovere e il dipanarsi della trama non regala il minimo sindacale di brividi richiesto per un horror che, alla fine dei conti, non mantiene ciò che promette e non rende giustizia al classico cui si ispira.

Note: Lo scenografo David F. Klassen anziché usare le tipiche case in stile Vittoriano già viste in molti film horror, ha realizzato la casa del film nello stile monolitico di Albert Speer, l’architetto del Terzo Reich.

 

9. Non avere paura del buio (2011)

Luogo infestato: Maniero Blackwood

Trama: il seminterrato di una grande villa, il vetusto maniero Blackwood, cela un terrificante segreto che verrà portato alla luce quando l’architetto Alex Hirst (Guy Pearce), in cerca di un rilancio della sua carriera, deciderà di restaurare la location. Alex si trasferirà a vivere nella villa con la sua nuova compagna, l’arredatrice d’interni Kim (Katie Holmes) e l’introversa figlia Sally (Bailee Madison). Sarà proprio Sally a scoprire il seminterrato, una sorta di anticamera per una vero e proprio covo infernale, abitato da piccole e mostruose creature che si annidano nel sottosuolo dell’edificio.

Commento: film discreto in cui funzionano a dovere location, in questo caso davvero ben scelta e colonna sonora, affidata per l’occasione all’esperto in brividi sonori Marco Beltrami. Meno riuscito invece il look delle creature che infestano la casa realizzate completamente in CG che si presentano come una via di mezzo tra un ratto e un famiglio, le creature animate in stop-motion viste nell’horror anni ’80 Non aprite quel cancello, classico omaggiato nel film in un paio di inquadrature.

Note: il film prodotto e co-sceneggiato da Guillermo del Toro è un remake del film per la tv Don’t be afraid of the dark datato 1973.

 

10. 1921 – Il mistero di Rookford (2011)

Luogo infestato: Manderston House

Trama: 1921 Inghilterra, la scrittrice Florence Cathcart (Rebecca Hall), conosciuta anche come “La signora dei fantasmi”, ha scritto un disillusorio libro su sovrannaturale e fantasmi e ha fatto dello smascheramento dei truffatori che lucrano sul dolore altrui una vera e propria missione. Quello che Florence non sa è che il destino ha in serbo per lei la prova ultima dell’esistenza dei fantasmi che pare infestino uno sperduto collegio nelle campagne inglesi.

Commento: raffinata, ben girata e con un cast di spessore questa classica ghost-story britannica che fruisce di location immersive e brividi davvero ben dosati, per un racconto elegante e coinvolgente che unisce abilmente le suggestive ambientazioni “british” del piccolo classico Fantasmi di Lewis Gilbert, i meccanismi narrativi all’insegna dell’illusorio del memorabile The Others e i medesimi brividi regalati da un piccolo classico del filone “baby-fantasmi” come La spina del diavolo di Guillermo del Toro.

Note: il regista del film Nick Murphy ha scritto la sceneggiatura in tandem con Stephen Volk, autore specializzato in sovrannaturale da piccolo schermo, sua la trasmissione tv/mockumentary Ghostwatch e la serie tv Afterlife con protagonista un medium.

 

Bonus video – Rose Red (2002)

Luogo infestato: Rose Red

Trama: una ricercatrice universitaria che studia fenomeni paranormali parte per una spedizione presso Rose Red, antica residenza di John ed Ellen Rimbauer, da tempo disabitata. Insieme a lei ci sono alcuni sensitivi selezionati dalla ricercatrice e un discendente dei Rimbauer. Lo scopo della missione è quello di risvegliare lo spirito della casa, un “colosso dormiente di poteri psichici”, che è stata teatro dagli inizi del novecento di numerose sparizioni e omicidi/suicidi inclusa la misteriosa scomparsa della padrona di casa Ellen Rimbauer.

Commento: anche se si tratta di una miniserie televisiva e non di un lungometraggio cinematografico abbiamo voluto dedicare uno spazio a questo film televisivo realizzato da Stephen King.  Rose Red presenta molte somiglianze con il remake Haunting – Presenze poichè nasce proprio da una mancata collaborazione in quel film tra Stephen King e Steven Spielberg. Tallone d’Achille dell’operazione è l’eccessiva dilatazione dei tempi figlia del formato televisivo, invece punto di forza una casa che vive di vita propria e si espande come una vera e propria entità che si nutre di morte e terrore.

Note: Stephen King, nella stesura della sceneggiatura, si è ispirato alla storia di Sarah Winchester e della Winchester House che venne costruita nel 1884, e da allora ininterrottamente ampliata per 38 anni fino al 1922 (160 stanze, 40 camere da letto, 6 cucine, 2 sale da ballo, 52 lucernai, 1257 finestre per circa 10.000 vetrate, 40 scale per un totale di 467 gradini, 47 caminetti e 17 camini).