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This Changes Everything: trailer italiano del film sul cambiamento climatico

Sarà una rivoluzione a salvarci? Per il best seller di Naomi Klein e il documentario di Avi Lewis è essenziale per invertire la tendenza dell’economia mondiale sul cambiamento climatico

di cuttv
pubblicato 24 Novembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 10:51

Con il prossimo vertice internazionale sull’ambiente COP21, tenuto a Parigi dal 30 novembre all’11 Dicembre 2015, il cambiamento climatico torna protagonista di riflessioni e prospettive che cercano di invertire la tendenza perpetrata sino ad oggi, con una mentalità tesa ad usare senza limiti e ritegno le risorse del pianeta.

“…e se il problema non fosse la natura umana? E forse neanche l’effetto serra? Se il problema fosse la storia che ci siamo raccontati negli ultimi 400 anni?”

Il punto di vista della pluripremiata giornalista e scrittrice Naomi Klein, si spinge oltre l’avidità e indifferenza dell’uomo nei confronti del pianeta, toccando l’intero sistema produttivo che regge l’economia mondiale, dalle pagine del best seller “Una rivoluzione ci salverà” (Rizzoli, 2015) al documentario che ispira e interpreta, diretta da Avi Lewis.

This Changes Everything, girato in 9 paesi e 5 continenti per 4 anni, intraprende il tentativo di reinventare la grande sfida del cambiamento climatico, con 7 ritratti di comunità in prima linea nella lotta al surriscaldamento del pianeta, dal Canada alla Cina, dalla Grecia all’India. L’occasione ideale per incontrare:

Crystal, una giovane indigena la cui terra è stata sventrata dai trivellatori in cerca di sabbie bituminose che tenta di avere accesso a una blindatissima base militare al fine di indagare il disastro ambientale in corso.

Mike e Alexis, una coppia del Montana il cui ranch viene allagato dal petrolio proveniente da una tubatura rotta. Si organizzano con i loro vicini, la tribù dei Cheyenne del Nord, per fermare l’estrazione di combustibili fossili sul loro territorio e implementare un sistema di pannelli solari nella loro riserva.

Melachrini, una casalinga del nord della Grecia dove con la scusa della crisi economica si vuole costruire una miniera d’oro mettendo così in pericolo il delicato ecosistema nonché l’industria del turismo sulla quale il paese poggia. Nonostante ciò, la popolazione locale si organizza e lotta contro lo scempio ambientale.

Jyothi, una matriarca dell’Andhra Pradesh, India, che insieme ai suoi compaesani si oppone alla costruzione di una centrale elettrica a carbone che distruggerebbe il terreno acquitrinoso da cui la loro comunità dipende. Quella che inizia come una battaglia locale sfocerà poi in un movimento nazionale.

Questo film cambierà tutto? Assolutamente no. Sarete voi a farlo!

This Changes Everything, interpetato da Naomi Klein, diretto da Avi Lewis e prodotto tra gli altri da Alfonso Cuarón, per Klein Lewis Productions e Louverture Films, dopo il People’s Choice Award a Toronto 2015, dal 2 dicembre con Camera Distribuzioni Internazionali arriva anche nelle 48 sale italiane del circuito The Space, in collaborazione con Lumière e Cinema Anteo, poco prima del vertice internazionale COP21 e subito dopo l’anteprima italiana tenuta il prossimo 26 novembre alla Camera dei Deputati, mentre la sera dello stesso giorno (h. 20:00), il Nuovo Cinema Palazzo di Roma, propone la proiezione di estratti del film e l’incontro con il regista.

L’Idea di Naomi Klein

“Posso essere onesta con voi? Ho sempre odiato i film sul cambiamento climatico.
Cos’è che mi fa guardare dall’altra parte ogni volta che vedo ghiacciai che si sciolgono e orsi polari disperati? È mai possibile annoiarsi davanti alla fine del mondo? Non è che non mi importi degli orsi polari, è che ci viene ripetuto che non vi sono cause esterne, così vanno le cose, è semplicemente la natura umana. Siamo per natura egoisti e poco lungimiranti. Se tutto ciò fosse vero allora non ci sarebbero speranze. Quando però ho deciso di approfondire la questione e incontrare coloro che si impegnano in prima persona contro il cambiamento climatico, ho scoperto che molte delle mie convinzioni erano sbagliate. Allora mi sono chiesta: e se il problema non fosse la natura umana? E forse neanche l’effetto serra? Se il problema fosse la storia che ci siamo raccontati negli ultimi 400 anni?
Mi trovavo in un’elegante casa nella campagna inglese, come quella di Downton Abbey, in occasione di un’esclusiva riunione convocata dalla Royal Society, la più antica organizzazione scientifica al mondo. Invece di dare ordini ai camerieri però, i partecipanti a quella riunione stavano provando a dare ordini al sole. Stavano infatti discutendo un piano che prevedeva l’utilizzo di sostanze chimiche nella stratosfera al fine di abbassare la temperatura sulla terra.
La cosa può sembrare strana eppure è assolutamente in linea con la storia che la Royal Society cominciò a raccontare nel diciassettesimo secolo. La storia è questa: la terra non è, come molti pensano, una madre da rispettare e temere. Tutt’altro. La scienza ha dotato l’uomo di poteri quasi divini e la terra altro non è che una macchina e noi i suoi ingegneri nonché padroni. Possiamo plasmarla a nostra immagine e somiglianza e ricavarne ciò che vogliamo. Questa è l’origine della lunga storia del cambiamento climatico. Appena me ne sono resa conto ho smesso di guardare dall’altra parte, nella convinzione che le storie si possono sempre cambiare.”

Naomi Klein, dal film documentario This Changes Everything

This Changes Everything: note di regia

– Come fare un film sul cambiamento climatico per quelli che, come me, non ne possono più di documentari di questo genere?
– Come fare un film tratto da un libro che non è ancora stato scritto?
– Come fare un film sulla crisi esistenziale dell’umanità che sia in
grado di infondere un senso di speranza che non sia vana?
Questo sono solo alcune delle domande a cui ho dovuto trovare risposte quando ho iniziato a girare This Changes Everything. Ho trovato le risposte tra le persone che ho incontrato ai quattro angoli del pianeta durante le riprese di questo film. La mia famiglia e miei amici sanno che quando inizio a parlare non la smetto più, però la maggior parte della mia vita professionale è stata dedicata all’ascolto. Ascoltare le storie di queste persone ha cambiato tutto per me.
Di fronte alla dignità e alla chiarezza morale di queste comunità in lotta ho capito che il cambiamento climatico non deve per forza ridursi all’immagine di poveri orsi polari. La loro capacità di ricondurre il surriscaldamento planetario e gli effetti sulle loro vite al vigente sistema economico, mi ha fatto comprendere la tesi del libro che Naomi ancora stava ancora scrivendo. Guardando questo nuovo movimento ecologista che sta costruendo un mondo diverso sulle macerie di quello industriale mi ha fatto intravedere la speranza nel buio dei nostri tempi.
La realizzazione di questo film è stato il più difficile ed entusiasmante processo creativo in cui sia mai stato coinvolto fino ad ora. La mia più grande speranza è che possa essere utile, che possa aiutare le persone a sentirsi meno isolate e a trovare così un modo per impegnarsi in prima persona.
Poiché per cambiare tutto, abbiamo bisogno di tutti.

Avi Lewis

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