Home Recensioni Regression: le recensioni Straniere e Italiane

Regression: le recensioni Straniere e Italiane

Il film horror di Alejandro Amenábar visto dai critici

di carla
pubblicato 7 Dicembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 10:32

E’ uscito il 3 dicembre il film horror Regression di Alejandro Amenábar ed interpretato da Emma Watson, Ethan Hawke, Devon Bostick, David Thewlis, Aaron Ashmore, Dale Dickey, Adam Butcher, Aaron Abrams, Kristian Bruun. Dopo la nostra recensione (negativa) ecco i pareri dei critici Stranieri e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, la percentuale dei voti positivi è solo del 6%. Proprio pochino. Vediamo insieme il perché.

Ed Whitfield – La Ooh Tray: Il film trasuda una certa serietà, che la sua sceneggiatura non può sostenere.

Henry Fitzherbert – Daily Express: E’ ben realizzato, ma mancano tensione e sorpresa. Voto: 3/5

Mark Kermode – Observer [UK]: A cavallo tra suspense psicologica e l’orrore soprannaturale. Voto: 3/5

Geoffrey Macnab – Indipendent: Si tratta di un purgatorio tra il thriller poliziesco e il dramma satanico alla Rosemary’s Baby. Voto: 2/5

Stefan Pape – HeyUGuys: L’equivalente cinematografico di un cane che si morde la coda. Voto: 2/5

Adam Woodward – Little White lies: per un’esperienza più autenticamente agghiacciante, guardate “The House of the Devil” di Ti West. Voto: 2/5

Brian Viner – Daily Mail [UK]: per un po’ sbuffa come un thriller psicologico abbastanza guardabile, ma poi barcolla nel territorio horror, e qui Alejandro Amenabar si perde. Voto: 2/5

Robbie Collin – Daily Telegraph: Regression è il film che ha sconfitto Ethan Hawke. Voto: 2/5

Kevin Maher – Times [UK]: un thriller investigativo che mette in mostra personaggi scritti male e l’orribile regia. Voto: 1/5

José Arce – LaButaca.net: Un ritorno poco brillante del regista Alejandro Amenábar. Un film noioso e prevedibile.

Lucía Ros Serra – Blog de ​​cine: Prevedibile e senza carisma, il film offre solo a metà: è divertente ma non è mai davvero sorprendente.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) la pellicola, pur nella sua raffinata chiave retrò, resta nell’ambito di un thriller-horror di maniera (…) Del film è valida soprattutto la prima parte quando la situazione oscilla fra sovrannaturale e reale e Hawke, perseguitato da diaboliche visioni, si chiede se siano un oscuro frutto del suo io (…)

Maurizio Acerbi – il Giornale: Una trama confusa e poco credibile, con personaggi psicologicamente instabili e un finale “a sorpresa” già svelato, involontariamente (si spera) a metà pellicola.

Roberto Nepoti – la Repubblica: Spiace dirlo, ma Regression è un titolo che sembra fatto apposta per sottolineare il passo indietro di Alejandro Amenábar rispetto ai suoi film precedenti. Chi ricorda The Others non ignora l’abilità del regista spagnolo nel manipolare lo spettatore, spiazzarlo a orologeria, demolirne le certezze. Lo fa anche qui, ma in un modo astruso, cambiando strada di continuo come per confondere le carte. Però il continuo rilancio di trucchi e depistaggi diventa frustrante per chi segue il film; e, a quanto pare, anche per gli attori: Ethan Hawke è distratto e Emma “Hermione” Watson, a venticinque anni, sembra non poterne più di fare l’adolescente.