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Natale col Boss: Recensione in Anteprima

2° cinepanettone ufficiale per Volfango De Biasi, di ritorno insieme a Lillo&Greg con l’atipico e divertente Natale col Boss.

pubblicato 15 Dicembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 10:17

Abbandonato Neri Parenti e la vecchia e stantia formula del cinepanettone classico ad episodi, non a caso ripreso al volo da Medusa con Vacanze ai Caraibi, Aurelio DeLaurentiis ha inaspettatamente portato la propria creatura cinematografica verso lidi fino a pochi anni fa inimmaginabili con Natale col Boss. D’altronde gli incassi stagionali dell’antica formula si erano anno dopo anno dimezzati, raschiando il fondo del barile appena 12 mesi fa con i miseri 6 milioncini di euro incassati da Un Natale stupefacente. Eppure il presidente del Napoli Calcio non ha fatto tabula rasa, confermando il romano Volfango De Biasi alla regia e il duo Lillo&Greg negli abiti dei due protagonisti, arrivati così al loro 4° cinepanettone consecutivo dopo i primi due Colpi di fulmine e Colpi di fortuna.

Per provare a sparigliare il tavolo, come detto, DeLaurentiis e De Biasi hanno avuto il coraggio di cambiare completamente strada rispetto ai fortunati ma ormai irripetibili percorsi passati, dando così vita al più divertente e originale film della saga degli ultimi 15 anni. Perché in Natale col Boss, elemento di non poco conto dinanzi ad una commedia che da sempre ambisce solo e soltanto a questo, si ride. E anche di gusto. Shakerando ‘er monnezza‘ con i Manetti Bros., De Biasi ha dato vita ad un simpatico prodotto di genere che parodizza il poliziesco in salsa mafiosa tornato in voga in questi ultimi anni grazie al boom cinematografico e televisivo di Gomorra. Tutto questo incrociando 6 personaggi decisamente differenti tra di loro.

Alex e Dino, ovvero Lillo e Greg, affermati chirurghi plastici sbarcati da Roma a Milano, improvvisamente rapiti e di corsa portati in Campania; Leo e Cosimo, ovvero Paolo Ruffini e Francesco Mandelli, deficienti poliziotti sulle tracce di un pericoloso boss partenopeo di cui nessuno conosce il volto; ed infine il tirapiedi di quest’ultimo, costretto a cambiar faccia perché visto in volto dai due cretini sopra menzionati, e Peppino Di Capri, a 76enne splendidamente tornato sul set con un doppio ruolo: quello del boss trasformato, per l’appunto, e quello originale che da mezzo secolo lo vede affermato cantante.

Una commedia degli equivoci bilanciata negli sketch e intelligentemente forzata nello scimmiottare il genere del poliziesco vecchia maniera. Dimenticati luoghi esotici, navi da crociera, montagne innevate, mogli cornute e mariti farfalloni, il cinepanettone Filmauro ha scaricato gli ormai putridi ingredienti di un tempo per provare a cucinare qualcosa di più sfizioso e saporito, evitando quelle gag gratuitamente volgari e fisicamente idiote a cui tutti noi c’eravamo purtroppo abituati. La sceneggiatura scritta addirittura a 14 mani, 4 delle quali appartenenti agli strabordanti Lillo & Greg, funziona perché finalmente centrata sulla scrittura, sulla battuta estemporanea, sul demenziale spinto e voluto, sulla parodia dura e pura in salsa italiota, con tanto di geniale cameo finale che almeno su Blogo non vi sveleremo nemmeno sotto tortura.

Se persino Paolo Ruffini e Francesco Mandelli fanno clamorosamente ridere (c’è una scena alla Gomorra che strappa applausi), Claudio Gregori e Pasquale Petrolo, ovvero Lillo&Greg, si sono invece confermati due comici cinematografici il più delle volte sottovalutati, o forse dovremmo dire mal sfruttati, in grado di strappare risate con la minima interazione di coppia, neanche a dirlo spesso no-sense. Impossibile poi non sottolineare la prova d’attore di Peppino Di Capri, credibilissimo nello spaziare tra il proprio reale io e il volto di uno sboccato, violentissimo e folle boss mafioso, per un film che tralasciando un paio di passaggi a vuoto va a vincere con estrema facilità la sfida diretta con gli altri ‘cinepanettoni’ più o meno ufficiali di questo Natale 2015.

Da Matrimonio al Sud a Vacanze ai Caraibi passando per Il professor Cenerentolo di Pieraccioni, titoli che a differenza della pellicola di De Biasi si sono limitati a replicare la solita e trita e ritrita storia che nulla ha più da dire ed esprimere, anche solo in termini di divertimento. Perché a volte cambiar lineamenti e connotati, che sia tramite bisturi o molto più semplicemente inchiostro, aiuta.

[rating title=”Voto di Federico” value=”6.5″ layout=”left”]

Natale col Boss (Ita, commedia, 2015) di Volfango De Biasi; con Claudio Gregori, Pasquale Petrolo, Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Giulia Bevilacqua, Francesco Di Leva, Enrico Guarneri, Franco Pennasilico, Peppino Di Capri – uscita mercoledì 16 dicembre 2015.