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Courmayeur 2015: video-intervista a Patricia Rozema, regista di Into the Forest

Courmayeur Noir in Festival 2015: la parola a Patricia Rozema, regista e sceneggiatrice di Into the Forest, la quale definisce il suo film una sorta di «memento mori». Premio della Giuria nel corso dell’ultima edizione

pubblicato 19 Dicembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 10:09

Dopo il Leone Nero era opportuno dare risalto al secondo classificato, ovvero il Premio della Giuria dell’ultimo Noir in Festival. Si tra di Into the Forest, scritto e diretto da Patricia Rozema, con Ellen Page ed Evan Rachel Wood. Altro film di stampo vagamente post-apocalittico, sebbene tale definizione vada senz’altro contestualizzata. Tratto infatti dall’omonimo romanzo di Jean Hegland, la storia è quasi intima: all’improvviso non c’è più elettricità, non si sa perché né fin dove si estende il problema.

Non c’è perciò la foga di certi scenari in cui si creano piccole comunità, in cui dilaga la violenza e cose simili. Chiaro che nel film si deve tenere conto di cosa potrebbe diventare il mondo a fronte di un simile sviluppo, e in fin dei conti il contesto viene in qualche modo rispettato. Altri sono a nostro giudizio i limiti di questa pellicola, che contiamo di sviscerare in altra sede. Qui diamo piuttosto la parola alla regista, simpatica e disponibile, come avrete modo di appurare voi stessi.

La video-intervista che trovate in apertura è in lingua inglese, ok, ma possiamo garantirvi che si tratta di un inglese accessibile, di conseguenza di esortiamo a cimentarvi. Anche perché emergono retroscena, se non è improprio definirli tali, non poco interessanti: scopriamo, per esempio, che non è stata la Rozema a contattare Ellen Page ma viceversa, non a caso l’attrice è anche produttrice del film.

In più si ha modo di approfondire non solo il tema del film, bensì la storia stessa, di cui in due/tre casi, è bene dirlo, si approfondisce anche troppo. Ma d’altra parte si è discusso a ragion veduta in questa tavola rotonda, dato che la stampa il film l’aveva appena visto. Vi lasciamo allora a questo seconda di tre interviste girate la scorsa settimana in quel di Courmayeur, in attesa dell’ultimo tassello, ovvero quella a Simon Pummell, che pubblicheremo nella giornata di domani.