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9 film horror che hanno spaventato gli attori protagonisti

Uccelli, alieni, docce, serial killer: paura, paura, paura

di carla
pubblicato 21 Gennaio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 09:25

I film horror devono spaventare. Altrimenti che senso hanno? Ma ecco 9 film che hanno creato qualche problema agli attori protagonisti.

The Blair Witch Project (1999) di Eduardo Sánchez e Daniel Myrick
Gli attori si sono veramente accampati nei boschi per 8 giorni, e la squadra di produzione voleva ottenere una vera reazione da parte loro. Gli attori non potevano interagire molto l’uno con l’altro, avevano poco da mangiare (ed è aumentata la rabbia e la stanchezza) e lo staff ha scosso le loro tende durante la notte per spaventarli.

Psycho (1960) di Alfred Hitchcock
Janet Leigh è stata così influenzata dalla scena della doccia che, in seguito, ha preferito fare il bagno e in caso di doccia chiudeva tutte le porte e le finestre.

Gli uccelli (1963) di Alfred Hitchcock
Tippy Hedren ha raccontato che Alfred Hitchcock la tormentava continuamente e che in una scena si è trovata a combattere contro uccelli veri, non meccanici.

Halloween (1978) di John Carpenter
Kyle Richards aveva solo 9 anni quando ha interpretato Lindsey Wallace in “Halloween”. Dopo aver visto il film si è così spaventata che ha voluto dormire con la mamma fino a 15 anni perché aveva paura ci fosse qualcuno sotto il letto.

Alien (1979) di Ridley Scott
Avete presente la scena in cui l’Alien esce dal petto dell’astronauta? Gli attori sono rimasti sconvolti perché non avevano idea di quello che sarebbe successo. John Hurt, la vittima del parassita, era stato informato prima delle riprese e lo staff gli aveva messo addosso un dispositivo pieno di organi di maiale.

L’esorcista (1973) di William Friedkin
L’attore Jason Miller non era al corrente di quanto stava per accadere durante la scena del vomito. Pensò che lo schizzo gli sarebbe arrivato al petto, ma Linda Blair gli vomitò in faccia.

Non aprite quella porta (1974) di Tobe Hooper
Il regista Tobe Hooper ha tenuto l’assassino, interpretato da Gunnar Hansen, lontano da tutti gli altri in modo da sorprenderli. E quando lo vedono per la prima volta, le loro urla sono reali.

Shining (1980) di Stanley Kubrick
Shelley Duvall (Wendy Torrance) ha dichiarato: “Stavo davvero male per lo stress. Stanley mi ha spinto e mi ha spronato tanto, come mai prima nella mia carriera. E’ il ruolo più difficile che abbia mai dovuto interpretare”.

Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971) di Mel Stuart
La scena nel tunnel è inquietante. L’intero cast la pensava allo stesso modo. Gli sguardi di soggezione sono vere, lo sono anche gli sguardi di confusione e paura quando Gene Wilder inizia a cantare.

Fonte: TheChive