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Oscar 2016 miglior film: La grande scommessa, Il ponte delle spie, Brooklyn, The Martian, Revenant, Room, Il caso Spotlight, Mad Max Fury Road

Il prossimo 28 febbraio saranno annunciati i vincitori degli Oscar 2016. Scopri e vota con Blogo tutti i candidati alla categoria Miglior film.

pubblicato 17 Febbraio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 08:38

Prosegue la nostra carrellata sui candidati ai prossimi Oscar 2016 categoria per categoria, in un countdown che ci accompagnerà fino alla cerimonia di premiazione fissata per domenica 28 febbraio.

Archiviate le categorie migliore scenografia, costumi, trucco, fotografia, sonoro, montaggio sonoro, colonna sonora, miglior canzone, effetti speciali, sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale, cortometraggio d’animazione, attrice protagonista e regia oggi ci occupiamo della categoria Miglior film.

Sono 8 i film candidati in questa edizione: La grande scommessa di Adam McKay, Il ponte delle spie di Steven Spielberg, Brooklyn di John Crowley, Mad Max: Fury Road di George Miller, Sopravvissuto – The Martian di Ridley Scott, Revenant – Redivivo di Alejandro González Iñárritu, Room di Lenny Abrahamson e Il caso Spotlight di Tom McCarthy

A seguire trovate un sondaggio in cui potete esprimere la vostra preferenza sulla categoria e una serie di schede sui film candidati in questa ottantottesima edizione.

 

La grande scommessa di Adam McKay

– Sono 5 in totale le candidature ricevuta da La grande scommessa di Adam McKay che racconta di un gruppo di investitori che hanno intuito il crollo del mercato immobiliare americano prima dello scoppio della crisi finanziaria del 2007-2008. Il film, basato sul libro “The Big Short – Il grande scoperto” di Michael Lewis, dispone di un cast stellare composto da Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling e Brad Pitt con Christian Bale candidato come miglior attore non protagonista.

 

Ho iniziato a leggere il libro verso le 10:30 di sera e ho pensato ‘mi limiterò ad una quarantina di pagine. Ma non sono riuscito a posarlo. Sono andato avanti tutta la notte e l’ho finito alle sei del mattino. Il giorno dopo ho raccontato a mia moglie dei vari personaggi e di come il libro riesca a tessere insieme tante storie diverse. E’ essenzialmente una storia sul come fare soldi, sul crollo del sistema bancario, sulla corruzione e sulla complicità, ed è straordinariamente divertente e drammatica allo stesso tempo. E lei mi ha detto subito, “Dovresti farne un film”. Ma io le ho risposto: “Io sono quello che ha fatto Fratellastri a 40 anni”. Non ho nemmeno preso in considerazione la cosa perchè immaginavo uno Scott Rudin o la Plan B avessero già acquisito i diritti. (Adam McKay)

 

 

Il ponte delle spie di Steven Spielberg

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– Sono 6 in totale le candidature all’Oscar ricevute da Il ponte delle spie di Steven Spielberg che vede protagonista Tom Hanks nei panni di un avvocato che si trova a negoziare la libertà di un pilota americano durante la crisi degli U-2 tra Stati Uniti d’America e Unione Sovietica durante la guerra fredda.

 

Mio padre era andato in Russia durante la Guerra Fredda, dopo la cattura di Francis Gary Powers. Mio padre e altri tre colleghi della General Electric stavano facendo la fila per vedere i resti dell’aereo spia U2 che i russi avevano messo in mostra per chi volesse vederli, e che comprendevano anche l’uniforme da volo e il casco di Powers. La fila era molto lunga, ma a un certo punto due militari russi si avvicinarono a lui e ai suoi amici, chedendo loro i documenti; quando si resero conto che erano americani, li portarono all’inizio della fila, non per agevolarli, ma per indicargli i resti dell’aereo e ripetergli, più volte, con astio: “Guardate cosa sta facendo il vostro Paese!” Poi restituì i passaporti a tutti e quattro. Non ho mai dimenticato quella storia, così come non ho dimenticato ciò che è accaduto a Francis Gary Powers. (Steven Spielberg)

 

 

Brooklyn di John Crowley

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– Sono 3 in totale le candidature all’Oscar ricevute da Brooklyn di John Crowley (anche Miglior film e Miglior attrice protagonista). Basato sul romanzo omonimo di Colm Tóibín, il film vede protagonista Saoirse Ronan nei panni di un giovane donna irlandese che decide di emigrare negli Stati Uniti alla ricerca di un futuro migliore.

 

Mi è sembrata una storia profondamente importante, non solo per l’Irlanda, ma per l’America. Sembrava un apporto molto fresco su una storia che si percepisce come molto familiare, ma in realtà mostra qualcosa che non è stato raccontato su schermo molto spesso e cioè il racconto di immigrati che viaggiano da un paese all’altro e del ritorno a casa per vedere l’effetto che questi paesi hanno avuto su di loro. In secondo luogo è dal punto di vista di una donna che è interessante e raro al giorno d’oggi e le complicazioni emotive che si possono ottenere narrativamente che non vanno semplificate troppo o ridotte ad essere solo una storia sullo scegliere tra due uomini. (John Crowley)

 

 

Mad Max: Fury Road di George Miller

– Sono 10 in totale le candidature ricevute dal Mad Max: Fury Road di George Miller che ha definito il suo quarto “Mad Max” non un remake o reboot, bensì una rivisitazione della celebre saga sci-fi di culto ambientata in un devastato futuro post-apocalittico.

 

Penso ai film d’azione come ad una sorta di musica visuale, e ‘Fury Road’ è qualcosa tra un concerto rock estremo e un’opera. Voglio trascinare via gli spettatori dalle loro poltrone e coinvolgerli in un viaggio intenso e turbolento, lungo il quale potranno conoscere i personaggi e gli eventi che hanno portato a questa storia…Sono sempre stato affascinato da come si evolve la società, il che talvolta può essere fonte di grande ispirazione, ma anche profondamente disturbante. Quando raschi via la complessità del mondo moderno, ne trovi uno molto primordiale, essenziale, e racconti storie che sono allegorie di base. (George Miller)

 

 

Sopravvissuto – The Martian di Ridley Scott

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– Sono 7 in totale le nomination ricevute da Sopravvissuto – The Martian di Ridley Scott basato sul romanzo “L’uomo di Marte” di Andy Weir. Il film che vede protagonista l’astronauta Mark Watney, interpretato da Matt Damon, che dato per morto viene lasciato su Marte e racconta la sua lotta per la sopravvivenza e gli innumerevoli sforzi per salvarlo e riportarlo a casa.

 

Nel film c’è umorismo, sì, ma è un umorismo macabro e io sono inglese, quindi ci vivo sul concetto oscuro di ciò che è divertente. Questa è stata una delle cose che mi è piaciuta della sceneggiatura, era come se mantenere l’umorismo di Andy nel libro alzasse la posta in gioco portandola ad un livello incredibilmente alto e mi piace anche come Mark sembri un uomo qualunque, un personaggio certamente eroico, ma non proprio il tipo di eroe invincibile a cui siete abituati. (Ridley Scott)

 

 

Revenant – Redivivo di Alejandro González Iñárritu

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– Sono 12 in totale le nomination ricevute da Revenant – Redivivo di Alejandro González Iñárritu. Parzialmente ispirato alla vita del cacciatore di pelli Hugh Glass il film ci racconta di come Glass, interpretato da Leonardo DiCaprio, durante una spedizione venne abbandonato in fin di vita dai suoi compagni dopo l’attacco di un orso riuscendo nonostante le gravi ferite a sopravvivere.

 

La storia di Glass pone la seguente domanda: Chi siamo quando veniamo spogliati di tutto? Di cosa siamo fatti e di cosa siamo capaci? Per oltre 5 anni ho sognato questo progetto. E’ una storia intensa, emozionante, ambientata in uno scenario splendido, epico, che racconta la vita dei cacciatori di animali e la loro crescita spirituale, scaturita da grandi sofferenze fisiche. Nonostante gran parte della storia di Glass sia apocrifa, abbiamo cercato di restare fedeli alle vicende di questi uomini in questi territori incontaminati. Abbiamo sfidato condizioni fisiche e tecniche estreme, per ottenere emozioni vere e raccontare in modo realistico questa incredibile avventura. (Alejandro González Iñárritu)

 

 

Room di Lenny Abrahamson

– Sono 4 in totale le candidature all’Oscar ricevute da Room di Lenny Abrahamson. La pellicola candidata anche al miglior film, regista, sceneggiatura non originale e attrice protagonista (Brie Larson) è l’adattamento cinematografico del romanzo “Stanza, letto, armadio, specchio” di Emma Donoghue. La trama ci racconta di una madre, rapita e abusata, che vive con il figlioletto segregata in una stanza da diversi anni. La donna per difendere il suo bambino crea per lui un intero mondo tutto costruito e immaginato all’interno di quelle mura.

 

Mi sono fidato del mio istinto, ho voluto rappresentare la storia in modo semplice, considerando con la massima sensibilità i particolari delle loro emozioni, della posta in gioco, e fotografando in generale la loro visione dell’ironia, della tragedia, della società, e della psicologia familiare. Ho cercato di farlo in modo realistico, sottolineando allo stesso tempo in maniera sottile gli aspetti più allegorici del sorprendente libro di Emma in relazione alla genitorialità, passando dalla confusione dell’universo infantile, al pericolo e l’incertezza del mondo adulto.  Sarebbe stato molto facile approcciare questa storia in modo stilizzato, con animazione e riprese suggestive per esprimere la soggettività di Jack, ma lo consideravo un modo sbagliato. Perdendo naturalezza, si perde anche la percezione che questi eventi
accadessero realmente a Ma’ e Jack, ma soprattutto si perde l’essenza e la potenza della storia. (Lenny Abrahamson)

 

 

Il caso Spotlight di Tom McCarthy

– Sono 6 in totale le candidature ricevute da Il caso Spotlight di Tom McCarthy che narra dell’indagine del quotidiano The Boston Globe, premiata con un Premio Pulitzer, sull’arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver coperto alcuni casi di pedofilia che coinvolgevano sacerdoti.

 

Mi preoccupa molto il fatto che oggi ci sia così poco giornalismo d’inchiesta, rispetto a una quindicina d’anni fa. Questo film mi dava l’opportunità di mostrare l’impatto che può avere sulla gente e sulla società un giornalismo fatto da grandi professionisti. Insomma,
cosa può esserci di più importante del destino dei nostri figli? Ho ricevuto un’educazione cattolica e quindi ho grande comprensione, ammirazione e rispetto per la Chiesa come istituzione. Questo film non è un attacco alla Chiesa, ma il tentativo di rispondere alla domanda: ‘Come mai succedono queste cose?’. La Chiesa ha commesso e in alcuni casi continua commettere atti criminali, non soltanto consentendo l’abuso di minori, ma coprendolo. Come è stato possibile che questi abusi andassero avanti per decenni senza che nessuno facesse niente per impedirlo? (Tom McCarthy)

 

 

 

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