Home Recensioni Anomalisa: le recensioni Straniere e Italiane

Anomalisa: le recensioni Straniere e Italiane

Le recensioni del film d’animazione di Duke Johnson e Charlie Kaufman

di carla
pubblicato 1 Marzo 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 08:24

E’ nelle nostre sale da qualche giorno Anomalisa, il film d’animazione di Duke Johnson e Charlie Kaufman con le voci originali di Jennifer Jason Leigh, David Thewlis, Tom Noonan e le voci italiane di Angelo Maggi, Claudia Razzi e Stefano Benassi. Dopo curiosità e recensione, ecco arrivare i pareri dei critici Stranieri e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto il 92% di voti positivi.

Rafer Guzman – Newsday: una favola inquietante sull’illusione d’amore. Voto: 3.5 / 4

Anthony Lane – The New Yorker: Ciò che spinge il film è il sospetto che l’uomo moderno sia un essere meccanizzato, creato su una catena di montaggio, e messo a nudo come qualsiasi altra merce.

Soren Anderson – Seattle Times: Kaufman, la mente dietro “Essere John Malkovich” e “Eternal Sunshine of Spotless Mind”, possiede una sensibilità artistica diversa da qualsiasi altro regista di oggi. Voto: 3.5 / 4

James Berardinelli – ReelViews: Anomalisa è la prova che i film d’animazione non sono necessariamente solo per bambini. In realtà, questo non è nemmeno per tutti gli adulti. Voto: 3/4

Barry Hertz – Globe and Mail: è come se il film fosse stato progettato per il mio bambino interiore e il mio snob interiore. Entrambi sono rimasti delusi. Voto: 2/4

Jim Slotek – Toronto Sun: Anomalisa è una storia molto più umana della maggior parte dei film che ho visto con gli esseri umani. Voto: 4.5 / 5

JR Jones – Chicago Reader: l’aspetto teatrale è strettamente focalizzato, le sue uniche finestre quelle che si aprono sulla mente.

Peter Howell – Toronto Star: è possibile rimanere affascinato e depresso allo stesso tempo? Voto: 3.5 / 4

Peter Travers – Rolling Stone: l’animazione può battere la versione in carne e sangue al suo stesso gioco? Anomalisa è ossessivo e ipnotico, una storia d’amore R-rated per adulti che non vedrete da nessuna parte. Voto: 4/4

Colin Covert – Minneapolis Star Tribune: Un lavoro incredibile di crossover tra un dramma adulto, commedia malinconia e animazione stop-motion. Voto: 3.5 / 4

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: E’ giusto dire che “Anomalisa” è diverso da qualsiasi film che abbia mai visto, ma è qualcosa di giusto da dire su praticamente qualsiasi film di Charlie Kaufman. Voto: 4.5 / 5

Peter Rainer – Christian Science Monitor: La meraviglia e lo stupore: questi pupazzi sono investiti con una gamma completa di emozioni umane. Voto: A-

Dana Stevens – Slate: Qualunque sia la combinazione di effetti pratici e di magia digitale che ha dato origine all’universo narrativo ultraterreno ma molto umana di Anomalisa, spero che sarà utilizzata per raccontare altre storie, forse da questo stesso narratore.

Will Leitch – The New Republic: Anomalisa trova il sublime e il tragico e il travolgente nel quotidiano. Non riesco a smettere di pensarci. Voto: A

Mike D’Angelo – AV Club: Anomalisa, in comune con quasi tutti i film di Kaufman ha scritto, si sforza di fare la pace con la consapevolezza che siamo tutti fondamentalmente soli. Voto: A-

Manohla Dargis – New York Times: “Anomalisa” è pieno di disagio, a volte di acidi momenti umoristici, ma è anche un film horror sull’agonizzante e surrealista banalità della vita quotidiana.

Kyle Smith – New York Post: C’è qualcosa di strano e onirico e delicato e bello in “Anomalisa”. Voto: 3.5 / 4

Chris Nashawaty – Entertainment Weekly: abbaglia i nostri sensi con una scossa. Voto: A-

Steven Rea – Philadelphia Inquirer: Singolare e sorprendente. Voto: 3.5 / 4

Amy Nicholson – L.A. Weekly: Kaufman prende il nostro cervello e ci mostra gli ingranaggi. Voto: A

Maurizio Porro – Il corriere della sera: (…) il regista si dichiara psichiatra dilettante ma paziente professionista e il prodotto lo rispecchia in pieno.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) La piccola love story si conclude nel giro di poche ore, ma la malinconica tenerezza di questa dolce amara meditazione sulla vita permane nell’aria e dentro lo spettatore a lungo.

Fabio Ferzetti – Il Messaggero: (…) Impossibile non pensare alla Nausea di Sartre, reinventata in immagini semplici quanto profonde, e perfettamente adeguata al nostro presente iperconnesso e iperomologato. Chi ama il cinema d’animazione e pensa che Fantastic Mr. Fox e Valzer con Bachir siano tra i film decisivi del decennio, non perda Anomalisa.

Maurizio Acerbi – il Giornale: (…) E pensare che doveva essere un film sorprendente visto che Kaufman lo aveva finanziato con il crowdfunding, per dar libero sfogo, senza freni, alla sua fantasia.

Roberto Nepoti – la Repubblica: (…) Anomalisa è un film inclassificabile, strano e destabilizzante di cui, una volta entrati, si resta prigionieri. La cosa più straordinaria è il modo in cui, dopo qualche minuto di spiazzamento, dimentichiamo completamente di avere davanti delle marionette e ci mettiamo al posto del protagonista, identificandoci in lui come non ci accade spesso con gli attori in carne e ossa.