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Brooklyn: le recensioni Straniere e Italiane

Le critiche al film con Saoirse Ronan

di carla
pubblicato 21 Marzo 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 07:47

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E’ nelle nostre sale dal 17 marzo il film drammatico Brooklyn, diretto da John Crowley e interpretato da Saoirse Ronan, Jim Broadbent, Maeve McGrath, Emma Lowe, Barbara Drennan, Gillian McCarthy, Fiona Glascott, Eileen O’Higgins, Eva Birthistle, Emily Bett Rickards, Julie Walters, Domhnall Gleeson. Dopo la nostra recensione e il post di curiosità, ecco arrivare i commenti dei critici Stranieri e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto il 97% di voti positivi.

Will Leitch – The New Republic: Avrei potuto restare a Brooklyn per ore: è un mondo che non si vuole lasciare. Voto: A-

Connie Ogle – Miami Herald: Con la compassione, un tocco di malinconia e un senso di meraviglia, Brooklyn rivela le verità profonde in modo semplice, e la storia termina con una nota che è dolorosamente agrodolce. Voto: 4/4

Mara Reinstein – Us Weekly: E’ un’arguta lettera d’amore per l’indipendenza e la scoperta di sé.

James Berardinelli – ReelViews: Anche se non senza momenti di tristezza e di tragedia, Brooklyn è edificante ed è un’affermazione della vita. Voto: 3.5 / 4

James Adams – Globe and Mail: I fan del romanzo, me compreso, potrebbero trovare il film più dolce e romantico del libro di Toibin. Voto: 3/4

Moira MacDonald – Seattle Times: Saoirse Ronan, in ogni scena del film, crea una giovane donna riservata che sembra maturare davanti ai nostri occhi. Voto: 4/4

Steven Rea – Philadelphia Inquirer: Brooklyn è quel raro film in costume che non si perde nella sua tenace ricreazione di un altro tempo. Voto: 4/4

Calvin Wilson – St. Louis Post-Dispatch: Se si pensa che non si fanno film come una volta, “Brooklyn” è la prova gloriosa del contrario. Voto: 4/4

Michael Phillips – Chicago Tribune: è uno dei film più soddisfacenti del 2015. Voto: 3.5 / 4

Chris Nashawaty – Entertainment Weekly: Anche se Brooklyn è tecnicamente una storia d’amore, non è giusto fermarsi qui. E’ scoprire chi sei, indipendentemente da dove ti trovi. Voto: B +

Noel Murray – AV Club: Si tratta di un film vecchio stile, ma uno così magistralmente realizzato che è difficile non amarlo. Voto: A-

Peter Travers – Rolling Stone: Saoirse Ronan illumina lo schermo nella storia d’amore più accattivante dell’anno. La sorpresa è che va anche in profondità. Voto: 3.5 / 4

Joshua Rothkopf – Time Out: Il cuore pulsante del film è la 21enne Saoirse Ronan, l’attrice più tranquillamente espressiva della sua generazione. Voto: 5/5

Stephen Whitty – New York Daily News: C’è grande umorismo e toccante romanticismo sperimentale. E a poco a poco il film trasforma la sua storia molto specifica di un immigrato in un ritratto di gruppo in movimento. Voto: 4/5

AO Scott – New York Times: Saoirse Ronan usa tutto – la sua postura, le sopracciglia, il suo respiro, i denti, i suoi pori – per trasmettere il suo processo di cambiamento.

Maurizio Porro – Il corriere della sera: Questo filmone romantico con un amore a tre punte, ha qualificati angeli custodi, da Colm Toìbin autore del bellissimo romanzo (ed: Bompiani) allo sceneggiatore scrittore Nick Hornby. Il regista John Crowley ha molta Broadway nel suo Dna, si vede negli interni e nella resa degli attori (…) Ottima confezione, prova da (mancato) Oscar di Saorirse Ronan.

Fulvia Caprara – La Stampa: per Saoirse Ronan la candidatura all’oscar è arrivata anche stavolta. Per vincere ci sarà tempo, basta non perdere la trasparenza dello sguardo.

Maurizio Acerbi – il Giornale: (…) Una storia pulita, essenziale, “femminile”. Un bel drammone vecchia maniera, stile Liala, che fa tirar fuori dalla borsetta, più e più volte, il fazzoletto, anche per stare al passo con le lacrime, abbondanti, versate, di continuo, dalla protagonista, la bravissima (e giustamente candidata agli Oscar, anche se non ha vinto) Saoirse Ronan. (…) il film è tratto, sceneggiato ottimamente, e si vede, da Nick Hornby che lavora molto sui conflitti interiori della giovane Ellis. (…) Una pellicola che ha tutto, ma non eccelle in niente, se non nel suo essere orgogliosamente tradizionalista.

Roberto Nepoti – la Repubblica: Ricostruita minuziosamente in Canada, la Brooklyn del tempo che fu è il teatro di un film che si caratterizza per tratti – oggi rari di grazia e dolcezza. Dolcezza ben riassunta dal viso e dai grandi occhi chiari di Saoirse Ronan, sulle cui spalle l’intero film è adagiato, e che si estende anche ad altri personaggi. Inclusi i character maschili di Tony e Jim, inconsapevoli rivali in amore, interpretati da due ottimi attori giovani come l’emergente Emory Cohen e il Domhnall Gleeson di Revenant.

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