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Stasera in tv: “Dallas Buyers Club” su Rai 2

Rai 2 stasera propone “Dallas Buyers Club”, film drammatico del 2013 diretto da Jean-Marc Vallée e interpretato da Matthew McConaughey, Jared Leto e Jennifer Garner.

pubblicato 7 Febbraio 2019 aggiornato 28 Agosto 2020 11:09

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Cast e personaggi

Matthew McConaughey: Ron Woodroof
Jennifer Garner: Dr. Eve Saks
Jared Leto: Rayon
Steve Zahn: Tucker
Kevin Rankin: Tj
Dallas Roberts: David Wayne
Michael O’Neill: Richard Barkley
Denis O’Hare: Dr. Sevard
Griffin Dunne: Dr. Vass
Bradford Cox: Sunflower, amante di Rayon

Doppiatori italiani

Francesco Prando: Ron Woodroof
Stella Musy: Dr. Eve Saks
Emiliano Coltorti: Rayon
Massimo Rossi: Tucker
Dario Penne: Richard Barkley
Franco Mannella: Dr. Sevard

 

Trama e recensione

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Figlio del Texas, Ron Woodroof (Matthew McConaughey) è un elettricista e un cowboy da rodeo. Nel 1985, vive un’esistenza secondo le proprie regole, indipendente. Ma come un fulmine a ciel sereno, scopre di essere sieropositivo con una prognosi che lo condanna a 30 giorni di vita. Ron rifiuta di accettare questa sentenza di morte e, di fatto, reagisce. Ricerche rapide sulla sua grave condizione lo portano a scoprire una serie di medicinali e terapie non ancora approvate dal ministero. Decide così di oltrepassare il confine. In Messico impara le procedure per alcuni trattamenti alternativi che comincia a esportare di contrabbando, andando contro la comunità scientifica e i medici specializzati, compresa la sua terapista, la dottoressa Eve Saks (Jennifer Garner) preoccupata del suo caso. Completamente al di fuori della cerchia omosessuale, Ron trova un improbabile alleato in un paziente malato di AIDS, Rayon (Jared Leto), giovane transessuale che condivide con Ron un attaccamento spassionato alla vita. Ma anche uno spirito imprenditoriale: per evitare sanzioni governative dovute alla vendita non autorizzata di farmaci e articoli sanitari, fondano un “buyers club” (un ufficio acquisti), per cui i sieropositivi pagano quote mensili adeguate per avere accesso alle forniture di nuova acquisizione. Nel cuore del Texas, l’iniziativa del collettivo clandestino ideata da Ron prende il via, presto aumentano i clienti e i sostenitori. Ron si batte per la dignità, l’informazione e l’accettazione. Negli anni successivi alla diagnosi, il vessato Cavaliere Solitario vive a pieno la vita come non mai.

 

 

Note di produzione

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Ron Woodroof morì a seguito delle complicazioni dovute all’AIDS nel settembre 1992. Erano passati sette anni da quando lo avevano dato per spacciato, con soli 30 giorni ancora da vivere. Un mese prima che morisse, lo sceneggiatore Craig Borten guidò da Los Angeles fino a Dallas, nello stato del Texas perché voleva andare a conoscerlo e raccontare poi la sua storia in un film. Ci sono voluti 20 anni per realizzare, infine, Dallas Buyers Club. Borten aveva appreso la storia del Dallas Buyers Club da un amico e ne era rimasto affascinato. Ron scoprì di aver contratto l’HIV nel 1985, quando in America la crescente consapevolezza dell’AIDS era all’apice. Da oltre quattro anni la sindrome stava falcidiando la comunità gay, e quell’elettricista macho e donnaiolo era una delle milioni di persone che consideravano l’AIDS la “malattia dei gay”. A 35 anni, l’orgoglioso figlio del Texas si ritrovò allontanato ed emarginato da amici e colleghi. Stava morendo ed era praticamente al verde, ma determinato a sopravvivere. E contro ogni previsione, non solo continuò a vivere, ma ebbe la forza per aiutare e salvare altre vite. Nei sette anni che seguirono alla diagnosi, Ron si era trasformato in un’enciclopedia vivente di trattamenti antivirali, sperimentazioni farmacologiche, brevetti, sentenze giuridiche e norme della FDA. Lottava per i diritti dei pazienti, compreso il diritto di accesso a farmaci e trattamenti alternativi. Dopo tante lettere rimaste senza risposta, Borten telefonò agli uffici del Dallas Buyers Club. Ron, proprio lui, rispose e si rese disponibile a incontrarlo il giorno dopo. Borten sentiva che la storia di un cowboy omofobo che incredibilmente si ritrova all’improvviso in prima linea contro la pandemia dell’AIDS fosse unica e d’impatto. «Più andavo avanti e più mi sembrava convincente», riflette lo sceneggiatore. «Quello che più mi interessava era quest’uomo che inizia con un atteggiamento estremamente intollerante e finisce per trovarsi con i suoi più cari amici che gli voltano le spalle, poi si emancipa e impara cos’è l’amicizia vera, cosa significa. Quelli che lo accettano e lo sostengono sono i pazienti sieropositivi e i malati di AIDS, e sono quasi tutti gay». «Ecco una persona condannata a morte che rovescia la sua sentenza e fa delle scoperte. In questo percorso, cambia dentro di sé e aiuta altre persone. Chiunque smentisca ogni aspettativa attira la mia attenzione, ed è quello che ha fatto Ron. È diventato una persona migliore per questo». Borten ha trascorso diversi giorni con Ron al Dallas Buyers Club, riportando a casa oltre 20 ore di interviste su un registratore vocale Dictaphone. Dopo che Ron è venuto a mancare, il racconto della sua storia – sull’interesse e sulla difesa personali che finiscono per portare beneficio a tanti altri – ha intrapreso il suo viaggio inaspettato. Borten ha continuato a fare ricerche ulteriori e a scrivere. Quindi, una volta sicuro di aver reso a dovere la storia di Ron, ha fatto leggere il copione a una sua cara amica, la produttrice Robbie Brenner. «Me ne sono innamorata subito», dice la Brenner. «Che viaggio incredibile quello di Ron! La storia è profondamente umana, a tutti i livelli. Ron ha trovato la volontà di mettersi in discussione, di lottare contro le avversità, la tragedia, e la motivazione sta anche nella terra dove era nato e in come era cresciuto, insomma nella persona che era. Contrarre l’AIDS lo ha reso capace di vedere la sua vita da una diversa prospettiva. Ha cambiato la sua esistenza e quella delle persone che ha aiutato. Ma non era sua intenzione, stava solo tentando di sopravvivere». «Lo script mi ha fatto pensare a uno di quei film a sfondo sociale che io amo. Così ho detto a Craig che volevo produrlo».

 

Curiosità

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  • La pellicola ha ricevuto sei candidature ai premi Oscar 2014, tra cui miglior film e migliore sceneggiatura originale vincendo tre statuette per il miglior attore protagonista (Matthew McConaughey), miglior attore non protagonista (Jared Leto) e Miglior trucco e acconciatura (Adruitha Lee e Robin Mathews).
  • Il budget del film era così basso che la quota riservata al trucco, che ha ricevuto un Premio Oscar, era di appena 250$.
  • Jared Leto non è mai uscito dal personaggio durante le riprese. Ad un certo punto è andato a fare la spesa abbigliato come Rayon attirando gli sguardi curiosi e sorpresi della clientela di un supermercato locale.
  • Matthew McConaughey ha perso 21 chili per il suo ruolo di un malato di Aids ottenendo un aspetto terribilmente emaciato e un deperimento che l’ha reso pelle e ossa.
  • Jared Leto ha perso 13 chili per il suo ruolo.
  • Il film ha segnato il ritorno di Jared Leto alla recitazione dopo una pausa di 5 anni.
  • Durante la metà degli anni ’90 c’era un progetto in ballo per realizzare un film sulla storia di Ron Woodroof con Dennis Hopper  come regista e Woody Harrelson come Woodroof, ma non furono reperiti abbastanza finanziamenti
  • La pellicola ha attraversato diverse fasi prima di essere finanziata con l’aiuto di Matthew McConaughey. Le prime coppie regista / attore che hanno cercato di realizzare il film erano Brad Pitt e Marc Forster e anche Ryan Gosling e Craig Gillespie. Anche Woody Harrelson è stato coinvolto con il progetto ad un certo punto dello sviluppo.
  • “Rayon” e “Eve” sono personaggi di fantasia.
  • Nonostante il nome, Dallas Buyers Club non è stato girato a Dallas.
  • Il film ha richiesto 25 giorni di riprese.
  • Hilary Swank era stata annunciata nel cast, ma ha abbandonato per altri impegni.
  • Nel corso dei suoi vent’anni in circolazione, la sceneggiatura è stata respinta più di 100 volte.
  • James DuMont che interpreta il padre di Jared Leto nella vita reale è più grande di soli 7 anni.
  • Questo è il film di debutto in veste di attore del compositore di colonne sonore Bradford Cox.
  • Il film costato 5 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 55.

 

La colonna sonora

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  • La colonna sonora è composta da brani di Thirty Seconds To Mars, T. Rex, Capital Cities, The Airborne Toxic Event, Blondfire, AWOLNATION e molti altri.

 

stasera-in-tv-su-rai-3-dallas-buyers-club-con-matthew-mcconaughey-e-jared-leto.jpgTRACK LISTINGS:

1. Sweet Thang – Shuggie Otis
2. Following Morning – The Naked And Famous
3. Hell And Back – The Airborne Toxic Event
4. Ready To Be Called On – My Morning Jacket
5. Life Of The Party – Blondfire
6. The Walker (Ryeland Allison Remix) – Fitz & The Tantrums
7. Shudder To Think – Tegan and Sara
8. Mad Love (Acoustic) – Neon Trees
9. Main Man – Portugal. The Man
10. Stayin Alive – Capital Cities
11. Romance Languages – Cold War Kids
12. Burn It Down (Innerpartysystem Remix) – AWOLNATION
13. After The Scripture – Manchester Orchestra
14. City Of Angels (Acoustic) – Thirty Seconds To Mars
15. Main Man (Live) – T. Rex
16. Life Is Strange – T. Rex

 

 

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