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Calcolo infinitesimale: il trailer del film di Enzo Papetti e Roberto Minini-Meròt

Nel cast Stefania Rocca e Luca Lionello

di carla
pubblicato 14 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 10:21

Uscirà il 16 giugno nelle sale italiane il film Calcolo infinitesimale, diretto da Enzo Papetti e Roberto Minini-Meròt e interpretato da Stefania Rocca, Luca Lionello, Manuela Tadini, Giulio Taranto, Andrea Fabbricino, Nino Cicero Utano, Mita Medici. Vediamo la trama ufficiale, qui sopra il trailer:

Roberto Pistis ha circa 50 anni, vive a Stromboli in una bella casa, isolato dal mondo. Dopo il grande successo e la fama ottenuti in gioventù con il suo primo romanzo, “Calcolo Infinitesimale”, malgrado il suo libro continui ad essere letto e acclamato, di lui, da tempo, il mondo non sa più nulla. Valeria Hostis è una giornalista che scrive per le maggiori testate internazionali, decisa a mettersi sulle sue tracce. Lo scova e riesce a prendere appuntamento per quella che ritiene sarà l’intervista dell’anno. Sbarca sull’isola e si presenta a casa sua. I due familiarizzano: curiosi uno dell’altra, si studiano, si spiano e si provocano a vicenda, dando inizio a un sottile gioco di seduzione. Lui le racconta il romanzo segreto su cui sta lavorando da tempo e che non riesce a vedere la luce. Lei, decisa a realizzare un vero scoop, lo induce a rivelare alcune verità nascoste della sua vita che lo tormentano. Scopriamo così che Roberto, per alcuni anni, è stato arruolato nei servizi segreti. Coinvolto in una vicenda torbida, è stato l’involontario responsabile di un grave fatto di cronaca. Il comportamento della donna, che per alcuni aspetti è già apparso a tratti molto strano, si fa ancora più incomprensibile. Lui scopre il vero motivo che l’ha spinta a cercarlo. Appostamenti, tranelli, rivelazioni e capovolgimenti. Niente è come appare, in un alternarsi di messe in scena, di identità reali o solo presunte, di verità e inganno. Dove essere sinceri è una virtù, mentire un’arte.

La parola a Enzo Papetti

Ho scritto Calcolo infinitesimale sei anni fa mosso dall’idea di mettere in scena l’incontro di un uomo e una donna che si raccontano un sacco di palle, lui perché ama inventarsi la vita, lei spinta da un desiderio di vendetta. Così diversi e così uguali, finiranno per mettersi insieme. Quando Myrofilm mi ha proposto di girarlo, ben sapendo che si trattava di una sfida non facile da vincere, ho accettato con sincero entusiasmo. Innanzitutto perché si tratta di un film che ha l’ambizione di rivolgersi a un pubblico esigente, ma non per questo confinato nel recinto del cinema d’autore, troppo spesso autoreferenziale, almeno in Italia. In secondo luogo, perché rompe con i cliché nazional-popolari e accetta di misurarsi sul mercato internazionale, consapevole che l’obiettivo, oggi, in un mondo sempre più multimediale, è di formare il cinema, come ho scritto in un saggio del 2005 e insegnato negli ultimi trent’anni. Inoltre, avendo l’occasione di lavorare con Stefania Rocca e Luca Lionello, che hanno deciso di mettersi in gioco accettando un ruolo comico-brillante, di girare il film a Stromboli, luogo mitico e universalmente conosciuto, mi sono messo immediatamente al lavoro coinvolgendo un gruppo di amici, Roberto Minini e Paolo Fresu in testa, capaci di tutto.