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Independence Day compie 20 anni

Blogo celebra i 20 anni del classico fantascientifico anni ’90 “Independence Day” di Roland Emmerich.

pubblicato 3 Luglio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 09:44

 

 

Il prossimo 8 settembre debutterà nei cinema italiani Independence Day: Rigenerazione e quindi quale migliore occasione di rispolverare l’Indipendence Day originale di Roland Emmerich che ha recentemente celebrato i 20 anni dal suo debutto nelle sale americane nel lontano 2 luglio 1996.

 

 

Una nuova guerra dei mondi

[quote layout=”big” cite=”Presidente Thomas J. Whitmore]E se dovessimo risultare vincenti…il 4 luglio non sarà più ricordato solo come una festa americana: ma come il giorno in cui il mondo con una sola voce ha dichiarato noi non ce ne andremo in silenzio nella notte! Noi non ci arrenderemo senza combattere! Noi continueremo a vivere! Noi sopravviveremo! Oggi, festeggiamo il nostro giorno dell’indipendenza! [/quote]

2 Luglio 1996 il SETI (programma di ricerca di intelligenze extraterrestri) recepisce uno strano rumore di fondo proveniente dallo spazio, dopo l’iniziale caos da comprensibile entusiasmo si cerca di stabilire di cosa si tratta. Il rumore proviene da un gigantesco oggetto che si sta approssimando alla Luna, una volte che l’oggetto rallenta si esclude l’ipotesi di un meteorite. Dal gigantesco UFO si distaccano dei frammenti che si rivelano essere delle astronavi che si posizionano sulle più grandi città del pianeta rimanendo in attesa.

In contemporanea per coordinarsi le navi aliene utilizzano un segnale che rimbalza sui satelliti per le comunicazioni in orbita, segnale che solo David Levinson (Jeff Goldblum), rsperto in telecomunicazioni riesce a decrittare come un conto alla rovescia. Resosi conto del pericolo, e sapendo che l’ex-moglie Connie è persona di fiducia del Presidente, Levinson si reca alla Casa Bianca dove comunica la notizia al Presidente Thomas J. Whitmore ( Bill Pullman) e al suo staff, il tempo purtroppo è limitato e Whitmore fa quel che può ordinando dove possibile l’immediata evacuazione delle città.

I timori di David si rivelano esatti, terminato il conto alla rovescia ogni astronave arma un potentissimo ordigno che devasta tutte le città, dando il via così ad una vera e propria invasione che vedrà un manipolo di sopravvissuti capitanati dal Presidente Whitmore opporsi e preparare una controffensiva cercando di colpire il cuore dell’esercito invasore, la nave madre in orbita nei pressi della Luna…

 

Un popcorn-movie da urlo

 

Presidente: Può esserci pace tra noi
Alieno: Pace?..Niente pace.
Presidente: Cosa dobbiamo fare?
Alieno: Morire…

 

Independence Day è un divertente e divertito giocattolone hi-tech dall’anima fracassona e impregnato di retorica e patriottismo. Su una galleria di personaggi volutamente stereotipati spiccano la “mente” Jeff Goldblum che tratteggia un ironico “outsider” e il “braccio” rappresentato da un testoteronico Will Smith agli inizi della sua carriera “action”. Su tutta la messinscena troneggiano gli strepitosi effetti speciali che danno vigore al cinema muscolare e a misura di spettatore del regista Roland Emmerich che confeziona un popcorn-movie duro e puro che non ha timore di giocare con il termine kolossal e alcuni classici del genere fantascientifico, su tutti La guerra dei mondi, mettendo nel mix anche mitologia ufologica e strizzando l’occhio al piccolo schermo, vedi il cult tv Visitors.

Independence Day è il papà dei Transformers di Michael Bay e il prototipo di un cinema visivamente strabordante come il Battleship di Peter Berg e lo spassoso Pixels di Chris Columbus, un cinema capace di ironizzare e di non prendersi mai troppo sul serio come l’aria sbruffona di Will Smith che dopo aver steso con un pugno un alieno si fuma un sigaro, è questa l’anima di un disaster-movie a base di cattivissimi alieni (scordatevi E.T.) da godersi con gli occhi e naturalmente con una serie di accorgimenti ad hoc come un impianto surround all’altezza, lo sfarzo visivo dell’alta definizione e naturalmente popcorn a volontà.

 

Tutto quello che c’è da sapere sul film

  • Il film ha vinto un Premio Oscar (Migliori effetti speciali), 3 Saturn Awards (Miglior film di fantascienza, miglior regia e migliori effetti speciali) e una candidatura ai Razzie Awards come Peggior film con un incasso di oltre 100 milioni di dollari.
  • La scena in cui Will Smith trascina l’alieno privo di sensi attraverso il deserto è stata girata presso le saline vicino a Great Salt Lake nello Utah. La frase di Smith, “ma cos’è questa puzza?” non era nel copione. Great Salt Lake è popolato di piccoli crostacei chiamati Artemie. Quando muoiono i corpi si depositano sul fondo del lago (che non è molto profondo) e si decompongono. Quando il vento smuove le acque e il fango sul fondo, l’odore nauseabondo di milioni di artemie in decomposizione investe le zone circostanti. A quanto pare, nessuno aveva avvertito Will Smith.
  • Secondo il produttore e co-sceneggiatore Dean Devlin, l’esercito statunitense aveva accettato di sostenere il film, consentendo alla troupe di filmare nelle basi militari e fornendo consulenze agli attori che avevano ruoli militari. Tuttavia dopo aver appreso che nella sceneggiatura si sarebbe fatto riferiemnto all’Area 51, l’esercito non ha voluto più sostenere il film.
  • Il discorso del Presidente è stato girato il 6 agosto 1995 di fronte ad un vecchio hangar. L’hangar in questione un tempo ospitava l’Enola Gay che sganciò la bomba atomica su Hiroshima esattamente 50 anni prima, il 6 agosto 1945.
  • Lo scenografo Patrick Tatopoulos ha presentato al regista Roland Emmerich due diversi concept per gli alieni. A Emmerich sono piaciuti così tanto entrambi i modelli che ha proposto l’idea di utilizzare sia il primo, come corpo dell’extraterrestre, sia l’altro come una tuta bio-meccanica che gli alieni potevano indossare. Così entrambi i concept di Tatopoulos compaiono nel film.
  • Il film detiene il record per il maggior numero di modelli e miniature apparsi in un film (si è stimato che sarebbero bastati per girare altri due film). Grazie ai progressi della tecnologia digitale da quando il film uscì nelle sale molti pensano che questo record resterà tale per sempre.
  • Gli interni della Casa Bianca sono stati originariamente costruiti per Il presidente – Una storia d’amore (1995), e sono stati successivamente utilizzati per Mars Attacks! (1996).
  • Il personaggio del presidente Whitmore era originariamente destinato ad essere una figura sullo stile di Richard Nixon. Il ruolo era stato originariamente scritto per Kevin Spacey, amico del co-sceneggiatore Dean Devlin dai tempi delle scuole superiori. Un dirigente della Fox ha però rifiutato di ingaggiare Spacey, insistendo sul fatto che non aveva il potenziale per essere una grande star. La parte è stata quindi riscritta e Bill Pullman è stato poi lanciato nel ruolo.
  • Oltre 70 finti telegiornali sono stati creati per il film.
  • L’uomo nel palazzo degli uffici di Los Angeles, che viene distrutto durante l’attacco iniziale, è interpretato da Volker Engel, supervisore degli effetti visivi del film. L’edificio contiene anche le sue iniziali sulla parte esterna.
  • La Casa Bianca che esplode è una miniatura costruita in scala 1/12 utilizzata anche in un’altra inquadtratura, quando David e Julius si fermano con l’auto di fronte alla Casa Bianca. 9 macchine da presa hanno girato l’esplosione a varie velocità, una delle quali era 12 volte più veloce del normale.
  • Lo squadrone di Will Smith è di stanza alla base aerea di El Toro. Questo è lo stesso nome della base aerea da cui partì il bombardiere che sganciò la bomba atomica sui marziani nel film La guerra dei mondi (1953).
  • Quando Will Smith entra negli spogliatoi dello squadrone, le comparse (piloti) che guardano la televisione sono veri piloti del corpo Marine Fighter Attack Training Squadron 101 (VMFAT-101).
  • La maggior parte del cast e della troupe, tra cui Will Smith, hanno sofferto di gravi scottature da raggi solari alle gambe durante le riprese nello Utah della scena del duello aereo nel Grand Canyon.
  • Dean Devlin e Roland Emmerich hanno scritto la sceneggiatura in quattro settimane.
  • L’abbreviazione “ID4” è stata inventata a causa di problemi legali con il titolo “Independence Day”. Prima che la 20th Century Fox raggiungesse un accordo con la Warner Bros. per i diritti sul titolo, hanno suggerito tra i molti titoli alternativi che il film venisse chiamato “Invasion” o “Sky on Fire”.
  • Un’intera scena in cui Jeff Goldblum spiega la natura del segnale alieno è stata tagliata per evitare possibili controversie che sarebbero derivate ​​da un’inquadratura in cui Harvey Fierstein da un bacio, non previsto sul copione, ad un ignaro e basito Goldblum.
  • Il produttore Dean Devlin è stato anche regista della seconda unità e ha diretto i primi piani degli attori nelle cabine di pilotaggio dei caccia F-18.
  • I produttori volevano trovare materiale di repertorio reale che mostrasse come una piccola forza d’elite aerea avrebbe affrontato un nemico di forza nettamente superiore (come l’armata aliena) e per questo hanno contattato le forze aeree israeliane per richiedere filmati. L’IAF ha accettato dopo aver eliminato i video post-combattimento da tutti i materiali e i filmati hanno aiutato Roland Emmerich e Dean Devlin a sceneggiare e filmare la battaglia finale.

 

 

  • La navicella spaziale aliena dell’Area 51 è un modello in scala di 20 metri di larghezza.
  • Il regista Roland Emmerich ebbe l’idea per il film durante la promozione di Stargate, quando gli proposero una domanda circa l’esistenza di vita aliena.
  • Il personaggio del Dr. Okun, interpretato da Brent Spiner, si basa su Jeffrey A. Okun, supervisore degli effetti digitali nel precedente successo della coppia Dean Devlin / Roland Emmerich Stargate (1994). Si tratta di una rappresentazione quasi perfetta di Okun, inclusi capelli, postura e manierismi.
  • La campagna pubblicitaria americana del film è costata 24 milioni di dollari. Solo il trailer mostrato durante Superbowl è costato 1.3 milioni di dollari.
  • Quando Ally Walker è diventata improvvisamente indisponibile all’ultimo minuto, ci fu una corsa per trovare una nuova attrice per interpretare Connie. Quando l’allora 37enne Margaret Colin scherzosamente disse ad un inesperto assistente al casting che aveva solo 22 anni, l’uomo la scartò perché era troppo giovane e chiamò i produttori per dire loro che l’attrice non era disponibile. Quando l’equivoco venne chiarito, Colin ebbe il ruolo e iniziò le riprese delle sue scene nello Utah meno di 24 ore dopo aver avuto la parte.
  • Durante l’attacco iniziale degli alieni, le scene con le vetture che cadono su altre vetture è stato raggiunto utilizzando gru che sganciavano vetture su auto cariche di esplosivo.
  • Per dare agli alieni un aspetto viscido è stato usato del lubrificante KY Jelly. È stato necessario applicarlo all’alieno diverse volte durante le scene all’aperto poiché il calore intenso del deserto dello Utah causava in pochi minuti l’evaporazione del gel.
  • Utilizzando un modello precedentemente utilizzato in Speed (1994), la troupe ha girato una scena in cui un autobus si schianta su un cartellone del film Stargate (1994), sempre diretto da Roland Emmerich. Hanno anche girato una scena in cui un cinema su cui campeggia un caretllone con scritto “Coming Soon: Independence Day” viene distrutto. Nessuna di queste scene appare nel montaggio finale.
  • 20th Century Fox ha istituito un numero 1-900 per la ricezione e la registrazione di chiamate con commenti audio sul film. Clip di queste registrazioni sono state poi utilizzate in una serie di spot televisivi dopo l’uscita del film.
  • Secondo un background creato da cast e troupe, il dottor Okun è stato reclutato dai militari a Berkeley nel 1960 e data la natura top secret del suo lavoro da allora è stato isolato nell’Area 51. Anche se mai rivelato nel film, il nome di battesimo scelto per lo scienziato è stato Brackish (salmastro) che sta ad indicare un tipo “poco attraente”.
  • Diane Bellamy, Judith Hoag e Jessica Tuck sono state tutte lanciate in ruoli di spicco che però alla fine sono stati ritenuti superflui e non inclusi nella sceneggiatura finale.
  • Eddie Murphy è stata la prima scelta per la parte di Steven Hiller. Tom Cruise, Keanu Reeves, Johnny Depp, Jean-Claude Van Damme e William Baldwin sono stati considerati per la parte.
  • Roland Emmerich ha ammesso che durante la premiere del film alla Casa Bianca, ha dato il suo posto accanto al presidente Bill Clinton a Bill Pullman, temendo la reazione di Clinton alla distruzione sullo schermo dell’iconica dimora presidenziale.
  • Dato che a tutti è piaciuto così tanto il personaggio del Dr. Okun, il produttore Dean Devlin e l’attore Brent Spiner hanno stabilito verbalmente che il personaggio anche se sembra morto è in realtà in coma. Questo lascia aperta la possibilità al Dr. Okun di tornare per il sequel.
  • Il modo con cui gli alieni sono stati sconfitti è ispirato dalla trama originale del romanzo La guerra dei mondi di HG Wells. In quel caso gli alieni sono stati battuti da batteri e virus mentre in questo film sono stati battuti con l’ausilio di un virus informatico.
  • La scena in cui la Casa Bianca viene fatta saltare in aria è stata utilizzata in un’attrazione che chiude il tour presso gli studi Disney / MGM (ora Disney Studios Hollywood) a Walt Disney World in Florida. Dopo gli attacchi dell’11 settembre, la scena è stata rimossa e sostituita con una scena tratta da Armageddon – Giudizio finale (1998), questo dopo le lamentele dei visitatori.
  • Lo studio aveva inizialmente dato luce verde al film con un budget di 69 milioni di dollari.
  • Il film costato 75 milioni di dollari ne ha incassati worldwide circa 817.

 

Veniamo in pace: l’apocalittica colonna sonora di David Arnold

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  • Le musiche originali del film sono del compositore britannico David Arnold (Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero) che per il regista Roland Emmerich ha musicato anche Stargate e Godzilla.
  • David Arnold ha musicato anche tutti film di James Bond dal 1997 ad oggi eccetto Skyfall e Spectre.
  • “Everybody Wants To Rule The World” dei Tears for Fears era originariamente stata scelta come sottofondo alla scena presso il SETI, questo prima che fosse sostituita da “It’s the End of the World As We Know It” dei REM.
  • Insieme con Anatomia di un omicidio (1959), Allarme rosso (1995), e Il cavaliere oscuro (2008), Indipendence Day è uno dei soli quattro film la cui colonna sonora interamente orchestrale ha vinto un Grammy Award senza aver ricevuto anche una nomination agli Oscar per le musiche originali.

 

TRACK LISTINGS

DISC 1

1969: We Came In Peace (2:01)
S.E.T.I. – Radio Signal (1:53)
Mysto Bridge/Satellite Collision/ Destroyers Disengage*/Russell Casse – Pilot (2:17)
First Sighting/AWAC Attack (2:18)
The Darkest Day (4:14)
Moving Day/Countdown (2:12)
Cancelled Leave (1:46)
Commence Lift-off/Parabolic Indenwhat? (1:17)
Evacuation (5:48)
Firestorm (1:24)
Aftermath (3:36)
Base Attack (6:11)
Marilyn Found (1:29)
Area 51/The Big Tamale/Formaldehyde Freak Show (4:12)
El Toro Destroyed (1:31)
Slimey Wakes Up (5:24)
Target Remains/Rescue (5:56)
The Death of Marilyn/Dad’s A Genius (3:34)
Alien Ship Powers Up (1:46)
International Code (1:32)
Wedding (1:50)
The President’s Speech (3:11)
Total Time – Disc One: 65:31

DISC 2

Just In Case/Attacker Fires Up (3:10)
The Launch Tunnel/Mutha Ship/Virus Uploaded (8:27)
Hide!/Russell’s Packin’ (The Day We Fight Back) (4:44)
4. He Did It (1:33)
Jolly Roger (3:17)
Victory (3:40)
End Credits (9:07)

BONUS TRACKS

1969: We Came In Peace – Alt. (2:11)
Destroyers Disengage (No Choir) (0:34)
Cancelled Leave – Alt. (1:43)
Commence Lift-off – Alt. (0:55)
Base Attack (Segment – Film Version) (2:27)
Marilyn Found (No Choir) (1:28)
Target Remains/Rescue – Alt. (2:40)
Dad’s A Genius – Alt. (0:45)
Attacker Fires Up (Original Version – No Choir) (2:01)
Virus Uploaded – Alt. (2:35)
The Day We Fight Back (Original Version) (5:48)
Jolly Roger – Alt. (3:22)
End Credits (Segment, No Choir) (2:47)

Per ascoltare la colonna sonora integrale cliccate QUI.

 

It’s the End of the World As We Know It (And I Feel Fine) – R.E.M.:

 

 

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