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Box Office Usa: esordio da 60 milioni per Jason Bourne

Jason Bourne detronizza Star Trek Beyond.

pubblicato 31 Luglio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 08:20

Era il suo weekend e ha abbondantemente fatto il proprio dovere. Jason Bourne ha subito conquistato la vetta del box office americano, incassando 60 milioni di dollari in 72 ore (110 in tutto il mondo). Esordio in calo rispetto ai 69,283,690 dollari dell’ultimo Bourne con Matt Damon, Ultimatum nel 2007, ma nettamente superiore ai 38 incassati da Jeremy Renner con Legacy nel 2012. Dietro la pellicola Universal, che è costata 120 milioni, benissimo in 3° posizione Bad Moms, comedy al femminile da 20 milioni che ne ha rastrellati 23.4 al debutto. Calo importante, -59.5%, per Star Trek Beyond, dopo 10 giorni arrivato ai 105,720,378 dollari casalinghi (160 worldwide). Difficile, se non impossibile, pareggiare i 228,778,661 di Into Darkness, con Pets in 4° posizione a quota 296,177,745 dollari. Numeri spaventosi per il titolo Universal, che ha di fatto cannibalizzato l’Era Glaciale 5. Solo 10.5 milioni nel fine settimana per il cartoon Fox, arrivato alla misera cifra di 42,109,623 dollari. Un mezzo disastro, se non fosse che all’estero Scrat&Co. facciano ancora numeri.

Debutto da 15 milioni di dollari in 5 giorni per Nerve, thriller Lionsgate con Dave Franco, mentre le nuove Ghostbusters hanno raggiunto i 106,171,471 dollari casalinghi. Ne è costati 144, bisognerà ora capire l’andamento nei mercati esteri, Cina esclusa causa censura. Chiusura di chart con i 42.8 milioni dell’horror Lights Out e i 469 di Alla ricerca di Dory (831 worldwide), i 122 di The Legend of Tarzan e gli 8.6 di Hillary’s America – The Secret History of the Democratic Party. Salito a 565 copie, Cafe Society di Woody Allen ha raggiunto i 3,906,960 dollari, mentre Gleason, uscito in 9 sale, ha esordito con 129,223 dollari.

Fine settimana sostanzialmente a senso unico il prossimo grazie all’uscita monster di Suicide Squad, chiamato a sfondare quel muro dei 100 milioni al debutto che in quest’estate 2016 non ha mai ceduto dinanzi alla sdentata armata dei blockbuster.